Quando le bombe puzzano
24 - 02 - 2007
Nel Paese dei misteri irrisolti, dei depistaggi, delle verità giudiziarie campate in aria e dei lamierini taroccati, sono arrivate anche le molotov di Castellamare.
A Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli, si attendeva il derby di C1 girone B Juve Stabia-Avellino, in programma per domenica 25. Ma giovedì 22 febbraio la Polizia, baciata dalla fortuna, riceveva una telefonata anonima. Grazie ad essa rinveniva quattro molotov, piazzate proprio all'esterno dello stadio Romeo Menti di Castellammare (guarda caso: uno dei posti più sorvegliati della città, con il derby alle porte). Ma a cosa dovevano servire le molotov lasciate appositamente di fianco allo stadio? Per evitare dubbi, nell'era dei cellulari e della posta elettronica, era allegata una lettera scritta a mano. Una specie di "manuale di istruzioni", specificante dove le molotov dovevano essere collocate e a cosa sarebbero servite: "...facciamo fare ai lupi la fine di Raciti". Solo la firma era stranamente incomprensibile: "FR1".
Il prefetto, dopo il fortunatissimo ritrovamento, stabiliva che la gara Juve Stabia-Avellino si sarebbe disputata a porte chiuse.
Per fortuna che ci sono criminali che piazzano le molotov in pubblico invece di passarsele in segreto, che avvisano la Polizia per far fallire i propri piani, che dettagliano progetti e finalità. Ma esistono veramente?