Roma-Manchester U.: modello "coltello e manganello"
06 - 04 - 2007
Tratto da "Gazzetta.it" del 05-04-2007.
Scontri dell'Olimpico, l'Uefa apre un'inchiesta
Undici tifosi del Manchester in ospedale dopo gli incidenti di ieri sera, la Uefa indagherà: sanzioni in vista per la Roma e il club inglese. E la stampa inglese si scatena: "La polizia ha picchiato gli inglesi come nel 1998"
Gli incidenti dell'Olimpico
LONDRA, 5 aprile 2007 - Undici tifosi del Manchester United sono finiti in ospedale dopo gli scontri che hanno fatto da cornice alla sfida di Champions League con la Roma, disputata allo stadio Olimpico. Secondo la BBC, che fa riferimento a informazioni fornite dall'ambasciata britannica a Roma, due tifosi inglesi avrebbero passato la notte in ospedale. Alle cure dei medici avrebbero fatto ricorso anche due supporters giallorossi.
INCHIESTA UEFA - La Uefa indagherà sugli incidenti scoppiati ieri a Roma. Lo riporta sempre il sito della BBC, che cita a tal proposito le parole del portavoce Uefa, William Gaillard: "Aspetteremo il rapporto del delegato, mentre la commissione disciplinare studierà le immagini televisive per vedere cosa è davvero successo. La legge italiana - aggiunge Gaillard alla BBC Radio Five Live - dice che è la polizia a essere responsabile dell'ordine pubblico dentro gli stadi. Gli impianti in Italia appartengono ai Comuni, non ai club. Noi preferiremmo che si ricorresse agli stewards, che sappiamo sanno gestire una situazione difficile probabilmente meglio della polizia antisommossa, ma siamo soggetti alla legge e non possiamo dire agli italiani o agli altri paesi dove la polizia si occupa dell'ordine pubblico negli stadi di non entrare negli impianti. Noi siamo un'autorità nel calcio non in assoluto". Per Roma e Manchester il rischio è di severe sanzioni. I giallorossi potrebbero essere puniti per non aver garantito le condizioni di sicurezza, mentre i Red Devils rischiano grosso se viene provato che i tifosi inglese hanno avuto un ruolo significativo nel provocare la reazione della polizia. "Dovremo vedere quale ruolo hanno avuto i tifosi del Manchester United negli incidenti perché hanno già avuto dei problemi a Lens», ha confermato Gaillard riferendosi agli scontri in Lilla-Manchester United, andata degli ottavi di Champions, che sono costati una multa al club dell'Old Trafford
LA STAMPA INGLESE - "Roma territorio ostile, tifosi del Manchester aggrediti". La stampa inglese dedica ampio spazio agli incidenti che hanno caratterizzato ieri la sfida di Champions League tra Roma e Manchester United. Titoli e articoli dipingono i tifosi dei Red Devils come vittime in una serata cominciata male e finita peggio. "A prescindere dai problemi che il Manchester United ha avuto in campo - scrive il Times - la visita del club allo stadio Olimpico di Roma sará ricordata per la violenza inflitta ai suoi tifosi fuori dal campo e per la mano pesante della polizia che ha provocato altri feriti all'interno dell'impianto... La polizia ha effettuato carica nel settore che ospitava i tifosi dello United, in una riedizione del trattamento riservato ai tifosi dell'Inghilterra nello stesso stadio in un match di qualificazione ai Mondiali del 1998».
IL SUN CONTRO LA POLIZIA - E mentre l'associazione dei tifosi del Manchester sta preparando un dossier con dichiarazioni e foto, il tabloid The Sun se la prende soprattutto con gli agenti in servizio allo stadio, che non avrebbero agito nel modo dovuto nei confronti dei tifosi della Roma e non avrebbero esitato a usare la mano pesante verso i supporters inglesi. «Un agente - scrive il Sun- è stato visto colpire dieci volte un tifoso. Un altro fan ha avuto bisogno dell'intervento di due amici per rialzarsi". La cronaca comprende anche eventi che si sono verificati fuori dallo stadio. Coinvolto in prima persona, a quanto pare, anche un fotografo del giornale. Il 45enne Jim Clarke è stato colpito allo stomaco mentre cercava di documentare i disordini avvenuti nei pressi dell'Olimpico. Una "gang col volto coperto" gli ha strappato la macchina fotografica da 4000 sterline: "Pensavo che mi avrebbero picchiato - ha raccontato - e temevo per la mia incolumità".