Ci eravamo lasciati con la travagliata
(per lorganizzazione) manifestazione contro il calcio moderno svoltasi a
Milano il 22 giugno scorso. Erano presenti ben 72 gruppi Ultras italiani che si sono dati
il nome di Movimento Ultras. Le rappresentanze più numerose erano quelle dei bergamaschi,
del Toro, i bresciani ed i doriani, oltre naturalmente ai milanisti (ad esclusione della
Fossa, contraria alla manifestazione) e gli interisti (organizzatori e
responsabili del servizio dordine). Noi eravamo in una trentina arrivati in treno,
più una macchinata di ragazzi di Settore Crociato.
Molti anche i gruppi di C1 e quelli del Sud: Bari, Salerno, i Fedayn di Napoli, Taranto,
Cava, Avellino e altri.
No al calcio moderno era lo striscione che capeggiava il lungo corteo che
metteva in fila le 72 tifoserie presenti. Innumerevoli gli striscioni esposti dai
partecipanti contro le nuove leggi, le Pay-tv e la lega.
Ogni gruppo protestava a sua maniera, mettendo in evidenza i differenti problemi delle
varie realtà.
Molti i cori contro le diffide e per la libertà degli Ultras.
Alle 15 (...di domenica!!) in una Milano deserta e bollente, si è tenuto un minuto di
silenzio, tutti seduti e zitti in ricordo del calcio che fu, ormai morto e seppellito. Poi
di nuovo in marcia, con gli ultimi cori, verso la lega dove però gli sbirri non ci fanno
arrivare. Nessuno perde la testa, vengono appesi i vari striscioni nella via prima e viene
letto il comunicato che motiva la protesta.
Alla fine la manifestazione è venuta bene, è regnato il rispetto fra tutti e si è dato
un segnale forte e unito contro questo calcio. Molto tranquillo anche il viaggio di
ritorno in treno, in compagnia di qualche
cuginetto!
Il giorno prima in una conferenza stampa, organizzata dal Progetto Ultrà insieme a quelle
persone che più si sono impegnate nella lotta al calcio moderno, avevano presentato la
protesta e diffuso il comunicato agli organi di stampa, per fare arrivare la nostra voce
ai vertici dei signori del pallone che, chiaramente, hanno fatto orecchie da mercante. E
neanche il tempo di tornare dalle ferie che questi loschi individui sono riusciti a
combinare il più grande disastro calcistico della storia!!!
I catanesi hanno marciato su Roma di fronte ad una situazione ridicola, molte tifoserie
sono scese in piazza nella propria città per rivendicare i propri diritti, di fronte a
tutte le altre cazzate che avete sentito questestate.
Venerdì 29 agosto una rappresentanza di Ultras cappeggiati da bergamaschi e bresciani, ha
protestato sotto la lega durante la riunione dei presidenti che discutevano se sarebbe
partito o no il campionato cadetto il giorno dopo!!! Alla fine una rappresentanza di
Ultras ha avuto la possibilità di parlare con un segretario di Lega, che però non
sembrava molto interessato di fronte ai problemi e ai consigli proposti dai tifosi.
Nellultima riunione del Movimento Ultras (a Reggio Emilia, presenti 43
tifoserie delle 72 presenti a Milano) si è organizzata la protesta per queste due prime
giornate: 15 minuti di silenzio e lesposizione dello striscione Questo calcio
ci fa SKY..FO; a bologna ci è venuta molto bene e lo striscione TV di questi
orari non ne possiamo più ha avuto maggior risalto, come noi anche altre curve di
serie A e C1 hanno aderito a questa protesta. Non tutti chiaramente hanno partecipato, in
quanto per varie vicende il movimento si e spezzato in 3 tronconi: non partecipano al
Movimento Ultras, le tifoserie romane, veronesi, padovani ed altri gruppi prevalentemente
di destra da una parte, altri gruppi invece hanno aderito a Resistenza Ultras (Ternana,
Livorno, Ancona) schierandosi di conseguenza dallaltra. Le maggiori tifoserie
politicizzate non hanno accettato la collaborazione contro questo calcio,
perché evidentemente hanno altri nemici molto più grossi, neri o rossi che siano ed
hanno dimostrato di tenere più ai valori politici che a quelli di tifoso.
Poi è evidente che per i veronesi (che sono rimasti per i cazzi loro) o per le romane il
discorso è diverso, anche piazze come Reggio Calabria, la Genova rossoblù o Firenze
(tutti per motivi loro) non partecipano a queste iniziative, noi chiaramente rispettiamo
le idee e le realtà di tutti, facciamo quello che ci sembra giusto fare contro questo
calcio malato, ma non vogliamo crearci nuove rivalità o altri problemi a causa di queste
cose è chiaro però che nelle prossime riunioni bisognerà fare chiarezza su queste cose,
perché altrimenti sarà sempre più difficile portare avanti una linea comune. La
protesta di oggi non è solo contro Sky, ma contro tutti i poteri del pallone che hanno
rovinato quello che era il gioco più bello degli italiani. Sky, che con le sue
pubblicità infamanti gioca con la fantasia dei bambini, non è altro che la ciliegina
sulla torta, il simbolo di questa annata nata male, di questo calcio che ci fa Sky...fo da
solo e che non vuole più partire. E chiaro che se nessuno andasse più in
trasferta, se gli stadi avessero tutti i posti a sedere numerati e popolati da famiglie,
che prima, durante e dopo fanno shopping nei vari negozi dellimpianto, se fossimo
tutti a casa in poltrona abbonati a Sky (ATTENZIONE!! non al Parma, ma alla televisione),
nessuno avrebbe più la forza di opporsi a certe decisioni ed alcuni loschi figuri
continuerebbero in santa pace a farsi i cazzi loro, fregandosene ancora di più dei
tifosi.
In curva non ci sarebbero più striscioni, cori, tamburi e fumogeni ...sarebbe come i
primi 15 minuti di oggi, una tristezza totale! Invitiamo tutta la curva a prendere le
dovute distanze da questo tipo di calcio e a partecipare o quantomeno a rispettare questa
nostra iniziativa.
RISPETTO PER GLI ULTRAS!! |