Di seguito comunicato n. 1 (Manifestazione
18-02-06) dei "Brescia 1911 Curva Nord"
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Innanzitutto: questa manifestazione vuole (e deve!)
essere unoccasione libera e sincera che dia lopportunità a tutti,
sottolineiamo tutti, i liberi cittadini italiani (non necessariamente Ultras) di
esprimere la propria opinione contro la crescente repressione che sta colpendo e
criminalizzando il mondo giovanile in generale e le aggregazioni sociali più importanti
in particolare (ad esempio le Curve degli stadi). Poco importa se, per reprimere i valori
e gli ideali di migliaia di ragazzi, questo tentativo di annullamento dellindividuo
venga espresso col manganello piuttosto che con leggi anticostituzionali e liberticide;
leggi speciali tanto ingiuste quanto insensate, inutili, pericolose e
devastanti che non fanno altro che aumentare la tensione e la rabbia allinterno ed
allesterno degli stadi, con conseguenze negative anche sulla società circostante.
Non dimentichiamo, infatti, che la repressione fa male a tutti,
anche a chi non la subisce direttamente sulla propria pelle.
Da anni, alla pari di altri gruppi Ultras, stiamo portando avanti
questa battaglia doverosa e sincera che dovrebbe mobilitare, quantomeno, la coscienza di
tutti, anche se in realtà poi non è così.
Quindi, fedeli e coerenti alla nostra linea, scenderemo nuovamente in strada ancora più
motivati e determinati (una motivazione stimolata ed alimentata paradossalmente proprio da
quella repressione che ci ha tolto barbaramente uno dei ragazzi più importanti e validi
della nostra Curva: Paolo).
Lo faremo per lui e per tutti quei ragazzi bresciani e non che, come Paolo, hanno pagato
pesantemente per gli sbagli di altri e che porteranno, per tutta la vita, i segni
indelebili della violenza di certi noti personaggi che, tuttora,
continuano imperterriti nella loro missione: vale a dire la cancellazione
d-e-f-i-n-i-t-i-v-a del tifo organizzato. E lo stanno facendo indisturbati, forti di un
distintivo e con azioni assurde e vigliacche che disonorano in modo profondo la divisa che
portano, godendo fra laltro di una sorta dimmunità che noi Ultras abbiamo
sempre rifiutato. Fortunatamente, questi reparti specializzati sono una
piccola minoranza che purtroppo però agisce impunemente.
Noi, lo ribadiamo, pur non augurando a nessuno la galera, ci batteremo sempre
affinché queste persone vengano fermate; ci batteremo sempre
affinché queste persone vadano a sfogare le proprie frustrazioni lontano dal nostro
mondo; ci batteremo sempre affinché queste persone si assumano
le proprie responsabilità e rispondano, a chi di dovere, per quello che hanno
eventualmente fatto. Proprio come fanno gli Ultras quando sbagliano!
Questa manifestazione, ci teniamo a sottolinearlo, non è stata una
nostra idea; infatti, anche se di fatto siamo noi del Brescia 1911 Curva
Nord ad organizzarla (ed a prenderci eventuali responsabilità nel caso
succedesse qualcosa fuori luogo), idealmente la manifestazione è nata dalla
solidarietà espressa a Paolo ed alla sua famiglia da molte tifoserie attraverso lettere,
striscioni, fanzine, collette, articoli o quantaltro.
Di fronte a questi nobili gesti ed a questi sentimenti profondi, non potevamo far altro
che sbatterci per creare un momento di aggregazione che potesse dare a tutti
lopportunità di esprimere direttamente le proprie
emozioni.
Emozioni scaturite da situazioni a dir poco imbarazzanti (e vergognose, diremmo noi!), che
hanno generato una rabbia repressa ormai da tanti, troppi anni. Una rabbia
caricata dalle ingiustizie e dalle violenze subite molto spesso in silenzio e lontano
dalle luci di quei riflettori che si sono sempre accesi violentemente quando a sbagliare
siamo stati noi Ultras.
Una rabbia che però non dovrà sfociare in atti di teppismo o guerriglia, specialmente
durante la manifestazione.
Da sempre sbandieriamo il fatto che larma più potente che contraddistingue un
Ultras è il cervello, anche se purtroppo non tutti lo sfruttano a dovere, quindi, il 18
febbraio, la priorità sarà quella di impegnarci tutti a non fare cazzate,
per Paolo e per chi, come lui, ha perso parte della sua preziosa vita.
Detto questo però, non intendiamo certo fare le vittime ad oltranza,
anche perché non è nostro costume autocommiserarci. E nemmeno siamo in cerca di
popolarità o di vendette immediate da perpetrare durante la manifestazione (ogni
gesto, ogni striscione, ogni coro, ogni parola dovranno essere ponderati e valutati con la
massima intelligenza e responsabilità; questo per evitare ulteriori demonizzazioni che
vadano a danneggiare limmagine di Paolo e il contenuto della manifestazione stessa.
Non facciamo il loro sporco gioco!).
