Livorno - Parma
Un altro anno è passato, ma appendere uno striscione è ancora reato.
10 - 01 - 2010
Tanto per cambiare, la Toscana è stretta in una morsa di pioggia che non risparmia neanche la costa livornese, generalmente paradiso felice. Con queste condizioni climatiche e con uno stadio largamente scoperto, è difficile avere il pubblico delle grandi occasioni. La partita mostrerebbe più di un argomento d'interesse: il Livorno, sotto la cura Cosmi, è rinato e sembra mantenere un passo che permetterebbe una salvezza tranquilla, di contro il Parma, nonostante l'ultima sconfitta casalinga con la Juventus, largamente immeritata, viaggia veramente a fari spenti verso le nobili zone dell'Europa League. Altro aspetto che mette un po' di pepe alla sfida, è l'incontro scontro tra i due fratelli Lucarelli, Cristiano con la maglia amaranto, Alessandro con quella gialloblù del Parma.
Il presidente Spinelli ha pensato bene di ravvivare la sfida con alcune esternazioni contro capitan Lucarelli, accusandolo di poco impegno e di pensare ad affari che poco o nulla c'entrano con il calcio giocato: la minaccia è quella di vendere l'attaccante durante il mercato di riparazione, ma l'ipotesi è stata smentita seccamente dallo stesso Lucarelli che ha ribattuto al presidente usando, inaspettatamente, un basso profilo. Prima della partita, una delegazione di ultras livornesi si reca sulla pista di atletica che circonda il terreno di gioco, per deporre un mazzo di fiori sullo striscione che ricorda un ultras deceduto nella settimana antecedente la gara. Lo striscione in questione recita: "Fiero compagno d'innumerevoli battaglie ciao Ciccio. Fedayn per sempre".
Lo stadio fatica a riempirsi, anche se in prossimità dell'inizio dell'incontro la pioggia insistente sembra rallentare d'intensità, e la speranza è quella di passare una buona fetta della partita all'asciutto. La colonia ospite è numericamente imponente, con i Boys che si sistemano nella parte centrale del settore e con gli appartenenti ai Parma club che prendono posto lateralmente. Fin da subito i parmensi si dimostrano particolarmente colorati, almeno per quanto si può fare attualmente negli stadi italiani: tanti stendardi in balaustra ed uno striscione posto in basso che inneggia ai giocatori e alla società, un binomio che sta facendo le fortune della squadra. Al fischio iniziale dell'arbitro, nel settore ospite si alzano le consuete bandierine gialloblu, alcuni bandieroni e diverse bandiere a due aste, repertorio che verrà poi riproposto durante l'arco della gara. Niente da segnalare nella curva di casa e tifo che parte decisamente bene in entrambi i settori. I parmensi si fanno forti dei numeri che sono riusciti a portare all'Armando Picchi e fin dalle prime battute incitano una squadra che sembra prendere il pallino del gioco in mano. Un paio di bandieroni vengono sventolati quasi incessantemente ai lati del gruppo principale, mentre le bandierine sono sempre alzate. Tanti cori per la squadra ma non vengono neanche dimenticati i diffidati. La curva di casa, dopo un buon inizio, sembra affievolirsi, ma riesce a tirare fuori gli artigli dopo la rete del vantaggio segnata da Tavano. Con il Livorno in vantaggio non è più solo la zona centrale a partecipare ai cori, ma gran parte della curva si unisce all'incitamento alla squadra. Come volevasi dimostrare, anche in questo pomeriggio, tra i cori più riusciti c'è quello contro il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e c'è da registrare anche quello contro il presidente Spinelli, reo di non metter mano al portafogli per rinforzare una squadra che ha evidenti limiti tecnici. Gli ospiti non mollano un secondo, i cori si susseguono con una buona intensità e risultano anche particolarmente potenti, si chiede la vittoria a gran voce e non si manca di spronare la squadra ad offrire il meglio di sé. La prima frazione finisce con il Livorno in vantaggio e con il Parma che può recriminare per un'azione interrotta per un fuorigioco che, in televisione, è parso inesistente. Nel secondo tempo la musica non cambia di molto, con i Boys che continuano ad incitare la squadra cercando di spingerla al gol, e con la curva nord che persiste a produrre cori secchi e ripetuti che in alcuni casi riescono bene. Il colore non manca nel settore, mentre la curva di casa è piuttosto spoglia di stendardi e bandiere e visivamente il colore predominante è quello giallo dei K-way, indispensabili per cercare di proteggersi un minimo da una pioggerella fitta e fastidiosa. Mentre il Parma cerca la via della rete con più insistenza per agguantare il pareggio, il Livorno si copre abbastanza bene e non rinuncia a provare qualche capovolgimento di fronte. Proprio durante una ripartenza, Cristiano Lucarelli viene lanciato sul filo del fuorigioco (forse anche un po'avanti all'ultimo difensore) e riesce a trafiggere il portiere Mirante: esultanza scomposta dell'attaccante che finalmente si sblocca, dopo un periodo poco fortunato durante il quale era stato criticato pesantemente dal presidente Spinelli. La rete del raddoppio scatena anche la curva di casa che inneggia a Lucarelli come, a memoria, non aveva mai fatto durante questa stagione, rimarcando il fatto che nella diatriba tra l'attaccante ed il presidente, la curva è nettamente schierata al fianco del giocatore. I parmensi accusano il colpo, c'è un momento di sbandamento e soprattutto di delusione, visto che la squadra stava producendo un forcing per arrivare ad un pareggio che ora sembra un miraggio. Il sostegno, comunque, non viene meno e fino al termine della partita non ci sarà un minuto di silenzio. Quando ormai la partita è segnata, i parmensi si producono in una sciarpata prolungata dagli esiti estremamente soddisfacenti, poi omaggiano con un coro gli amici empolesi presenti con le bandierine marcate Desperados e Rangers. Quando l'arbitro decreta la fine delle ostilità, grande esultanza del pubblico di casa con la squadra che si dirige sotto la curva per ringraziare i propri ultras, mentre i giocatori parmensi risultano particolarmente delusi dal risultato, anche se alcuni di loro si dirigono ugualmente verso il settore ospiti per salutare i propri fedelissimi. Gli ultimi cori degli ospiti sono per ricordare lo sfortunato Matteo Bagnaresi e, proprio nel momento del deflusso, c'è tempo anche per un saluto, non proprio amichevole, verso l'ex Cristiano Lucarelli.
Testo di Valerio Poli
Tratto da:
Sport People - sito Internet