06 - 04 - 2006
Lettera a www.boysparma1977.it
Si dice forse a torto, forse a ragione che i BOYS siano chiusi e siano diventati un'elite per pochi.
Bisogna sfatare questo falso mito.
Come bisogna eliminare l'atteggiamento che sei Ultras e tifoso solo se vai in trasferta sventolando la bandiera.
I BOYS alla portata di tutti, questa è la filosofia e lo slogan vincente.
Un altro punto importante è dare concretezza alle idee della gente della Curva.
Non va bene sventolare grandi bandiere durante la partita, ora non tacciatemi di eresia, io sono per le bandiere e la curva colorata, ma ogni cosa a suo tempo... e' come lanciare una sciarpata nel momento sbagliato di una partita, si fanno solo figure grame.
Bisogna ascoltare di più la Curva, i BOYS sono 500 forse 800, ma la curva ha una potenzialità molto maggiore... Ascoltare, ascoltare, ascoltare.
Cantare per qualche giocatore o l'allenatore (chi più di lui se lo merita quest'anno?). Rompere con le regole rigide. E' vero le regole le decidono comunque i BOYS cioè chi fa cantare o organizza la coreografia (a dire il vero sempre meno) ma voi lo sapete che quando si fa una sciarpata o si chiede di alzare le mani la gente dice "e che do bali", ma non i lati della Curva, io parlo dal ventesimo gradino in su... tutto questo non ha senso ne per i BOYS né per la Curva.
I BOYS (o Settore) e la Curva devono essere la stessa cosa.
Vi dico il mio ultimo pensiero: rinascere tutti insieme con l'elmo e il mitico Crusader Ultras Supporters.
Ciao
Davide, Vecchio Ultras del 1971 - made in PARMA
Ciao Davide,
ti ringraziamo per averci scritto e averci sottoposto il tuo punto di vista. Abbiamo pubblicato la tua lettera e abbiamo deciso di risponderti pubblicamente, affinché questo nostro colloquio possa arricchire tutti quelli che ci leggono. I BOYS sono un Gruppo. Ovvero: un insieme di persone che condividono determinati principi, che si frequentano e che collaborano insieme. Abbiamo una Sede e le nostre tessere, ma il Gruppo non nasce qui. Non nasce in Via Calestani 10 e non si fonda su pezzetti di carta plastificata. Il Gruppo nasce in Curva Nord, nel settore ospiti di qualche stadio extra-Ducale, sui mezzi che partono da PARMA per sostenere i Colori Gialloblu Crociati. Recentemente siamo andati a Lecce. Siamo partiti da PARMA alle 23.51 di Sabato e siamo tornati alle 5.00 di Lunedì. Abbiamo trascorso ore e ore insieme, parlando, scherzando, cantando, mangiando, bevendo, ridendo e tifando. E' in queste occasioni che nascono amicizie e legami, che ha genesi un sentimento d'appartenenza. Ecco perché crediamo che chi ha vissuto con noi questa trasferta, anche se era alla sua prima presenza, anche se non frequenta ancora la Sede e non è tesserato, si senta già parte di qualcosa di ben definito: i BOYS. Perché i BOYS non sono qualcosa di astratto e imprecisato. BOYS è una tradizione che continua dal 1977, è un susseguirsi di generazioni, è una parte irrinunciabile di noi stessi. Questo senso d'appartenenza si consolida vivendo avventure insieme, combattendo per la Causa, ascoltando i racconti dei nostri Vecchi, frequentandosi durante la settimana, diventando amici. Per chi ci vede dall'esterno "BOYS" potrebbe anche essere solo uno striscione di circa 12 metri. Per noi è una ragione di vita, simbolo supremo della nostra Fede per il PARMA Calcio, emblema del legame indissolubile della nostra fratellanza, sacro cimelio di un sentimento che viene tramandato di generazione in generazione.
