10 - 02 - 2008
L'articolo che segue è di Antonio Pappaterra. Lo pubblichiamo integralmente sul nostro sito in ricordo di Daniele.
Il ricordo di Daniele Ocello, grande tifoso del Parma
a 4 anni dalla sua scomparsa
Era il 10 febbraio 2004 e si spense, tragicamente, in un sorriso, lo stesso con il quale lo ricorda la città di Scalea e tutti gli amici che hanno avuto la fortuna di incontrare, forse, l'unico tifoso del Parma del sud. Sandro Piovani, della gazzetta di Parma, lo ricordava così: Un ragazzo di 21 anni è morto a Scalea, in provincia di Cosenza, martedì scorso mentre tornava da scuola. Il giovane aveva accettato un passaggio, un passaggio fatale visto che l'auto su cui viaggiava, dopo una sbandata, è finita fuori strada, ribaltandosi. Per lui non c'era più niente da fare. "Daniele Ocello è morto all'ospedale di Belvedere, a soli 21 anni. E' una storia come tante, di quelle che purtroppo accadono senza un perchè. E' una storia da raccontare perchè Daniele aveva un legame stretto con la nostra città, un legame che spiega bene questa lettera pubblicata su "Il Quotidiano" proprio ieri, nella pagina di Scalea: "....tutte le domeniche, nel bene e nel male, Daniele si aggregava con noi a tifare la squadra del cuore e con grande sacrificio partiva da Scalea per arrivare a Parma. Per noi era diventato un figlio, un fratello, un amico...". Firmato "Parma Club - Amore per il Parma- Fidenza".
Perchè Daniele seguiva il Parma praticamente dappertutto, al Tardini ed in trasferta. A volte da solo, a volte insieme al fratello e ad altri tifosi gialloblù che arrivano da città del sud. Ore ed ore di treno per novanta minuti, a volte di felicità per una vittoria ed altre volte di amarezza per una sconfitta. Ed anche in questi momenti difficili per il club, lui c'era. Daniele era lì, vicino alla squadra in difficoltà. Chissà quant'era faticoso essere tifoso del Parma a più di mille chilometri di distanza. I ragazzi della curva se lo ricordano con la sua sciarpa del Parma e con il suo solito zainetto. Se lo ricordano, voce tra le voci, ad urlare "Forza Parma alè...". Era giusto ricordarlo anche da noi, era giusto dire che ora Daniele non c'è più. E ai Boys mancheranno molto la sua voce, la sua sciarpa e il suo zainetto-..." - Ancora oggi il settore crociato di Roma - afferma Mauro Filippelli nativo di Parma che vive a Scalea, tifoso parmigiano - c'è uno striscione con la scritta : "Daniele sempre con noi". Il settore crociato Roma e i I Boys-Parma 1977, affermano: - Daniele era spesso presente in curva Nord e in trasferta, nonostante i tantissimi chilometri che lo dividevano dagli spalti. Viaggiava in treno, da solo. La sua fede per i colori gialloblu era tutto, era più che una semplice passione. L'incidente l'ha strappato ai suoi cari, agli amici, alla ragazza, alla curva Nord, quella curva Nord che rappresentava una parte di se. Io avuto la fortuna- continua il leader del settore crociato Roma, Danilo Grande, - di conoscerlo per la prima volta a Roma e poi man mano in giro per l'Italia. L'ultima volta, ad Ancona, ricordo l'abbraccio di gioia al gol dei crociati, la corsa sotto la vetrata. Quel giorno lo accompagnai a Roma in macchina dove lui poi prese il treno notturno per tornare in Calabria. In quelle poche ore di viaggio traspariva la sua grande passione per il Parma e già era pronto per ripartire con entusiasmo la domenica successiva. Un giorno scrisse una frase sulla mappa dei tifosi del mio sito: "Sono Daniele, un ragazzo calabrese che ama il Parma più della propria vita e quindi della propria ragazza... ovunque sempre con il Parma". Dopo 4 anni, i compagni, gli amici e molte delle persone che hanno avuto la possibilità di conoscere l'autenticità di questo ragazzo, non dimenticano la spontaneità che distingueva Daniele, era sempre allegro e sorridente, scherzoso, solare. Non dimenticheremo mai- ha concluso Mauro Filippelli, l'espressione della sua gioia quando vedeva vincere il Parma calcio, soprattutto quando vinse la coppa UEFA. Daniele era l'unico che sotto i portici di Scalea sventolava la bandiera gialloblù. Spero che la famiglia di Daniele sia fiera, come siamo fieri tutti noi, di aver avuto un figlio con una passione così grande al punto da superare quello della vittoria di uno scudetto.