13 - 01 - 2008
Bentornati! E' il minimo che possiamo dire ai ragazzi che oggi rimettono piede in Curva Nord a tre anni di distanza da quel famoso PARMA-Juventus del 2005. Hanno finalmente finito la diffida, tre lunghi anni durante i quali, il giorno delle partite del Parma, dovevano presentarsi per ben due volte in questura, mercoledì, giovedì, sabato, domenica. Dovevano firmare, trenta minuti dopo il fischio d'inizio e trenta minuti prima della fine della gara... anche quando si giocava a Messina. Stessa sorte, stessa vita, per i ragazzi diffidati per i fatti di Carrara, anche loro tutti rientrati in Nord nelle prime giornate di questo campionato. La diffida te la fai tutta, la soffri, ti segna, ma alla lunga finisce, resta la fede, resa ancora più forte della repressione.
Tornano insieme a noi, tornano a tifare e soffrire al nostro fianco, su questi gradoni, tornano a dividere le gioie e le amarezze che ci da il nostro Parma Calcio, tornano in Curva Nord luogo che per tre anni gli era stato vietato. Tornano a vedere le partite, dopo tre anni passati a sentire la radio o a vedere spezzoni tra una firma e l'altra.
Tornano, e si renderanno immediatamente conto di come in poco tempo la repressione abbia radicalmente cambiato il modo di vivere lo stadio di noi tifosi, limitando le libertà di tutti, non solo di noi ultras. Tornano e non potranno rivedere lo striscione BOYS appeso in Nord, quello striscione per cui si sono battuti e si sono fatti onore sul campo. Tornano... farà piacere a molti ultras potere riabbracciare vecchi compagni di trasferte, fa piacere ai ragazzi del nostro Gruppo che hanno portato lo stendardo "Diffidati BOYS" ovunque in loro onore, in ogni stadio si è sentito un coro per ricordare i diffidati, per la libertà degli ultras, per dire a tutti che la fede non si diffida.
14 Agosto 2005, Padova, secondo turno di Coppa Italia. Le diffide sono ancora fresche. Le 50 anime del nostro pullman srotolano lo striscione "Diffidati con noi", per ricordare chi è costretto alla firma anche sotto ferragosto. Urliamo tutta la nostra rabbia, il grido "diffidati con noi" squarcia il silenzio dello stadio quasi vuoto, sarà il più forte di tutta la giornata. Si girano i giocatori e dalla Curva dei padovani si solleva un applauso convinto. Per noi queste sono cose che valgono molto di più di una semplice partita, gesti che vanno oltre il risultato, onorare i nostri amici era la cosa per noi più importante della giornata. Oggi sta a noi, noi che ogni domenica assiepiamo questi gradoni, noi che nel tempo stiamo resistendo alla repressione, noi che continuiamo a cantare, noi che nonostante divieti e decreti continuiamo a portare avanti un Ideale, diamogli il bentornato e dimostriamogli che la CURVA NORD ed i suoi ULTRAS non sono ancora domi, le nuove leggi non ci hanno ancora sconfitto, facciamogli rivivere quelle grosse emozioni che solo la nostra Curva ci ha saputo dare. In mezzo a tutti questi ritorni l'ultimo pensiero va a chi ancora purtroppo continua a restare a casa, a quel ragazzo che deve ancora finire di scontare i suoi tre anni, per lui saranno i nostri cori, per lui continueremo a portare stendardi e bandiere perché il suo sacrificio non sia dimenticato, contro tutto e tutti.