Semplicemente ci siamo stancati di subire e di vivere certi
soprusi ed abusi in silenzio, col rischio sempre più concreto di vedere certi macellai
diventare eroi, proprio come nel caso di Paolo.
Ci siamo soprattutto stancati di limitarci ai soliti cori e striscioni di circostanza che,
a volte, puzzano molto di retorica, di ipocrisia e di vigliaccheria (purtroppo non tutti
in certe situazioni hanno avuto il coraggio di esporsi facendo la cosa forse più
difficile, ma indubbiamente la più naturale e giusta).
Sappiamo molto bene che una manifestazione come questa, per quanto ricca di partecipazione
e di valide motivazioni, non sarà sufficiente a fermare o a modificare questo sistema
viziato che si accanisce sui più deboli e diventa servile coi potenti; ma se
solo si riuscisse a far riflettere, anche per un solo istante, lopinione pubblica,
questa per noi sarebbe già una grande vittoria.
Ad ogni modo non è restando immobili e passivi che si cambiano le
cose. Non esistono battaglie perse, ma solo battaglie da combattere. E questa è solo la
prima di una lunga serie.
Per questo, oggi più che mai, vogliamo farci sentire da tutti; vogliamo che tutti
sappiano finalmente la verità sulle tantissime vicende che hanno coinvolto, loro
malgrado, centinaia di ragazzi innocenti. Vicende dimenticate o, peggio ancora, distorte
ed insabbiate grazie anche alla complicità di certa stampa accondiscendente o, più
semplicemente, troppo parziale.
E proprio perché questa vuole essere la manifestazione di
tutti, non inviteremo formalmente nessuno (a parte ovviamente i ragazzi di Verona
che, dopo essere stati coinvolti ed accusati di avere ferito Paolo, hanno dimostrato, in
questa occasione più che mai, di avere oltre che il cervello ed i coglioni anche una
grande umanità).
Ognuno, lo ribadiamo, sarà libero di parteciparvi senza impedimenti di sorta, sia che
faccia parte di un gruppo organizzato, sia che venga a titolo personale.
Non ci saranno veti di sorta per nessuno.
Ma chiunque deciderà di partecipare, sappia che potrebbe trovarsi fianco a fianco
col suo più acerrimo nemico.
Non chiedeteci pertanto chi ci sarà o chi non verrà (in questo momento nessuno ci ha
ancora dato conferma della propria presenza), anche perché non è nostra intenzione
sbandierare la presenza di questo o quel gruppo visto che, allinterno della
manifestazione, tutti avranno uguale importanza.
Lunica cosa che ci sentiamo di chiedere a chi prenderà parte
alla manifestazione, oltre che di contattarci (per motivi puramente organizzativi) e di
fare leggere a tutti questo volantino, è di evitare simboli e slogan politici, non tanto
per questioni morali, bensì per sottrarsi a qualsiasi strumentalizzazione politica ed
elettorale (anche per questa ragione inviteremo rappresentanti di ogni schieramento
politico, onde evitare squilibri e malcontenti. In particolare ospiteremo
coloro che si sono interessati alla vicenda di Paolo chiedendo da subito chiarezza. Fra
laltro, se dovesse esserci qualche politico che deciderà di seguire la
manifestazione con un gruppo oppure a titolo personale, non saremo certo noi a fermarlo, a
patto che non sia in cerca di pubblicità).
Allinterno della manifestazione non ci saranno comizi di alcun genere;
lorganizzazione e lo svolgimento della manifestazione saranno resi pubblici una
settimana prima del 18 febbraio, dopo che avremo stabilito ogni particolare.
Ricordiamo inoltre a tutti che la manifestazione inizierà nel momento stesso che ognuno
di voi partirà dalla propria città e finirà solamente quando sarete tornati al punto di
partenza. Quindi, anche durante il viaggio, sarà fondamentale dimostrare la giusta
Mentalità.
A tutti quelli che, pur condividendo la nostra battaglia, sceglieranno,
al contrario, altre forme di lotta e di controinformazione, chiediamo di evitare eventuali
e facili speculazioni sulla manifestazione stessa o sui gruppi che vi aderiranno, visto
che questa iniziativa è nata libera da ogni dietrologia e vuole rimanere senza alcuna
sigla o etichetta.
P.S. presumibilmente, la manifestazione sarà
un importante momento di interesse pubblico, sociale e di conseguenza mediatico; potrebbe
quindi diventare anche loccasione per far conoscere altre vicende molto simili a
quella di Paolo. Quindi, in questo senso, ogni gruppo potrà organizzarsi come meglio
crede (striscioni, comunicati, bandiere, ecc.).
P.P.S. a chi fosse indeciso o non fosse
ancora pronto per un appuntamento così importante e delicato, consigliamo di riflettere
molto bene prima di prendere una eventuale decisione. E nel caso fosse quella di non
partecipare, non preoccupatevi, Paolo e tutti gli altri capiranno.
Ora e sempre, Mentalità Ultras.
Info: www.brescia1911curvanord.net |