Lancia un petardo, arrestato. Moggi mai condannato
18 - 09 - 2007
Torino, 16 settembre 2007. Un tifoso della Juventus, al 35' del primo tempo di Juventus-Udinese, lancia un petardo. Le persone a lui vicine lo segnalano immediatamente ai buttafuori (steward), che lo portano via tra gli applausi di buona parte del pubblico dello stadio Olimpico di Torino, eccettuata una minoranza della tifoseria organizzata bianconera.
Dinnanzi ad un gesto di un ragazzo che non ha ferito nessuno, alcuni spettatori hanno reagito con veemenza, picchiandolo prima, e consegnandolo alle forze dell'ordine subito dopo. Tutto questo mentre Luciano Moggi, reo d'associazione a delinquere, corruzione e frode sportiva, gode ancora della stima e del plauso di tanti tifosi.
Questa vicenda testimonia il mutamento radicale della società italiana. Il Paese contemporaneo (rieducato dai media) condanna severamente le piccole contravvenzioni (specie allo stadio), ma perdona e dimentica i grandi scandali. E così fa anche lo Stato, con le sue Leggi.