Roma - Parma
20 - 12 - 2009
Dopo Samp-Roma di appena sette giorni orsono, per il sottoscritto è di nuovo tempo per seguire le sorti della squadra giallorossa, questa volta in casa contro il Parma. Freddo intenso e neve hanno creato molti disagi in Toscana e tocca svegliarmi di buon mattino, con una autentica lastra di ghiaccio al posto della strada che, per fortuna, si dissolve avvicinandosi alla Capitale.
La partita di oggi si preannuncia quasi fondamentale per la rincorsa romanista ad un posto Champions. In molti fra i tifosi romanisti è ancora vivo il ricordo di un Roma-Parma del 17 Giugno 2001, giorno in cui la Roma divenne campione d'Italia per la terza volta. Di acqua sotto i ponti, da allora, ne è passata molta e quest'oggi i ragazzi allenati da Ranieri dovranno mettercela tutta per avere la meglio sul sorprendente Parma.
Lo stadio Olimpico si presenta all'appuntamento con quaranta mila presenti. Da Parma giungono in circa 500 al seguito dei ducali; appena arriva il gruppo composto dagli ultras, tempo di appendere le proprie pezze che subito il ricordo va a Matteo Bagnaresi.
Quando le squadre entrano in campo per il riscaldamento, la Curva Sud dedica scroscianti applausi all'ex Panucci che si porta (e lo farà anche a fine partita) sotto la Curva che fino allo scorso anno era la "sua" Curva.
Fra parmensi e romanisti ci si manda vicendevolmente a quel paese, con gli ospiti che ricordano il loro fermo pensiero riguardo all'uso delle lame.
Anche capitan Totti, fresco di prolungamento di contratto avvenuto in settimana, viene osannato dalla Curva.
Come da consuetudine, sciarpata romanista ad attendere l'ingresso delle squadre in campo, con l'accensione di un fumogeno dall'una e dall'altra parte, che i parmensi enfatizzano mostrando e orgogliosamente sventolando le proprie bandierine.
Anche nel settore occupato dai "Royalist", viene omaggiato Panucci con l'esibizione di uno striscione.
Parte la gara, in campo e così sugli spalti: il gruppo dei tifosi romanisti che occupa la Nord parte di gran lena con voce, battimani e non lesina cori all'indirizzo degli avversari. I parmensi rispondono con treni e battimani, supportati quasi incessantemente dall'uso delle bandierine che donano quel tocco di colore dove altrimenti mancherebbe.
La recente sfida di "Europa League" in quel di Sofia è costata il fermo di otto ultras romanisti: non ha certamente bisogno di spiegazioni lo striscione di solidarietà dei Fedayn in merito.
I parmensi, al grido di "Che sarà", mostrano le proprie sciarpe, mentre il risultato sul campo rimane inchiodato sullo 0-0.
Nella ripresa la Sud sciorina tutto il suo repertorio e la Roma passa in vantaggio con Burdisso, proprio mentre veniva esposto uno striscione pro Panucci.
Continui treni e battimani, da una parte all'altra, arriva anche il 2-0 e il tripudio dei presenti saluta la fine del match.
Testo di Sauro Subbiani
Tratto da:
Sport People - sito Internet