BOYS PARMA 1977

Curva Nord di Parma

Gazzetta e Parma: vietato criticare

31 - 07 - 2008

Lettera a www.boysparma1977.it

Cari Boys,
un paio di settimane fa ho mandato una mia e-mail alla Gazzetta di Parma, per la rubrica "Lettere al direttore", ma non l'hanno pubblicata. La inoltro oggi a voi e mi farebbe piacere se la pubblicaste sul vostro sito.

Forza Parma,
Marco

Signor direttore,
vorrei muovere una critica (costruttiva) ai giornalisti della sezione sportiva (ma non solo).
I destini del Parma calcio sono importanti per tutta la città ed è giusto che i giornalisti locali abbiano a cuore la nostra squadra. Sono quindi apprezzabili gli articoli che ne promuovono l'immagine e che stimolano i tifosi a sostenerla e a seguirla, così come il bandire le polemiche inutili. Questo però non deve significare assenza di critica nei confronti dei giocatori e soprattutto dei dirigenti. Comunicare ogni scelta societaria senza mai azzardarsi a criticarla è sbagliato. Sbagliato perché significa non fare approfondimento (informazione ad un livello più alto), perché rischia di far perdere credibilità, perché spesso non rappresenta il sentire comune, e soprattutto perché non vuol dire fare il bene del Parma. Perché se la Società sbaglia bisogna "aiutarla" a non farlo più.
Nessuno ama essere criticato ma i giornalisti della Gazzetta devono avere più coraggio, per loro stessi, per i tifosi del Parma, e per il giornale che rappresentano (dalla "Gazza" ci si aspetta di più).
La mancanza di capacità critica nei confronti dei dirigenti del Parma (si veda per esempio il ritiro a Collecchio, la promozione di Berta, la gestione dello spogliatoio, la cessione dei nostri giovani, ecc. ecc.) è un problema che riguarda tutta l'informazione locale ma non solo. Gli stessi gruppi di tifosi organizzati, fatta eccezione per i Boys, sembrano affetti da una forma di sottomissione per cui ogni schietta valutazione critica è sempre inopportuna. Si cerchi di avere più coraggio ed indipendenza, e poi "forza Parma".

Marco ***

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