BOYS PARMA 1977

Storia

Lo Striscione BOYS, nella sua prima versione, appeso nei distinti lateraliNell'estate del 1977 alcuni giovanissimi tifosi del Parma Calcio intraprendono una strada diversa da quella del Centro di Coordinamento. S'ispirano a ciò che accade in altre realtà nazionali, specie quelle metropolitane, dove il fenomeno ultras è già presente, anche se in rapida evoluzione. Vogliono costruire una nuova forza per incitare attivamente la squadra e per far fronte alle altre tifoserie, più o meno organizzate, che giungono al Tardini e incontrano in trasferta. Nella loro specificità parmigiana sono influenzati dall'esperienza dei "Danè", il più attivo gruppo di tifosi locali dell'epoca. Ma vogliono andare oltre; e con questo spirito una cinquantina di ragazzi sui 15-16 anni si ritrova in via Langhirano, la mattina del 3 agosto. Lì, presso una semplice osteria, fondano un gruppo ultras: un sodalizio radicale fedele ai colori sociali e alla città, che tifa e combatte per essi. Il suo nome ha quattro lettere tra due stelle: BOYS.
Lo striscione "BOYS" è lungo 12 metri, in tela, nei colori di Parma: giallo e blu. La scritta "BOYS" ha caratteri blu prevalentemente squadrati.
Nel corso degli anni gli si affiancano altri striscioni, alcuni creati per scopi coreografici, altri perché più pratici (in pvc).
Nel 1982 i BOYS instaurano un forte legame con il giocatore crociato Massimo Barbuti, che incoronano "Idolo della Nord".
Scudo C.U.S. (Crusader ultras supporters)Il 4 maggio del 1986, al termine di un derby con la Reggiana giocato Tardini, la Nord è caricata dalle forze di polizia. I BOYS reagiscono e 29 agenti rimangono feriti. Processi e altre vicissitudini trasformano radicalmente il Direttivo.
Dopo tanti anni in C e in B il Parma raggiunge la Serie A il 27 maggio del 1990, battendo al Tardini la sua rivale per antonomasia: la Reggiana. I BOYS, nell'occasione, conquistano lo striscione principale degli ultras granata: "Ghetto".
L'utilizzo della dicitura "Crusader ultras supporters" (sviluppatasi nel corso degli anni) e del suo acronimo "C.U.S.", su striscioni e altro materiale del gruppo, induce molti ad utilizzarla (impropriamente) come sinonimo di "BOYS". Tale anomalia continua fino alla stagione 1991-92, quando il sodalizio decide di limitarne drasticamente l'utilizzo.
Il calcio si trasforma gradualmente in calcio moderno. I BOYS, tra i primi in Italia, smettono di fare i cori per i giocatori.
BOYS PARMA 1977 a Roma, l'11 febbraio 2007Nel 1998 è inaugurata la sede di via Calestani 10, primo domicilio esclusivo dei BOYS. Permette di ritrovarsi a qualsiasi ora, di svolgere molte attività e di vivere il gruppo fianco a fianco, maturando un solido spirito d'appartenenza.
In Serie A nascono nuove rivalità, in particolare con la Juventus e la Roma. Con gli ultras bianconeri il gruppo si scontra sul campo del Tardini il 6 gennaio del 2005.
I BOYS sono sempre presenti al seguito del Parma Calcio. Vicino e lontano, nel bene e nel male. Tengono alti e difendono i colori sociali, per il buon nome di Parma e delle Due Stelle. Lottano contro il calcio moderno, per preservare il proprio tifo e il proprio stadio.
Il 30 marzo del 2008 il Bagna, un membro dei BOYS in trasferta con il Gruppo, è schiacciato da un pullman di tifosi juventini vicino ad Asti. Muore sul colpo. La Curva parmigiana è dedicata alla sua memoria e prende il nome di Curva Nord Matteo Bagnaresi.
Nel 2008 il Parma è retrocesso in B e i BOYS hanno raggiunto i 31 anni di attività.

BOYS PARMA 1977

Curva Nord Matteo Bagnaresi Rispetto per noi che ci siamo Ultras Liberi Minoranza Rumorosa Diffidati BOYS