Scusate lintrusione.
Siamo quelli di Progetto Ultrà. Quelli che - pur non andando a trasmissioni tipo Domenica
In o al Costanzo Show - sono riusciti a diventare, da circa un anno, molto conosciuti in
certi ambienti romani. Conosciuti? Forse famigerati sarebbe la parola giusta!
Nellultimo anno, infatti, precisamente da quando è saltato laccordo tra i
laziali ed altri gruppi ultras per fare una manifestazione unitaria a Roma, nella capitale
si è fatta strada prima la voce poi lidea ed infine la certezza (e chi era agli
incontri sa quanto sia infondata!!!) che la colpa del mancato accordo sia stata di
Progetto Ultrà. Da allora in poi è partita la caccia alle streghe e Progetto Ultrà è
diventato bersaglio continuo di striscioni e comunicati infamanti. Così ci hanno accusato
di aver fatto arrestare due ragazzi durante Euro 2000 quando invece gli abbiamo salvato il
culo e abbiamo evitato che la polizia olandese li arrestasse (e i due ragazzi lo sanno e
per questo ci hanno anche ringraziato!). Ci hanno accusato di collaborare (= lavorare
insieme?!) con la Questura quando noi veniamo considerati dalle Forze dellOrdine
solo dei rompicoglioni che si mettono in mezzo contro arresti immotivati e per far
togliere diffide ingiuste. Ci hanno accusato di lucrare sulle spalle degli ultras quando
noi con gli ultras non abbiamo mai guadagnato un solo centesimo, casomai abbiamo offerto e
continuiamo ad offrire informazioni, aiuto e sostegno
Forse ci accusano perché noi
da anni presentiamo bandi (a livello regionale, nazionale od europeo) per recuperare
risorse per un progetto che si pone a difesa della cultura popolare del tifo e che parla
di riduzione della violenza con minor repressione e più prevenzione sociale. Per questo
andiamo nelle scuole a parlare dei valori presenti in curva, facciamo mostre sul tifo e
mille altre attività (fra cui anche i Mondiali Antirazzisti) e gestiamo un Archivio sul
tifo (con ottocento libri, diecimila riviste e fanzines, trentamila foto, ecc.) aperto ad
ultras, tifosi e studenti. Quel che è certo è che è abbastanza deprimente per noi di
Progetto Ultrà sentirsi coinvolti in queste polemiche perché è dal 1996 che ci
sbattiamo come matti per sostenere raduni ed iniziative comuni, non allo scopo di
primeggiare, egemonizzare o speculare ma perché siamo sempre stati consapevoli che se non
cè unità dintenti tra le curve su certi temi (repressione crescente e
megacommercializzazione in primis) il mondo ultras è destinato a scomparire molto presto.
Ora che questa unità di intenti ci sarebbe e noi ci siamo defilati, convinti di aver dato
una mano al movimento ultras offrendo ai gruppi occasioni di incontro e talvolta spunti di
riflessione, ci vediamo, nostro malgrado, al centro di una guerra che non è nostra e che
non vogliamo combattere perché secondo noi perde di vista lobiettivo; una guerra
che sembra voler delegittimare Progetto Ultrà per delegittimare il lavoro di tutti quei
gruppi che stanno in Movimento Ultras (che non centra con Progetto Ultrà!) e che
porta solo ad ulteriori divisioni ed inutili rancori (e qui non centrano le
rivalità, ci mancherebbe!). Ecco perché di fronte ad un sistema calcio che vuole
tutti buoni seduti, educati ed omologati ci sembra che a Roma potrebbero forse
impiegare meglio il loro tempo invece di sprecare così tante energie in una crociata
contro il Progetto Ultrà.
PROGETTO ULTRA, 8 APRILE 2004 |