Società, allenatore, squadra: Fuori le palle!
25 - 09 - 2008
Quinta giornata, siamo soltanto alla quinta giornata. E già c'è stata una contestazione, perché siamo arrabbiati e timorosi di rivivere l'ennesima stagione infernale. Ma soprattutto perché, se puntiamo veramente alla promozione, non possiamo permetterci di gettare altri punti dalla finestra. Il campionato è solo agli inizi, ma se questi risultati continuano: molto presto sarà "troppo tardi". Per questo è giusto e doveroso intervenire ora, senza indugi.
Non prendiamoci in giro. Il Parma è stato sopravvalutato da tutti, ed ora, forse, torniamo con i piedi per terra. C'è stato venduto fumo, per coprire errori e creare entusiasmo (che si è tradotto in abbonamenti). Creare entusiasmo è positivo, ma su basi solide e veritiere, non su false promesse.
Col Frosinone a metterci la faccia sono stati per primi alcuni giocatori, poi l'allenatore. Ma le responsabilità di questa situazione non finiscono lì.
Chiediamo le palle a tutti. E partiamo dall'alto. Dalla proprietà.
Al presidente Ghirardi chiediamo d'affidarsi a dirigenti competenti ed esperti, idonei alla categoria in cui siamo e a quella in cui auspichiamo di tornare. Le improvvisazioni, l'affidarsi ai propri amici e non a persone qualificate, sono strade da abbandonare perché conducono inevitabilmente all'insuccesso. Proprio per questo chiediamo l'immediato allontanamento del direttore sportivo Andrea Berta. Un ex impiegato di banca che collaborava part-time con il Carpenedolo (in C2), non ha competenze sufficienti per la nostra realtà e i fatti (ormai) lo dimostrano ampiamente.
Al mister Cagni chiediamo di parlare e di sorridere meno, di non arrampicarsi sugli specchi dopo prestazioni imbarazzanti, d'essere molto più umile (ma non certo con i giocatori) e di far giocar la squadra come ha sempre fatto. Non è più tempo per gli esperimenti (per accettare "imposizioni" non lo è mai stato).
Ai giocatori, molti dei quali ci hanno portato in B, chiediamo orgoglio, rispetto, e tanta voglia di riscatto.
A tutti chiediamo di tirarsi su le maniche, in silenzio, per riconquistarsi la fiducia di chi, da qualche anno a questa parte, si sente tradito.
Chi ama Parma e il Parma lo dimostri con i fatti.