...se oggi facciamo silenzio...
Comunicato Curva A. Costa Bologna
17 - 02 - 2007
Hanno chiuso gli stadi e montato cancelli che sembrano galere...
Hanno criminalizzato un'intera categoria, emanato leggi speciali e qualcosa di più...
Hanno convinto l'opinione pubblica della nostra colpevolezza: non importa chi, dove e per cosa...
Noi, ultras, e quindi colpevoli, senza replica e senza appello.
Noi sappiamo bene che le cose non stanno proprio così e sappiamo che forse ci sono anche molti che vorrebbero, magari, ascoltarci...
Ma oggi non possiamo e non vogliamo parlare: noi oggi possiamo solo "fermarci per un po' e fare silenzio"... è l'unico modo che (forse) abbiamo ancora per dimostrare che in tutto questo c'è qualcosa di sbagliato e che ci sono ingiustizie che si abbattono non solo sugli ultras ma sulla gente "tranquilla e normale".... qua non si parla "solo" di denunce arresti e diffide (queste sì riservate solo agli ultras) ma di trasferte di fatto vietate, di stadi drammaticamente e inutilmente vuoti o aperti solo ai (pochi) abbonati...
Qua si parla di dissenso che viene visto come un gesto criminale, si parla di piccole cose che diventano grandi ingiustizie: perché colpiscono chi non c'entra, perché cancellano una passione, perché lo stadio, quello vero, non può essere silenzio e grigio uniforme.
E se oggi facciamo silenzio, se non montiamo striscioni o sventoliamo bandiere, lo facciamo solo per poter un giorno tornare a cantare, a fare, a vivere lo stadio e far rivivere il calcio.
Oggi urliamo la nostra rabbia come mai avremmo voluto fare... In silenzio...
...Ma davvero a tutti voi va bene così?
I gruppi della Curva A. Costa