16 - 11 - 2007
Il 14 novembre sulla Gazzetta di Parma, nello spazio "Lettere al direttore", è stata pubblicata una missiva dal titolo "Ghirardi e i Boys", relativa a quanto avvenuto in Curva Nord in occasione di Parma-Juventus (a poche ore dall'omicidio di Gabriele Sandri).
Nessuna critica, per carità. Chiunque l'abbia scritta ha semplicemente scritto la verità. Non ne condividiamo le analisi ma i fatti citati sono incontestabili.
Fieri del nostro comportamento (come già ribadito nel nostro Comunicato dell'11 novembre 2007 "La morte di un ultras vale 10 minuti"), abbiamo deciso di pubblicarla anche sul nostro sito, affinché non ci siano dubbi sul reale svolgimento dei fatti.
C'è chi lavora per insabbiare, occultare, depistare e coprire anche i crimini più efferati. Noi siamo di un'altra razza.
Ghirardi e i Boys
Gentile direttore,
ho letto le dichiarazioni del presidente del Parma Tommaso Ghirardi che ringrazia i Boys perché nonostante i fatti di domenica, a differenza di quanto accaduto in altre piazze, "hanno continuato a sostenerci durante la gara". Purtroppo queste parole travisano la verità. Durante la gara i Boys non hanno sostenuto la squadra, hanno in continuazione cantato cori contro la polizia e i carabinieri, inneggiando ai diffidati e "ultras liberi", "di questa partita non ce ne frega un cazzo", "sospendete la partita", "vergognatevi". Cori che, per fortuna, non sono stati seguiti dalla maggioranza dei tifosi presenti in curva, i quali, anzi, talvolta hanno esternato il loro disappunto fischiandoli.
Chi ha sostenuto la squadra sono stati gli altri tifosi delle curva, la maggior parte, coloro che per aver tifato spontaneamente sono stati insultati con gesti e parole arroganti dagli stessi Boys. E' giusto, quindi, dare il merito ai tifosi della curva in generale evitando di fare dei distinguo e di elogiare un gruppo che con striscione, comunicato stampa, sciopero del tifo ha espresso chiaramente la volontà di non cantare e pertanto non ha continuato a sostenere il Parma durante la gara.
Lettera firmata
Parma, 13 novembre