Il 14 luglio scorso fummo
ricevuti negli uffici Parmalat, insieme a tutte le componenti del tifo Gialloblu Crociato.
In quelloccasione ci furono spiegate alcune cose e ce ne furono promesse altre. Da
quel giorno sono trascorsi più di sei mesi e nessuna di quelle promesse è stata
mantenuta. Non solo il PARMA non è stato ceduto (ad un acquirente che abbia un valido
progetto per salvaguardarlo al meglio - questo è ciò che dovrebbe fare Bondi) ma risulta
difficile credere che i personaggi con cui la società ha condotto trattative siano in
grado di tutelarci nel migliore dei modi. Stando a quanto dichiarato dallo stesso
Angiolini: con uno sè interrotto ogni rapporto per insolvenza, laltro è
insolvente ma si spera ancora che, prima o poi, versi quanto pattuito.
Il 14 luglio fu chiesto un punto di riferimento societario con cui la tifoseria potesse
interloquire. Ci fu indicato Peroglio Longhin. Una persona che non aveva alcuna esperienza
nel mondo del calcio...
Da quel 14 luglio, contravvenendo a quanto promesso, la tifoseria è stata tenuta
alloscuro di tutto. Allinizio i silenzi dei dirigenti erano anche
sopportabili, nella speranza che a parlare fossero i fatti. E proprio i fatti, oggi, ci
raccontano le loro colpe. Fuga dei dirigenti più esperti, mercato scellerato, squadra in
zona retrocessione, società senza il becco di un quattrino, mancata cessione, concessione
di svariate proroghe ad un possibile acquirente che è insolvente da mesi,
indisponibilità ad incontrare un altro possibile compratore, impossibilità
doperare sul mercato di gennaio, sputtanamento della nostra Comunità.
Noi, Ultras e tifosi, quel 14 luglio promettemmo passione e tifo per la squadra. Una
promessa a cui non siamo mai venuti meno e che sempre onoreremo.
Sabato siamo tornati alla Parmalat. Questa volta non per ascoltare ma per dire la nostra.
Per altro: come potremmo ancora credere a chi ci ha preso in giro per mesi e mesi? Una
manifestazione per ricordare a società e dirigenti che il bene che stanno amministrando
non è loro, né economicamente né moralmente. Una manifestazione per dimostrare che
PARMA non accetta inerme la distruzione del proprio sodalizio calcistico. Una
manifestazione aperta a tutti gli Ultras e a tutti i tifosi, volta a fare pressione sui
vertici societari, affinché rispettino gli impegni presi, con le istituzioni e con la
nostra Comunità. Una manifestazione che abbiamo concepito come iniziativa organica ad una
più ampia strategia, che si propone di non dare tregua a chi sta facendo il male del
PARMA Calcio. |