Idee per il Parma
30 - 05 - 2008
La retrocessione in Serie B ci ha provocato dolore, inutile negarlo. Non è mai bello perdere, e ancor meno scendere di categoria. Ma come abbiamo sempre detto: la retrocessione non è la fine; è semplicemente un'altra strada, da percorrere insieme al Parma.
Ci aspettano momenti difficili, e dobbiamo affrontarli senza commettere errori. La prima cosa da fare è rinsaldare il legame Parma Calcio - Parma comunità, dandogli nuova linfa. Promuovere il Parma come squadra della nostra gente, invogliando i parmigiani a venire al Tardini. Dobbiamo adoprarci per costruire una tifoseria di Serie A. Una tifoseria calda e fedele, numerosa, che vive per la maglia e la segue ovunque. In quest'ottica abbiamo deciso di presentare alcune proposte/consigli al Parma Calcio.
Sappiamo bene che chi gestisce una SpA di calcio ha una mentalità e una sensibilità diverse dalla nostre. Ma le nostre idee e i nostri suggerimenti sono dettati dal grande amore che abbiamo per Parma e per il Parma Calcio, un amore profondo, che va ben al di la del risultato sportivo. Non chiediamo spese folli o investimenti a fondo perduto, ma di operare affinché la città si stringa attorno ad un suo simbolo. Non ci sono altre vie.
- La campagna abbonamenti dello scorso anno è stata pubblicizzata con uno slogan ("Cotto di Parma") che riprendeva un tipico sfottò dei nostri avversari, ed ha quindi deluso molti parmigiani, proprio perché estranea (quasi avversa) al mondo del tifo gialloblù a cui si presentava.
Senza entrare nello specifico, risulta evidente che una pubblicità che tiene conto della sensibilità della nostra tifoseria e della nostra città, sarà più idonea al fine che si propone.
Auspichiamo quindi il coinvolgimento dei tifosi, magari quelli più giovani, eventualmente attraverso l'organizzazione di un concorso finalizzato a disegnare la pubblicità per la campagna abbonamenti al Parma Fc.
- La retrocessione in Serie B rischia di ridurre drasticamente il numero di spettatori al Tardini. Una diaspora che bisogna evitare, puntando a richiamare nuove persone. Invogliare la gente a venire allo stadio per creare una nuova generazione di tifosi. A tal proposito la società potrebbe regalare ad ogni suo abbonato (nuovo o che rinnova) un mini-abbonamento gratuito da intestare ad un nuovo abbonato (ovvero ad una persona che non si è abbonata al Parma FC nell'ultima stagione). Un modo per invogliare gli ex abbonati a rinnovare e per stimolare l'arrivo di nuove persone (magari giovani - futuri tifosi, con apposite specifiche). Sulla stessa linea riteniamo opportuno, tutte le volte che è possibile, invitare i ragazzi delle scuole (magari a rotazione), per fargli provare l'esperienza del Tardini, e per cercare di trasmettergli la passione per la squadra della loro città.
- Già l'anno scorso avevamo duramente criticato gli aumenti dei prezzi dei singoli tagliandi, soprattutto per i settori tradizionalmente conosciuti come popolari. Ne chiediamo nuovamente una drastica riduzione.
Gli elevati prezzi dei biglietti, specie per le Curve, impediscono ai giovani di avvicinarsi al Parma Calcio. Il fatto che i prezzi degli abbonamenti siano ragionevoli e consentano un buon risparmio non è sufficiente. Se il Parma non vuole rivolgersi esclusivamente ad una piccola elite ma ad un'intera città, deve cercare di forgiare nuovi appassionati incentivando (anche economicamente) la partecipazione popolare. Partecipazione che, ragionevolmente, inizia in modo graduale: il neofita si guarda una partita, poi un'altra, e poi un'altra ancora. Fino a scegliere (magari) d'abbonarsi. Chiedendo cifre esagerate per un biglietto di curva (i "popolari") si disincentiva qualcuno a mettere piede allo stadio per assistere alla sua prima partita. E così, questo qualcuno, non si abbonerà mai.
