Caldo e orari delle partite 
03 - 09 - 2007
Lettera a www.boysparma1977.it
Domenica 26 è ricominciato il campionato e, con esso, anche le polemiche. Infatti, oltre ad errori arbitrali, presunti o veritieri, discussioni si sono verificate sulla mancanza di tifosi rossoneri a Marassi, nonché sul calcio di Baldini a Di Carlo. Ma un'altra polemica, forse passata in secondo piano rispetto alle due sopra, si è registrata tra allenatori, giocatori e presidenti da una parte, e Galliani dall'altra. Oggetto della discussione è stato il gran caldo e gli orari delle partite. Infatti all'olimpico, durante Lazio-Torino, si sono registrate temperature di oltre 40 gradi; anche a Parma la temperatura percepita era molto elevata. Prandelli, allenatore della Fiorentina dice che "è assurdo giocare con 40 gradi, ne va della salute dei giocatori"; Cagni, tecnico dell'Empoli "non si può giocare in queste condizioni e poi pretendere il bel calcio"; De Laurentis, presidente del Napoli (profondo sostenitore del calcio moderno) "si sarebbe dovuto rimandare le gare alle 21". Infine Mancini dice che "le partite ad agosto-settembre vanno giocate almeno alle 18. A gennaio giochiamo alle 20:30, ad agosto alle 15, con 40 gradi". Di contro Galliani sostiene "Troppo caldo? Non sento gli stessi lamenti quando arrivano 63 milioni di euro dalle televisioni"...come dire, e non stiamo di certo scoprendo l'acqua calda, che il calcio è comandato dalle televisioni e tutto è fatto in funzione del dio denaro.
Fa sorridere (o piangere??!!?!?) che gente come Mancini si lamenti del caldo d'estate e degli orari assurdi d'inverno, lui (ma non solo) che con i suoi ingaggi stratosferici è causa di questo sistema. Ed ai tifosi chi ci pensa? Chi pensa che gli ultras devono fare viaggi allucinanti per poter seguire la propria squadra del cuore? Basti pensare alla trasferta di Palermo dello scorso anno, si crede che la partita sia alle 15 di domenica pomeriggio e 10 giorni prima ti sbattono il posticipo alla domenica sera...ma chissenefrega, dicono i "signori" del calcio; molto meglio tutelare gli interessi dello spettatore "passivo" della televisione (che paga costosissimi abbonamenti tv) piuttosto che quelli di un (purtroppo) ristretto manipolo di VERI TIFOSI, mossi da PASSIONE ED AMORE PER LA SQUADRA... tanto loro ci sono sempre e sempre ci saranno...
Ugola
