"Come vestirsi allo stadio" l'ordine arriva per legge?
30 - 09 - 2007
Di seguito pubblichiamo due articoli del 19-09-2007, tratti dal sito www.fiorentina.it.
Che talvolta qualcuno abusi.. della moda, è un dato di fatto. Ognuno però coi vestiti suoi... fa come vuole. O dovrebbe. Pazienza per le sciarpette annodate sulla giacca sciorinate da Don Diego Della Valle, così come l'orologiazzo di Gianni Agnelli indossato sul polsino (che se faceva l'ortolano eran pacche sulla zucca). Finora in Italia si poteva scegliere, anche di essere da pernacchia. Finora. Dopo la legge sulla violenza nel calcio non è più così. Sarebbe curiosa e simpatica, se non ci fosse da piangere, la notizia della "diffida" annunciata dai responsabili dell'ordine pubblico a Firenze (ma pare anche altrove) su ciò che un "tifoso può o non può indossare andando a vedere la partita". Tra le "magliette vietate", oltre a quelle effettivamente incitanti alla violenza o borderline (tipo "A.C.A.B." o "Diffidati"), si trovano nell'elenco le goliardiche "Briaco Fisso" (con sacrosanto fiasco di Chianti disegnato), "Grazie a Dio non sono gobbo", e addirittura "Forza Verona". In attesa che vengano messe all'indice "Ricordo di Capri", "Ciao Mamma"e "Pazzo Scatenato".... Alla classe dirigente del Paese, considerando anche la recentissima condanna ad un anno inflitta al povero idiota di Torino, si consiglia la lettura (sperando sia una rilettura) del volume del Beccaria "Dei delitti e delle pene".
Ecco il comunicato stampa appena diramato dalla Questura di Firenze:
Nella serata odierna il Questore ha ricevuto i rappresentanti della tifoseria viola i quali hanno rappresentato il disagio dei tifosi per i fatti avvenuti domenica allorquando all'atto del filtraggio in un settore non sono state fatte entrare alcune magliette con scritte goliardiche.
Al riguardo il Questore nel ribadire la massima attenzione alle esigenze della tifoseria fiorentina il cui comportamento è stato finora improntato alla massima correttezza sportiva, ha ricondotto l'episodio ad un isolato eccesso di zelo già valutato criticamente nella mattinata nel corso di una apposita riunione tenuta con il personale impiegato di servizio.