Crolla l'accusa: ultras triestini assolti

23 - 06 - 2009

L'articolo che segue, del 9 maggio 2009, è stato tratto dal sito www.ultrasblog.biz.

Crolla l'accusa: ultras triestini assolti

L'art. 2bis della Legge Amato non passa al vaglio dei Giudici di merito. Il Tribunale di Trieste ha assolto con la formula piena "perchè il fatto non sussiste" tre tifosi alabardati che nel corso del match Triestina-Rimini avevano esposto, senza autorizzazione da parte del Questore, le bandiere recanti le scritte "Di ferro e di fuoco" e "In basso a destra". L'accusa ipotizzava la violazione della nuova norma inserita nella legge antiviolenza che prevede il divieto di introdurre allo stadio striscioni offensivi, ingiuriosi o istiganti alla violenza. La breve istruttoria ha dimostrato come "In basso a destra" non avesse alcuna connotazione politica ma semplicemente richiamasse una zona della curva e "Di ferro e di fuoco" contenesse solo un richiamo ad una famosa canzone di musica leggera.
Del resto la difesa aspettava questa assoluzione, dato che il "caso", partorito con troppa fretta, aveva avuto già dei giudizi severi da parte del GIP del Tribunale di Trieste che nel 2008 aveva annullato gli obblighi di firma comminati con il DASPO e da parte del Tar Friuli Venezia Giulia che nel luglio dello scorso anno aveva annullato i DASPO biennali emessi dalla locale Questura.