BOYS PARMA 1977

Curva Nord

A Collecchio il 2 gennaio

16 - 01 - 2007

Anno nuovo incazzatura vecchia.
Il 2 gennaio in una trentina siamo già a chiedere mezza giornata di permesso per poter essere in Sede alle 14.30. Ci sono facce giovani e meno giovani, quelle che, se si parla del bene del PARMA, non mancano mai. Vogliamo provare a dare la sveglia ai giocatori e ai tecnici del PARMA Calcio, dal momento che non ci sono dirigenti in grado di farlo. Il tempo di acciopparsi e via verso Collecchio.
Giunti a destinazione si uniscono a noi altri ragazzi, arrivati direttamente sul posto per il poco tempo a disposizione. I giocatori si stanno preparando per l'allenamento e così, senza che nessuno tenti minimamente di fermarci, entriamo direttamente negli spogliatoi. Dopo poco siamo faccia a faccia con i calciatori; finalmente. Sono tornati oggi dalle vacanze, perché qualcuno ha ritenuto di concedergliele seppur non le abbiano meritate.
Noi facciamo enormi sacrifici e spendiamo i nostri giorni di ferie per seguire ovunque il nostro PARMA. Così, nei periodi tradizionalmente dedicati alle feste, non ci restano che pochissimi giorni da dedicare al riposo e alla famiglia.
I giocatori attuali del PARMA Calcio, così poco inclini al sacrificio e al lavoro (come ampiamente dimostrato in numerosissime occasioni), hanno potuto continuare ad oziare anche sotto Natale. Tutti i privilegi di cui godono sono ingiustificati, giacché non hanno talento, non dimostrano grinta, e non profondono neppure impegno. Colpevoli di questa situazione sono anche i dirigenti, che evidentemente non hanno né il polso né la competenza per imporsi. Estremamente preoccupati per le sorti del nostro PARMA abbiamo deciso d'agire.
Il comunicato preparato per l'occasione è dimenticato. Si parla a braccio perché le cose da dire vengono dal cuore. Ogni persona che ama il PARMA dovrebbe essere incazzata come noi e sentire il bisogno di dire certe cose in faccia a chi non lotta per la nostra Maglia.
I toni sono decisi, non si gira intorno all'argomento e quando necessario si alza la voce perché oggi i "giocatori" devono solo ascoltare. Siamo stufi di sentire frasi fatte del tipo "che si vince e si perde in undici". Chi non si sta comportando bene viene citato di fronte a tutti.
I BOYS sono sempre in prima fila a sostenere la squadra ma l'undici non può approfittarsene. I veri proprietari del PARMA siamo noi. E a noi queste persone, da oggi, devono rendere conto.
Sul tavolo dello spogliatoio lasciamo il nostro comunicato e facciamo ritorno in Sede.
La Gazzetta di Parma, come da abitudine, ha pubblicato una versione dei fatti inventata a tavolino e così ha fatto anche Andrea Scianchi, pseudo-giornalista locale al servizio della rosa di Milano. Ma loro, come d'abitudine, erano altrove, persi in qualche ipotesi di vendita poi puntualmente smentita dai fatti.
Nessuno è stato aggredito, nessuna conferenza stampa è stata interrotta, nessun giocatore è stato preso di mira come unico colpevole della situazione del PARMA.
E' ABOMINEVOLE che dei giornalisti di PARMA e che dei mezzi d'informazione locali, attacchino le uniche forze che agiscono per AMORE DEI CROCIATI. Meglio sarebbe che si decidessero ad indagare, veramente, sull'oscura gestione societaria di Bondi. Aggredire proditoriamente chi ama il PARMA e lo segue ovunque, pubblicando solo menzogne, è diffamazione. Schierarsi a difesa di giocatori svogliati, per ottenere qualche privilegio quando si va ad intervistarli, dimostra mancanza di etica e di professionalità.
Ma la cosa che più ci disgusta è che, giornalisti di PARMA e mezzi d'informazione locali, agiscano in contrasto con gli interessi del PARMA Calcio e di PARMA, una volta per leccare il culo a Bondi, una volta per leccare il culo a qualche calciatore svogliato. Perché è nell'interesse di tutta la città che il PARMA si salvi, anche di chi dovrebbe fare informazione.
Abbiamo richiamato la squadra al suo dovere e così facciamo anche per i giornalisti, perché tutti devono dare il proprio contributo in quella che sembra una missione disperata. Tenere il PARMA in Serie A è un dovere per ogni parmigiano/parmense. Quindi: o si lotta per PARMA o si tradisce.
Noi faremo il nostro dovere fino in fondo. Voi?

BOYS PARMA 1977

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