Il modello inglese - Premessa

02 - 07 - 2006

Alcuni italiani soffrono d'esterofilia, quell'atteggiamento mentale che fa ritenere che al di fuori del nostro Paese le cose siano sempre migliori, più belle ed interessanti. Un modo di pensare che denota debolezza culturale, complessi d'inferiorità e dignità rarefatta, nonché molta superficialità. Ogni paese può eccellere in un determinato campo e non brillare particolarmente in un'altro.
L'esterofilia diventa molto pericolosa quando porta a pensare sia possibile trasferire nel nostro Paese concezioni e teorie estranee/estere, dimenticandosi che esse sono il frutto (positivo o negativo) di processi particolari che hanno caratterizzato lo Stato d'origine ma, il più delle volte, non il nostro. Pensare, poi, che ciò che si addice ad un paese abbia validità ovunque, significa ignorare tutte quelle peculiarità che contraddistinguono ciascun popolo. Eppure, molti personaggi pubblici italiani sono soliti citare esperienze estere dandogli valore universale. A volte indicano un paese, a volte un altro, solitamente: il più quotato dagli esterofili in un determinato settore. In campo calcistico quello che va per la maggiore è l'Inghilterra, nazione che diede i natali al gioco del calcio. Per altro... difficile credere che qualcuno non si sia mai emozionato di fronte alla straordinaria architettura degli stadi britannici, ascoltando alla tv i boati di tribune gremite all'inverosimile, osservando le maglie di squadre che hanno fatto la storia di questo sport, leggendo i tanti libri sui tifosi al di là della Manica.
Così, parlando delle trasformazioni che stanno attuando nel calcio italiano, i vertici della Figc e della Lega Calcio dichiarano fieramente d'ispirarsi al "modello inglese". Paroline magiche che inducono qualcuno al ragionamento: "Se va bene in Inghilterra, va bene anche qui!". Invece dovremmo chiederci: "Ma se funziona in Inghilterra... funzionerà anche qui?". Ma soprattutto: "Come funziona oggi in Inghilterra?".
Cercheremo di rispondere a queste domande nel corso del nostro speciale "Il modello inglese", che si svilupperà in una serie di articoli che pubblicheremo regolarmente.