(Roma-Napoli) Sap: più repressione per tutti

01 - 09 - 2008

A seguito di alcuni problematiche legate alla trasferta dei tifosi napoletani a Roma, il Sindacato autonomo di polizia (Sap) ha già illustrato la propria ricetta, valida per tutti gli italiani: sospensione delle trasferte. Ovvero: sempre meno libertà per tutti.
Ma cos'è accaduto a Roma-Napoli? Andando oltre i titoloni dei giornali, che hanno dato ampio risalto ad alcuni fatti al riguardo (sulla Gazzetta di Parma, tanto per fare un esempio, se ne parla molto di più che dei 6 escursionisti morti in montagna!), di seguito pubblichiamo un estratto di un articolo de "L'Unione Sarda" di oggi, che riporta le dichiarazioni (non di un ultras...) del questore di Napoli.

Tra le centinaia di agenti, anche in assetto antisommossa, oggi alla stazione ferroviaria di Napoli, in prima linea c'era anche il questore di Napoli, Antonio Puglisi. Ha parlato con i tifosi, "tutti regolarmente muniti di biglietto", e ha affrontato una situazione che "si è cercato di gestire al meglio anche se, come in ogni circostanza simile si creano e si possono creare problemi". "Era una giornata particolare per Trenitalia che ha dovuto fare i conti con una disponibilità non immediatamente sufficiente - ha spiegato il questore - i numeri non ci hanno aiutato, la capienza non sufficiente subito ci ha creato qualche problema di gestione della folla". Il questore sottolinea che i tifosi "sono stati controllati da noi uno per uno, sia nella fase iniziale che in quella finale". Risolutivo, conclude il questore, anche il ruolo dei responsabili delle tifoserie: "Ci hanno aiutato a risolvere i problemi".

Nello Stato di diritto quando vengono commessi reati (da chicchessia) si puniscono i trasgressori. In questo Stato ogni reato commesso è la scusa per ristringere le libertà di tutti.