Invitiamo tutti a venire a trovarci in Sede, a venire in trasferta con noi, a darci una mano nelle nostre attività, a partecipare attivamente alla vita del Gruppo. Non ci sembra d'essere chiusi. Chiediamo a tutti i tifosi di farci conoscere le loro idee, di venirci a parlare, di scriverci lettere o e-mail. Non ci sembra d'essere insensibili alle opinioni altrui. Siamo disponibili ad ascoltare tutti quelli che vogliono parlare. Siamo il Gruppo leader della Curva. Nostro dovere è quello d'essere attenti alle opinioni di tutti, così come indirizzare, guidare e formare la Nord. Ciascuno ha le proprie opinioni e questo vale anche per chi frequenta la nostra Curva e la nostra Sede. C'è chi vorrebbe più bandiere e chi ne vorrebbe meno, chi vorrebbe vederle sempre sventolare e chi le vorrebbe usare solo quando il PARMA si difende, chi ama i tamburi e chi li odia, chi vorrebbe un tifo più stile inglese e chi più brasiliano, chi gode l'allenatore e chi non gli riconosce alcun merito... Insomma: tutto e il contrario di tutto. Noi? Cerchiamo di fare del nostro meglio, con tutta la nostra buona volontà e con tutti i nostri limiti. Il consiglio che diamo è sempre lo stesso: se qualcuno crede veramente in quello che afferma lo porti avanti. Se qualcuno ama veramente il PARMA e vuole un tifo più bello e sensato: inizi a partecipare attivamente a tutte le attività che lo riguardano. Bisogna impegnarsi per ciò in cui si crede. Non solo ma, in generale (non ci riferiamo certo a te!), non ha molto senso pretendere cambiamenti radicali al tifo quando non vi si partecipa o vi si partecipa molto saltuariamente. I consigli sono sempre i benvenuti, arrivassero anche di chi è alla sua prima volta al Tardini, ma le opinioni più sagge si costruiscono con l'esperienza, vivendo le cose in prima persona, dimostrando a chi ascolta di credere veramente in ciò che si sostiene, così come i cambiamenti si costruiscono dall'interno... rispettando chi ci mette la faccia, chi fa i sacrifici, chi prende le diffide e le denunce. Ti facciamo un esempio. A Lecce abbiamo sventolato le nostre bandiere tutta la partita. Abbiamo sventolato troppo? Può darsi di sì, può darsi di no. Però eravamo solo noi, come accade sempre più spesso. In Nord ci sono tante persone... però sono poche, e sempre le solite, quelle che vanno in trasferta, quelle che si sbattono anche durante la settimana. Difficile credere che la gente non venga in trasferta perché intimorita da un approccio con i BOYS (che comunque non avrebbe ragione d'essere). Chi vuole seguire il PARMA in trasferta può rivolgersi anche ad altri gruppi (...ce ne sono altri tre!), può anche andarci da solo. Insomma: le possibilità (al di là dell'aspetto economico, famigliare, lavorativo) ci sono tutte.
I cori per i giocatori non sono un tabù. Abbiamo sempre detto che siamo contrari (noi, sia quando vinciamo sia quando perdiamo, cantiamo solo per la Maglia) ma che non ci saremmo opposti ad eventuali cori di tale genere se nati dal sentimento della Curva. Ai tempi di Gilardino, quando dalla Nord partivano vari cori in suo onore, chiedemmo soltanto d'ideare, per lo meno, un qualcosa d'originale. Non ci sembra, per questo, d'essere troppo "rigidi".
Purtroppo, ultimamente, non siamo riusciti a produrre nuove coreografie. Hai ragione e ci dispiace ma il motivo è semplice: non ci sono fondi, il Gruppo non riceve nessun tipo di agevolazione economica e in Curva non si vendono più centinaia di sciarpe o cappellini come i primi anni di Serie A. Con quel poco che abbiamo cerchiamo innanzitutto di portare gente in trasferta, magari a prezzi non troppo esosi. Talvolta, e anche qui hai ragione, dal microfono vengono lanciati cori non appropriati al particolare momento della partita. Purtroppo non è un compito facile... chi lo fa, possiamo assicurarti, ci mette tutto il suo impegno, ma in novanta minuti di cori continui non è facile azzeccarli tutti.
Lo Striscione "Crusader Ultras Supporters" è dei BOYS. Uno striscione molto bello ma del nostro passato. Anni fa s'è deciso di metterlo a riposo anche perché è normale che un Gruppo abbia un solo striscione principale e una sola dicitura. I più vecchi dei BOYS, come immaginiamo tutti i vecchi della Nord, ci sono ancora molto affezionati ed è logico che sia così. Tieni però presente che non esiste alcun dibattito sul fatto di tornare ad utilizzarlo stabilmente e il motivo è semplice: la stragrande maggioranza di frequenta, lavora e partecipa adesso (2006), ha visto "Crusader Ultras Supporters" solo in fotografia. Lo ama e lo rispetta perché appartenuto a quel passato che ha ricevuto come retaggio ma senza mire di restaurazione. Il primo Striscione dei BOYS, nel 1977, fu appunto "BOYS" e così, continuando ad usarlo, c'è rispetto della continuità storica e della tradizione. Dopodiché l'Elmo è su un nostro bandierone attuale, è stato proposto su alcune spille ed è presente anche sulla homepage del sito. E' un simbolo secondario dei BOYS e ne siamo sempre orgogliosi.
La Curva Nord deve rinascere? Per rinascere bisogna prima morire. Abbiamo tante lacune ma non siamo ancora morti. Negli ultimi anni il Gruppo s'è fatto Rispettare in giro per l'Italia (basti pensare a Fanano, a Carrara, agli scontri in campo con la Juventus e a un altro paio di situazioni di cui, per fortuna, non si è mai parlato su internet e che conoscono solo quelli che c'erano) portando lo Striscione ovunque, sia al mercoledì sia al giovedì e in qualsiasi altro giorno. Gli innumerevoli attestati di stima che ci sono pervenuti anche da vari gruppi (Ultras!) rivali ci confermano d'aver intrapreso la strada giusta.
Se si vuole una Curva più viva ognuno di noi deve, probabilmente, impegnarsi di più. Certo, se qualcuno, dal ventesimo gradino in su, quando chiediamo di alzare le mani o di fare una sciarpata dice "eh che do bali..." beh non ci sembra molto propenso a tifare PARMA. Se si vuole guardare la partita seduti e senza cantare... si vada nei distinti o ai lati della Nord.
Cordialmente,
i BOYS