BOYS (PARMA-Genoa) 
03 - 05 - 2008
E' quasi finita, soltanto la matematica ci tiene a galla, ci fa assaporare ancora la speranza di una clamorosa salvezza. Non è più tempo di alibi e di scuse. Bisogna cominciare a guardare in faccia la realtà, la più cruda, quella che abbiamo sempre rifiutato nella speranza che le cose cambiassero. Ma è evidente che quando non si hanno gli stimoli, le gambe e soprattutto l'amore per la propria maglia, il risultato è questo, una squadra incapace di ogni più pallida reazione, vanitosa fino all'ultimo, che priva di umiltà getta alle ortiche diciannove anni di onorata presenza in serie A. Aspettiamo l'ultimo atto per distribuire le colpe, ma nessuno si senta escluso, in quanto tutti hanno le proprie responsabilità, tifosi compresi.
Ci eravamo raccomandati fin dai giorni di Folgaria, guai ad abbassare la guardia perché non ci sarebbero più state squadre penalizzate e quant'altro. Avevamo ripetuto più volte che strada facendo non avremmo più pescato jolly come Ranieri e Giuseppe Rossi, rivolgendoci ai giocatori che, dopo la passata stagione, speravamo avessero capito la lezione.
Affidarsi ad allenatori esordienti che non salgono con la propria squadra è sempre rischioso e noi ne sapevamo qualcosa, vedi Pioli.
Troppa gente su cui si faceva affidamento, e sulla quale si è speso fior di quattrini, ha pensato più alla figa che a giocare per il Parma, guadagnandosi i titoloni sui giornali di gossip, piuttosto di quelli sportivi. Poi ci sono i nostri giovani, talenti in erba (quale?) che dovevano garantirci quel salto di qualità, che con ogni probabilità migreranno verso altri lidi. Pensavamo che con l'avvento della nuova società avremmo avuto un po' più di tranquillità, ma così non è stato.
E poi ci sono i tifosi, i Boys e quegli altri pochi (pochissimi!!!) che ci hanno sempre creduto, che sono stati ovunque, che fin dal ritiro hanno voluto essere sempre al fianco della squadra.
Tutto questo mentre dall'altra parte dell'Enza c'è chi si sta masturbando, dopo diciannove anni di rosicate, con una magra consolazione di una promozione in C1.
Abbiamo vissuto una disgrazia terribile, perdendo un amico, un fratello, e vorremo dedicare a lui questa salvezza, a lui che c'era sempre e ovunque, ma sarà difficile riuscirci.
Ora non restano che queste ultime tre partite. Noi faremo il nostro dovere fino in fondo, indisponibili a qualsiasi resa. Lotteremo con ogni forza per rimanere in Serie A, ma vada come vada: noi ci saremo sempre, fieri dei nostri colori, con il Parma nel bene e nel male!
VIVA I BOYS VIVA IL PARMA
