Vita di Curva

2005/06

A Collecchio sei mesi dopo

25 - 01 - 2006

Il 14 luglio scorso fummo ricevuti negli uffici Parmalat, insieme a tutte le componenti del tifo Gialloblu Crociato. In quell’occasione ci furono spiegate alcune cose e ce ne furono promesse altre. Da quel giorno sono trascorsi più di sei mesi e nessuna di quelle promesse è stata mantenuta. Non solo il PARMA non è stato ceduto (ad un acquirente che abbia un valido progetto per salvaguardarlo al meglio - questo è ciò che dovrebbe fare Bondi) ma risulta difficile credere che i personaggi con cui la società ha condotto trattative siano in grado di tutelarci nel migliore dei modi. Stando a quanto dichiarato dallo stesso Angiolini: con uno s’è interrotto ogni rapporto per insolvenza, l’altro è insolvente ma si spera ancora che, prima o poi, versi quanto pattuito.
Il 14 luglio fu chiesto un punto di riferimento societario con cui la tifoseria potesse interloquire. Ci fu indicato Peroglio Longhin. Una persona che non aveva alcuna esperienza nel mondo del calcio...
Da quel 14 luglio, contravvenendo a quanto promesso, la tifoseria è stata tenuta all’oscuro di tutto. All’inizio i silenzi dei dirigenti erano anche sopportabili, nella speranza che a parlare fossero i fatti. E proprio i fatti, oggi, ci raccontano le loro colpe. Fuga dei dirigenti più esperti, mercato scellerato, squadra in zona retrocessione, società senza il becco di un quattrino, mancata cessione, concessione di svariate proroghe ad un possibile acquirente che è insolvente da mesi, indisponibilità ad incontrare un altro possibile compratore, impossibilità d’operare sul mercato di gennaio, sputtanamento della nostra Comunità.
Noi, Ultras e tifosi, quel 14 luglio promettemmo passione e tifo per la squadra. Una promessa a cui non siamo mai venuti meno e che sempre onoreremo.
Sabato siamo tornati alla Parmalat. Questa volta non per ascoltare ma per dire la nostra. Per altro: come potremmo ancora credere a chi ci ha preso in giro per mesi e mesi? Una manifestazione per ricordare a società e dirigenti che il bene che stanno amministrando non è loro, né economicamente né moralmente. Una manifestazione per dimostrare che PARMA non accetta inerme la distruzione del proprio sodalizio calcistico. Una manifestazione aperta a tutti gli Ultras e a tutti i tifosi, volta a fare pressione sui vertici societari, affinché rispettino gli impegni presi, con le istituzioni e con la nostra Comunità. Una manifestazione che abbiamo concepito come iniziativa organica ad una più ampia strategia, che si propone di non dare tregua a chi sta facendo il male del PARMA Calcio.