Spezia

Cronaca di un'amicizia / 2004/05

Cremonese - SPEZIA

30 - 01 - 2005

Cremona, città il cui nome rievoca epiche trasferte della nostra storia; i cremonesi, tifoseria da sempre nostra rivale e fraternamente gemellata con i reggiani, nostri avversari di tante dure battaglie. Così, quando si nomina tale comune lombardo e i relativi Ultras, dai colori grigiorossi, il nostro cuore Gialloblu Crociato aumenta le pulsazioni e l’adrenalina ci fa tendere i muscoli. E’ con questo spirito che all’indomani dell’anticipo di campionato con l’Udinese, giocato ignobilmente in un gelido sabato sera, ci uniamo ai nostri fratelli spezzini, in trasferta nella città del Torrazzo.
Partiamo da PARMA in quattordici BOYS, ma a destinazione troviamo altri ragazzi, giunti autonomamente con un paio d’auto, il che fa salire la presenza parmigiana a circa una ventina di persone. Dopo aver raggiunto i pullman degli US74 e salutato loro e i ragazzi del Fronte del Porto, ci dirigiamo insieme verso il settore ospiti in tutta tranquillità. Nessuna opposizione in vista.
Entrare allo “Zini” è come fare un tuffo nel passato. Quanti episodi, quanti aneddoti ritornano alla mente dei più anziani di Noi, quella sconfitta due a uno l’anno di Sacchi, con i relativi incidenti a fine partita, i danneggiamenti al treno dell’anno successivo, dopo i tafferugli in stazione, fino alle sfide in serie A, tra cui quella in cui conquistammo lo striscione “Baraonda”, poi recuperato dagli sbirri, che ci costò già allora quattro diffide… Ricordi che si accavallano nella mente, stimolati da un’atmosfera di sapore antico, che ancora si conserva su campi di serie C. Poca televisione, poca polizia, tabelloni rudimentali e, soprattutto, orari più intelligenti.
Gli spezzini, come sempre, ci fanno un’ottima impressione. Numerosi (oltre settecento), compatti e possenti nei cori, sempre originali e coinvolgenti, con al seguito tantissimi giovani, tutti con la sciarpa dello Spezia al collo. Al contrario la Curva cremonese non ci emoziona particolarmente. La tifoseria grigiorossa prende posto in Curva solo dieci minuti prima dell’inizio della partita e spende la maggior parte del tempo ad insultare noi parmigiani, dimostrando che nonostante la categoria diversa e il passare degli anni, la rivalità è sempre molto accesa. Segno che la storia è stata ben tramandata dalle vecchie alle nuove generazioni.
La partita è bella ma il 2-2 finale lascia un po’ di amaro in bocca ai supporters dell’Aquila, la cui squadra meritava senz’altro la vittoria.
Alla fine, dopo l’ultimo caloroso abbraccio agli Amici di Spezia, ci dirigiamo verso le macchine, parcheggiate in una via dietro il settore ospiti e riprendiamo la via di casa, contenti che pur in un calcio che cambia, certi IDEALI non muoiono e non moriranno mai… Forti di questo credo, come vuole imperitura Fede e consolidata tradizione, intoniamo: "CREMONA - REGGIANA: FIGLI DI PUTTANA!!!"