Calciopoli, no all'amnistia! 
13 - 07 - 2006
Di seguito, un messaggio recapitato al nostro indirizzo di posta elettronica. Lo proponiamo integralmente sul nostro sito, condividendone l'analisi e l'iniziativa proposta, a cui abbiamo già aderito.
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In questi giorni, si stanno alzando diverse voci, volte a chiedere se non l'amnistia, almeno pene leggere per le società implicate nello scandalo del calcio.
NOI non ci stiamo a questa manfrina. NOI TIFOSI abbiamo la responsabilità di consegnare ai più giovani uno sport ripulito nel quale i regolamenti abbiano finalmente un valore reale, l'Italia ha l'opportunità di dimostrare al mondo che qui non finisce tutto a "tarallucci e vino". Per questo vi chiediamo di mobilitarvi adesso, tutti insieme, al di là dei colori, contro chi (giornali, televisioni, politici e politicanti vari) sta cercando a gran voce di condizionare le sentenze. L'intento è quello di coordinarci per manifestare a livello mediatico il nostro timore e la nostra voglia di avere una volta per tutte GIUSTIZIA.
Abbiamo piena fiducia nei Signori Palazzi e Ruperto, ma siamo molto infastiditi da questo brusio di fondo.
Mastella dice che la maggior parte dei tifosi è a favore dell'amnistia. Dobbiamo dimostrare che non è così, ma per farlo dobbiamo essere tutti uniti.
Scriviamo, TUTTI, a quotidiani, tv, partiti politici, istituzioni. Basta poco, al massimo un paio di minuti. Qui sotto troverete moltissimi indirizzi utili e un testo utilizzabile per le vostre e-mail.
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TESTO:
In relazione alle vicende inerenti lo scandalo che ha investito di recente il mondo del calcio, in qualità di tifosi del gioco più bello del mondo, facciamo presente quanto segue:
Non siamo disposti ad accettare passivamente quanto in più occasioni ventilato negli ultimi giorni sui mezzi di comunicazione, anche da parte di eminenti esponenti politici, in merito a possibili amnistie e/o atti di clemenza nei confronti delle società coinvolte nel suddetto scandalo.
Respingiamo con forza ogni tentativo atto a mitigare, addirittura in via preventiva, eventuali sentenze non favorevoli alle società coinvolte, soprattutto in seguito alla vittoria della nostra Nazionale ai Campionati del Mondo in Germania.
La nostra iniziativa non scaturisce certo da un desiderio di giustizia sommaria, quanto da un generale senso di equità e imparzialità, nonché di rispetto nei confronti di quei club, e delle relative tifoserie, pesantemente penalizzati in anni recenti.
In passato nessuno si è preoccupato dei tifosi incolpevoli, dei giocatori retrocessi (che si trasferiscono altrove), dei danni economici per i club. Una giustizia che si lascia condizionare dal nome del colpevole non è uguale per tutti, quindi non è giustizia. E senza autentica giustizia il calcio italiano non riconquisterà nessuna credibilità.
Ci riserviamo di organizzare iniziative e manifestazioni di dissenso, qualora le nostre aspettative di equa applicazione dei principi della giustizia sportiva venissero disattese.
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Di nostra iniziativa abbiamo aggiunto gli indirizzi di posta elettronica dei media della nostra città.
Se desiderate inviare la vostra mail a tutti gli indirizzi pubblicati, potete copiarli direttamente da questo file ed incollarli nel campo del destinatario.
