BOYS PARMA 1977

Ultras Liberi

Servizi Rss Ultras Liberi
Ultras Liberi
Motore di Ricerca di Ultras Liberi

Modello tedesco?

22 - 06 - 2007

Simbolo della Deutscher Fußball-Bund (DFB), la Federazione calcistica tedesca. Dopo il "modello inglese" e quello "americano", s'inizia pure a parlare di "modello tedesco". E come sempre: non ci si limita ad osservare (e magari approfonditamente) ciò che accade in un Paese DIVERSO (culturalmente, demograficamente, storicamente) dal nostro. Dopo la lettura sommaria di qualche dato, s'inizia a trattarlo come "modello", ovvero: come un qualcosa che può essere esportato ed importato oltre i suoi confini naturali. Gli si riconosce quindi una valenza globale, senza però nessun tipo di prova in grado di corroborare tale tesi.
La "moda tedesca" si afferma negli ultimi anni, grazie all'aumento della media spettatori in Bundesliga, con dati molto alti rispetto ad altre realtà europee. Praticamente: "Si prenda esempio dalla Germania, dove hanno il doppio dei nostri spettatori!". Semplice, no? Molto, molto semplicistico.
Logo della Bundesliga, il massimo campionato calcistico di Germania. La Serie A italiana, nella stagione 2005-06, ha avuto una media spettatori/partita bassissima: 22.476. Basti pensare che per trovare un dato più esiguo (indietro nel tempo - perché nel 2006-07 è andata ancora peggio), bisogna risalire al 1964-65. La Germania, nel 2005-06, ha avuto invece un media spettatori/partita di: 40.767. Praticamente: l'81% in più rispetto all'Italia.
Le statistiche sono sempre corrette, ma sono spesso mal interpretate. Nel caso specifico non si possono confrontare direttamente i due dati, perché frutto di realtà locali estremamente diverse (anche demograficamente). Tali diversità devono invece essere quantificate e quindi escluse, prima di confrontare statisticamente i due dati nazionali.
La Bundesliga si compone attualmente di 16 squadre. Nella stagione 2005-06 queste 16 squadre rappresentavano 16 differenti città, il cui totale di abitanti era di circa 12.805.036. Nel 2005-06 la Serie A italiana contava 20 squadre, in rappresentanza di 18 città, il cui totale di abitanti era di circa 7.914.693. Morale: nel 2005-06 le città rappresentate in Bundesliga avevano circa il 62% di abitanti in più rispetto a quelle rappresentate nella Serie A italiana.
E tanto per essere precisi: a livello nazionale la Germania, rispetto all'Italia, ha il 39% di abitanti in più. Il che significa (dal punto di vista economico): un mercato estremamente più grande (e anche la possibilità di avere più gente allo stadio).
Tralasciando (per semplicità) l'ultimo dato, e focalizzandoci esclusivamente su quelli che illustrano il rapporto abitanti-spettatori, si ricava che in Germania lo 0,31% degli abitanti delle città rappresentate nel massimo campionato nazionale è andata allo stadio nel 2005-06. In Italia, invece, lo 0,28%. Percentuali piuttosto simili. Infatti: con lo 0,31% (nel 2005-06) avremmo avuto una media spettatori di 25.198. Un dato, di per sé, tutt'altro che esaltante!
Alla luce dei dati (correttamente confrontati) il calcio tedesco odierno (dei record di spettatori) non si differenzia sostanzialmente da quello italiano (ai minimi storici di spettatori), almeno nelle percentuali degli spettatori in rapporto al numero di abitanti. La differenza sostanziale è che nella Bundesliga sono rappresentate tante grandi metropoli e non piccole realtà locali, come possono essere: Chievo, Empoli, Ascoli, Siena, Treviso, ecc. Ovvero quelle realtà che caratterizzano il nostro Paese (che si chiama Italia). Realtà che qualcuno (ai vertici di Lega Calcio) vorrebbe estromettere, per riservare la Serie A alle grandi metropoli e ai grandi imperi economici.
La Serie A sono varie stagioni che perde spettatori ma bisognerebbe stupirsi del contrario. Ogni fine stagione il calcio italiano vive scandali gravissimi, il sistema è gestito da uomini ormai privi di qualsiasi credibilità, leggi speciali e pay-tv penalizzano e disincentivano la partecipazione reale.

BOYS PARMA 1977

Curva Nord Matteo Bagnaresi Rispetto per noi che ci siamo Ultras Liberi Minoranza Rumorosa Diffidati BOYS