Perché meno tifosi in trasferta?
Manca la vera passione
18 - 05 - 2006
Cari ragazzi della Nord,
Vi scrivo per fare un'analisi e portarvi la mia esperienza personale di tifoso in merito al problema del calo di gente allo stadio, sia in casa che in trasferta. Premetto che non mi sento un Ultras, ma un tifoso, non più giovanissimo, ho appena passato la trentina, ma mi sento più giovane dell'età che ho. Da quattro anni non abito più a PARMA, mi sono trasferito in Belgio, quindi immagino che qualcuno sosterrà che non posso giudicare bene la situazione recente della Curva Nord, non vivendola di persona. Però seguo sempre le vostre vicende via internet e ogni tanto qualche amico mi tiene al corrente. Riconosco che i fattori che causano il calo di spettatori sono diversi e vanno messi in conto. E' comprensibile, visti i prezzi attuali, che certa gente non si possa permettere di seguire il PARMA spesso, e ancor di più se ha altre passioni nel tempo libero. Ma è negli eventi che contano, come lo spareggio di Bologna dell'anno scorso, che c'é "la prova del 9", quella che dimostra se hai la passione o no. E non mi riferisco solo alla presenza (quantità), ma anche alla voglia di tifare (qualità). Io mi sono mangiato le mani per non aver potuto essere presente a Bologna l'anno scorso e anche se 8000 parmigiani al seguito non sono un brutto risultato, vi dico che per un sabato sera di giugno a un'ora di strada, per una città come la nostra, si poteva fare di più!!!
Se volete sapere cos'é la vera passione per il PARMA, io ve ne porto un esempio: lo scorso 30 ottobre 2005, approfittando delle festività del 1° novembre, mi sono organizzato in anticipo e mi sono sparato 1200 km in 18 ore per venire dal Belgio a PARMA giusto in tempo per partecipare alla trasferta di Livorno, in un periodo nerissimo per la squadra, in cui alcuni avevano perso la voglia di tifare.
Questo ha comportato per me: alcune telefonate internazionali per informarmi sul sistema dei biglietti nominali, mandare un fax con la mia carta d'identità a PARMA, incaricare un amico di pagare la quota. Quindi quando l'entusiasmo c'é, ci si mette in moto e via! Negli anni d'oro del PARMA non andavo spesso in trasferta, ma decidevo di fare la tessera dei BOYS e poi mi stabilivo un numero minimo di trasferte all'anno, spesso le più vicine, cantavo per tutta la partita, anche sotto la pioggia. Anche quando avevo la morosa a 60 km da casa, mi organizzavo: con lei durante la settimana e le due sere del weekend, poi allo stadio alla domenica. Anche allora, non mi tiravo indietro.
Ora capisco perfettamente che una persona ha difficoltà a ottenere regolarmente ferie e permessi sul lavoro per le partite il mercoledì pomeriggio, il lunedì, il giovedì. Ma credo che quello che conta é organizzarsi e dire: stavolta non posso andare, ma alla prossima ci vado e dò tutto me stesso, perché la passione c'é!!!
Senza contare il bello della trasferta in pullman: conoscersi, scherzare, bere in compagnia.
Sono comunque convinto che nel complesso il pubblico di PARMA é un po' tiepido rispetto ad altre piazze, anche quelle di città non grandissime. Anche qui la prova del fuoco sono le partite che contano : ricordate nel periodo d'oro con Scala, la finale di andata di Coppa Uefa al Tardini contro la Juve nel '95. A parte la massiccia coreografia dei BOYS, il livello di tifo generale penso non sia stato all'altezza di una finale europea, forse abbiamo avuto più grinta in 10.000 a S. Siro al ritorno. Ricordo già allora, ai vertici in Europa e in serie A, che in Nord bisognava sollecitare molto la gente prima di sentire cori e battimani costanti e spesso il tifo arrivava solo dallo spicchio centrale della Nord.
Le pay-tv stanno allontanando sicuramente la gente dagli stadi, ma chi come me ama il tifo tradizionale non é minimamente tentato di stare davanti a un televisore.
Sperando di essere al più presto ancora tra di voi, vi saluto tutti, vi faccio i complimenti per gli sforzi fatti e vi auguro fin da ora un buon campionato per il prossimo anno, con il solito entusiasmo e la solita passione di sempre.
Matteo 71
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