A Siena ancora contestato mister De Canio
18 - 12 - 2005
Per l'ultimo incontro casalingo dell'anno solare 2005, fa visita a Siena il Parma, formazione dai noti problemi societari che ha, per questa stagione, l'obbiettivo dichiarato della salvezza. Tra le due tifoserie vige un'indifferenza reciproca anche se c'è un buon feeling tra alcuni esponenti della Robur Alcool ed altri del Settore Crociato che si incontrano prima della partita per uno scambio di idee sull'attuale situazione del movimento ultras italiano e per i relativi auguri di buone feste. Tutto tranquillo quindi anche per l'ordine pubblico, il classico shopping natalizio nel centro città non è disturbato dallo svolgersi della manifestazione sportiva ed anche le forze dell'ordine sono schierate in numero ridotto ed hanno il compito di pilotare gli ospiti verso il settore a loro assegnato; i parmensi arrivano nel capoluogo toscano a bordo di quattro pullman e diverse auto private ed attaccano i loro immancabili striscioni sulla vetrata: sotto lo storico Boys posizionano "Ultras Liberi" a sottolineare il momento piuttosto duro che deve affrontare il mondo ultras, più volte attaccato da politici e mass-media che sperano di infliggere duri colpi ad un movimento di aggregazione che ormai dura da decenni. I parmensi non sono tantissimi, mi aspettavo qualcosa di più, e solo una parte dei presenti parteciperà attivamente al sostegno canoro verso la squadra. Il pubblico di casa ha nel mirino il proprio mister, Gigi De Canio, colpevole in diverse occasioni di aver detto frasi poco gradite ai tifosi bianconeri. Momento delicato anche per la squadra emiliana, infatti i propri sostenitori, appena attaccati gli striscioni, alzano un lungo drappo con la scritta "Onoratela" ed il disegno della maglia giallo-blu: durante il riscaldamento pre-gara, si alzano dal settore ospiti cori di incitamento con la richiesta di dare tutto in questo incontro, incontro importante perché di fronte ad un avversario impegnato nella lotta per la salvezza. Ad inizio gara la curva di casa alza uno striscione di sapore natalizio "Caro Babbo Natale, ci porti un altro allenatore?" contornato da qualche stendardo a due aste mentre gli ospiti agitano le loro bandiere e si producono in una riuscitissima coriandolata che viene ripetuta più volte durante l'arco dell'incontro. Se i numeri non giocano a favore dei parmigiani, lo stesso non si può dire del loro sostegno alla squadra: tifo continuo e di buon livello per tutta la durata dell'incontro, continuo sventolio delle numerose bandiere, largo uso di carta e striscione tenuto in mano per tutta la partita. Peccato che a seguire i cori provenienti dal megafonista fossero 150-200 persone perché con presenza più massiccia sarebbero stati davvero ottimi. Da dire, infine, che più volte il lanciacori si è rivolto verso i propri compagni per spronarli a dare tutto, come del resto chiedevano agli undici in campo. Da parte senese molti alti e bassi, qualche coro ben fatto ma anche qualche silenzio un po' troppo prolungato e cori poco seguiti dal pubblico presente ai lati della curva; peccato perché quando tutta la curva riesce a seguire il vocalist, l'effetto è decisamente buono, lo testimonia il coro dedicato all'inossidabile Enrico Chiesa al momento del gol e dopo la sua sostituzione, ma purtroppo questi picchi di tifo vengono raggiunti solo in rare occasioni. Da sottolineare comunque l'ottima sciarpata fatta dal pubblico di casa che vedeva tra le proprie fila qualche rappresentante della curva pistoiese con tanto di stendardo arancione sopra lo striscione Ultras Fighters. Dopo un primo tempo piuttosto noioso, nei secondi 45 minuti si assiste ad una girandola di reti che infiamma o scontenta il pubblico presente: è il Parma che passa per primo in vantaggio con il senese doc Corradi abile a raccogliere di testa un servizio di Marchionni che fa esplodere il settore riservato agli ospiti che chiedono a gran voce l'intera posta in palio. La rimonta dei toscani è affidata a Locatelli che prima pareggia e poi mette lo zampino sul gol del momentaneo vantaggio di Chiesa: qui gli stati d'animo delle due tifoserie si capovolgono completamente, con il pubblico di casa che vede avvicinarsi i preziosi tre punti e con lo spicchio gialloblu che pregusta il sapore amaro dell' ennesima sconfitta. Da sottolineare che dopo il momentaneo vantaggio senese, i parmensi non si abbattono ma continuano a tifare in modo ancora più incisivo, capendo che la squadra in campo può comunque raggiungere il pareggio; troppe volte al coro "Non molleremo mai" non fanno seguito fatti ma, in questo specifico caso, i parmensi non fanno alcun passo indietro e continuano a colorare il settore con le proprie bandiere e con tanta voce: un plauso per la tenacia che viene ripagata in pieno recupero dal giovane Dessena che fredda il pubblico senese con il definitivo 2-2. Al termine dell'incontro, prosegue la contestazione, iniziata nella partita casalinga contro l'Empoli, a mister De Canio che paga a caro prezzo qualche errore dei propri difensori. Durante la partita dalla curva senese si alzano "buu" razzisti verso il senegalese Coly e a tal proposito deve intervenire anche lo speaker dello stadio per ricordare al pubblico cosa rischia la società per questo atteggiamento, per altro tenuto da una ristretta minoranza di persone. Semplice spirito di emulazione o anche nella civile Siena si pensa di poter permettersi di offendere una persona scegliendo come criterio il colore della pelle?
Testo e foto: Barbara Salamone
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