- Invitiamo il Parma a porre in essere politiche che premiino i tifosi che seguono la squadra in trasferta. Ad esempio: una premiazione (anche solo simbolica) a chi dimostra di aver seguito il Parma fuori casa in più occasioni, magari in base a certe fasce di presenza (per esempio: 5 trasferte, 8 trasferte, 11 trasferte, 15 trasferte, tutte). Un modo per cercare di modificare la cultura imperante della nostra tifoseria, generalmente restia a seguire il Parma lontano dal Tardini.
- Il Parma Calcio è la squadra di Parma, rappresenta questa terra, la sua gente e la sua storia. E' un patrimonio di questa comunità, bene inalienabile della città e della tifoseria. A chi dirige la società non chiediamo questo o quell'acquisto; ma amore per Parma e per il Parma, per le nostre tradizioni e per i nostri simboli. Ogni scelta che favorisce la parmigianità del sodalizio crociato rafforza il legame con il territorio. Ed è su tale unione che il Parma può e deve trovare le sue forze. Chi dirige la società lo abbia sempre presente.
- Auspichiamo che il ritiro estivo della squadra, o almeno una parte del medesimo, si svolga in provincia di Parma. Un modo per valorizzare il nostro territorio (perché l'aria buona c'è anche qui) e per rafforzare il legame con la squadra che lo rappresenta.
- Dagli altoparlanti dello stadio Tardini vogliamo riascoltare l'inno del Parma Calcio: "Forza Parma" dei Cadetti di Stok. Una canzone rimasta nel cuore di tanti tifosi gialloblù, retaggio da consegnare ai più giovani. Una canzone che intoniamo sempre in Curva, tra lo sventolio di tutte le nostre bandiere.
Potrebbe essere suonata (abitualmente) prima dell'Aida o prima dell'inizio del secondo tempo.
- La presentazione della squadra, la scorsa stagione, si è tenuta in piazza Garibaldi. Una scelta inopportuna, perché tale piazza è meta tradizionale della nostra tifoseria solo in caso di importanti vittorie. Riteniamo più appropriato, per altre attività (comunque apprezzabili) servirsi di altre piazze cittadine (Parma offre un'ampia scelta).
- Chiediamo alla società di spendersi (nelle sedi del potere, sui media e al Tardini) per il ripristino della libertà di tifo, sospesa dalle norme dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Il tifo (libero e popolare) è espressione di idee e di passione, di fede e di appartenenza. Quei sentimenti che rendono il calcio molto più di un semplice sport.
- Chiediamo alla società di non aderire al programma "Tessera del tifoso" e di avversarlo in ogni modo e sede. Dopo i biglietti nominativi, i tornelli, gli steward, i metal detector, le leggi speciali, le diffide senza processo, le telecamere, la flagranza differita, le norme anti-tifo, la chiusura dei settori ospiti, le limitazioni al diritto di trasferta, gli agenti che uccidono gli ultras e non vanno in galera neppure per un giorno, pensiamo d'esser già stati depredati di troppi diritti civili. La cosiddetta "Tessera del tifoso" serve solo a schedare la tifoseria, ed è un nuovo strumento che allontanerà altre persone dalla stadio. Una tendenza che vogliamo invertire.
- In determinate occasioni ci piacerebbe invitare (in forma assolutamente privata e senza obblighi) alcuni giocatori (squalificati e/o infortunati), ma anche il Presidente o altri dirigenti, a seguire la partita in Curva con noi. Un modo per conoscerci meglio, e per sensibilizzare squadra e società al mondo del tifo.
Le SpA del pallone si affidano a professionisti e noi non li siamo, perché ci muove la passione, e non il denaro. Quando si parla di tifo, Curva Nord, trasferte, e amore per il Parma, il nostro operato attesta la nostra competenza.
Si dia ascolto a chi ama veramente Parma e il Parma.