Ultras sequestrato... non è notizia non è reato
01 - 05 - 2005
Ci risiamo, sui teleschermi degli italiani è di nuovo scoccata l'ora della violenza degli stadi, infatti, tra un Papa e l'altro, i mass media italiani hanno offerto alla gentile clientela la solita overdose di notizie legate alla violenza proveniente dagli spalti di tutti i campi di calcio italiani. Noi, come Ultras, non ci meravigliamo di certo della situazione che si è venuta a creare, in quanto il sospetto di una sofisticata macchinazione da parte di chi non ci vede di buon occhio è alquanto ponderato, ma iniziamo per gradi: è da alcune settimane che la Gazzetta dello Sport ha creato uno spazio quotidiano a favore dell'abbattimento delle barriere, elogiando il metodo inglese con le solite frasi fatte tipo "portiamo famiglie allo stadio ecc.", senza che vi fosse stato il ben che minimo presupposto per aprire un dibattito del genere, alimentando nei lettori un sentimento di avversione verso il naturale modo di frequentare il calcio e gli stadi in Italia, preparando di conseguenza il terreno alla caccia alle streghe (gli Ultras). I presupposti affinché si verificasse un attacco agli Ultras c'erano tutti, in quanto esiste una certa somiglianza nella gestione dei casi "Ultras, pitbull, terroristi, rapine nelle villette, virus dei polli e chi più ne ha più ne metta ecc." da parte dello stato, applicata con un ritmo ciclico, unito alla gentile collaborazione dei mass-media nazionali e locali, al fine di distogliere l'attenzione della gente da problemi principali, spostandola su argomenti di NON fondamentale importanza, nella vita politico-nazionale, e l'appuntamento non si è fatto attendere... Oramai sono in tanti ad aver capito lo schema che lor signori tendono ad applicare ogni qual volta esiste l'esigenza di distogliere l'attenzione popolare da quelle che sono le vere preoccupazioni quotidiane: dapprima viene creata una situazione ad hoc, in cui il cittadino deve percepire un minimo di insicurezza e paura in quel che succede, si aspetta quindi che il fatto accada, con la possibilità da parte dell'occhio mediatico di avere immagini e notizie per poter rafforzare il concetto espresso, per poi dare il via alle danze, con una tempesta di notizie abilmente manipolate, il tutto concludendosi poi con l'intervento divino da parte del ministro di turno, il quale con una "leggina" creata in una settimana, rende tutti felici e contenti e riporta la popolazione ad una situazione di tranquillità e sicurezza. Riteniamo abbastanza singolare il fatto che, nello stesso periodo della crociata anti-Ultras, il governo veniva battuto alle elezioni, aprendo la strada ad una crisi di governo, menzionata dai mass-media con un trattamento ben differente da quello applicato per noi Ultras... davvero una strana coincidenza. Che sia ben chiaro, lo abbiamo ripetuto milioni di volte, e ve lo ripeteremo all'infinito: la violenza nel mondo Ultras esiste, eccome, ne è anche una delle caratteristica principali, ma non la sola; nessuno di noi chiede l'immunità (a differenza di qualcuno che la immunità la pretende per non avere la carriera ostacolata...), ma solo giustizia. Per esemplificare il concetto, il giorno prima di Lazio-Livorno, presso una discoteca del nord-Italia, una rissa con utilizzo di armi da fuoco ha portato al ferimento di una persona e alla morte dell'aggressore: in questo caso non è stata fatta alcune legge speciale, non ci sono state trasmissioni intere in prima serata a dibattere dell'argomento, ecc, ma la giustizia ha provveduto ha compiere il proprio percorso senza che nessuno si sia scandalizzato. Ci domandiamo come mai non siamo state divulgate notizie, come il ferimento di padre di famiglia a Torino, in occasione di Juventus-Liverpool: colpito in pieno volto da un lacrimogeno sparato ad altezza uomo da pochi passi. In questo caso gli aggressori non avevano sciarpe di nessun colore, ma una divisa monocromatica tendente al blu... Anche nella tanto famigerata Lazio-Livorno, qualcuno ha voluto fare il protagonista, senza però l'ausilio di telecamere, sequestrando circa 250 Ultras della squadra labronica in questura sino al lunedì mattina, con soprusi di tutti i generi, compresi quelli a sfondo sessuale su ragazze presenti.
La ridicola gestione delle notizie, da parte degli organi d'informazione, che hanno evidenziato notizie assurde, tipo il sequestro da parte della polizia di sciarpe dell'Atalanta a casa di Ultras ternani arrestati, adducendo come spiegazione l'utilizzo di quest'ultime per confondersi (come invece ben sappiamo le due tifoserie hanno un gemellaggio fraterno, si parla addirittura di matrimoni... è come se a noi sequestrassero le sciarpe o le maglie di Empolesi, Bordolesi, Sampdoriani e Spezzini!!!) porta solo ad un aumento della tensione con tutte le relative conseguenze, mentre la strada del dialogo viene inspiegabilmente accantonata. Anche in casa nostra, sull'entusiasmo creato dalle leggi speciali, la Gazzetta di Parma ha dedicato per ben due giorni di seguito articoli con tanto di foto sugli incidenti di PARMA-Austria Vienna, con una verità dei fatti totalmente snaturata, mentre in occasione di PARMA-Sampdoria con tanto di gemellaggio tra tifoserie, partita nel pomeriggio in Cittadella e giro di campo con le bandiere, neanche un accenno, e non è la prima volta, visto anche contro l'Empoli, lo scorso campionato, il trattamento fu il medesimo. Siamo consapevoli che l'intenzione di chi muove i fili del calcio è quella di farci sparire alla svelta, ma come tutti i casi italiani sappiamo che dopo un breve tempo tutto si calma e si può riprendere la normale attività. Anche se può sembrare un utopia, l'unica soluzione a questa situazione sta nella speranza di cambiamento da parte del pubblico televisivo, in una inversione di tendenza da parte della gente, in una presa di coscienza generale, a favore di una ricerca dell'informazione eseguita in modo alternativo, senza le solite strade tradizionalmente manipolate.
Dal canto nostro continueremo ad andare avanti per la nostra strada, fieri di quello che siamo, è logico che d'ora in poi lo faremo con maggiore giudizio, consapevoli che i limiti dello scontro si stanno alzando notevolmente, nello stesso tempo speriamo di non dover pagare altre colpe che appartengono a chi vigliaccamente si nasconde dietro il nome degli Ultras!!!