BOYS PARMA 1977

Curva Nord

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Perché meno tifosi in trasferta?

Il timore nei riguardi degli Ultras

14 - 05 - 2006

Come è ovvio quasi mai un problema risulta essere la conseguenza di un'unica causa, spesso determinate situazioni si configurano per effetto della combinazione di diversi fattori. Lo stesso discorso vale per l'ormai risicata presenza di tifosi Crociati al seguito del PARMA in occasione delle gare disputate dai Gialloblu lontano dal Tardini. Depurandomi della diplomazia che spesso avvolge discussioni che riguardano il tifo ed in modo particolare il tifo organizzato, quello che per intendersi vive e si riproduce sotto la denominazione Ultras, cercherò di esporre senza mezzi termini i tratti essenziali di una delle cause che concorrono ad una scarsa presenza in trasferta dei tifosi di fede parmigiana. Spesso, e mi dispiace doverlo ammettere, riscontro tanta diffidenza, e per certi versi timore, nei confronti del mondo Ultras, mondo di cui evidentemente i BOYS costituiscono una componente. Spesso si identifica nell'Ultras un portatore di violenza gratuita e di chissà quali atteggiamenti immorali. Troppe le volte in cui gli organi di stampa attribuiscono la paternità di qualsiasi scontro che si verifichi sugli spalti ad esponenti o membri del tifo organizzato. E gli stessi organi di stampa tendono, o meglio mirano, ad insabbiare ad arte qualunque iniziativa, dai risvolti positivi, condotta da quei gruppi spesso condannati sulla scia di veri e propri processi sommari e mediatici. Insomma si dipinge il mondo Ultras in modo che tale descrizione risulti funzionale alla giustificazione di tutti i problemi che minano le fondamenta di uno degli sport più belli del mondo, il calcio. Si rende all'opinione pubblica un'immagine del tifo organizzato che solo in pochi casi corrisponde al loro essere e soprattutto al valore delle loro azioni. Un'immagine questa che non può che condizionare negativamente chi vuole vivere la Curva in un determinato modo e pensi dunque che tali modalità stridano con l'impostazione data al tifo dai gruppi organizzati. E dunque si tende a marginare il mondo degli Ultras ritenendolo, colpevolmente, non solo diverso ma anche peggiore rispetto al proprio modo di intendere il tifo. Un'immagine quella di cui vi parlavo prima che genera timore nei confronti di un mondo che spesso ed ingiustamente viene criticato ancor prima che vissuto, e dunque condannato sulla base, effimera e labile, di proprie ipotesi o per i cosiddetti "sentito dire". Ecco, è questa immagine a far si che in trasferta, laddove per forza di cose si è in qualche modo costretti a convivere per almeno un paio d'ore in un ambiente di cui molti hanno PAURA, il numero di tifosi sia così esiguo.
Naturalmente chi vi parla ha già vissuto qualche esperienza, nonostante siano ancora poche, di Curva, sia al Tardini che in trasferta. E vi dirò che da dentro il mondo Ultras non è neppure lontanamente simile a quello dipinto sugli organi di stampa dai media. E' si caratterizzato da qualche contraddizione, ma non risulta sicuramente peggiore di ambienti che invece, ed a torto, appaiono sani, agli occhi dell'opinione pubblica, pur quando non lo sono.

Un saluto a tutti i tifosi Crociati.

Luca da Napoli

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