Vita di Curva

2004/05

BOYS (PARMA - Brescia)

20 - 02 - 2005

Nella riunione di martedì scorso sono emerse due differenti maniere di leggere il tifo della Nord. Da una parte gli inguaribili ottimisti, dall'altra gli eterni critici, e per un'ora buona questo è stato l'argomento. Su un punto, però, ci siamo trovati tutti d'accordo, il tifo contro l'Inter non è stato all'altezza della partita e si è palesemente spento nel momento di difficoltà del PARMA.
E' fuori dubbio che il Gruppo ci ha provato con ogni mezzo, ma è altrettanto vero che la Curva può e deve fare di più, se non altro per la situazione in cui siamo e per l'aiuto che possiamo dare. La parte più critica diceva che in Curva si vive una sorta di torpore, che si denota soprattutto rimanendo ai margini, salvo risvegli casuali dettati da un'azione o dal risultato. E' chiaro che chi non ha una mentalità Ultras radicata è spesso soggetto a questi comportamenti, non solo a PARMA, ma è altrettanto vero che, soprattutto nei più giovani, i potenziali Ultras del futuro, qualcosa deve cambiare. Spesso parliamo di entusiasmo, quello che ci fa vivere Ultras sette giorni su sette, quello che ci fa prendere decisioni importanti, quello che ci rende orgogliosi di essere tifosi Gialloblu Crociati, quello che i ragazzi che sono in Curva e gravitano intorno a noi, devono assolutamente tirare fuori. C'è da dire che la nostra mentalità ci impone di cantare per tutti i novanta minuti e questo non è facile, soprattutto a livello di rendimento costante, ma è proprio questo nostro pensiero che ci vuole differenziare dagli altri. In trasferta il problema si pone meno perché chi ci segue, o meglio segue il PARMA, è li per dare tutto e nonostante il risultato canta sempre.
La nostra situazione allo stadio, per altro, non è sicuramente facile, visto che abbiamo ben diciassette diffidati, gente importante che ha sicuramente dimostrato coi fatti la propria mentalità e il proprio attaccamento al gruppo e all'onore della Nord. A loro farebbe veramente piacere, non potendoci aiutare, sentire che alla riunione del martedì, tutti, e dico tutti, fossero entusiasti e si potesse essere d'accordo che la Nord ha dato tutto. Perciò contro il Brescia non aspettiamo un goal di Gilardino, una parata di Frey per entusiasmarci, ma carichiamoci prima della partita già dal riscaldamento, perché la vittoria è indispensabile. C'è bisogno di tutti, abbiamo ancora quindici spareggi, vere e proprie finali e vogliamo vendere cara la pelle, fuori e dentro il campo. Ricordiamoci che l'unione fa la forza e proviamoci tutti insieme, nessuno escluso… In un mondo, quello del calcio moderno dove la critica e i piagnistei su tv e giornali sembrano avere il sopravvento, noi dovremmo farcela da soli, con i nostri mezzi, dimostrando che abbiamo le palle, perché noi siamo i BOYS della Curva Nord, il vero cuore di questa squadra. Lo stesso calcio moderno che ci impone una partita di Coppa Uefa a metà febbraio perché per dare più lustro alla competizione è stato aggiunto un ulteriore turno. Per di più con prezzi ben poco economici che sicuramente non hanno agevolato i tifosi, e qui dobbiamo prendercela con la dirigenza che deve capire da sola quando è il momento di venire incontro ai tifosi. Questo però non deve essere una scusante per il ritorno a Stoccarda, visto che è stato fatto un prezzo veramente agevole per la trasferta europea, quella che potrebbe essere l'ultima dopo tanti anni, che ci hanno fatto vivere momenti esaltanti, pagine di gloria che fino a qualche anno prima erano da considerarsi vera e propria utopia. Onoriamola come si deve e presentiamoci il più numerosi possibile con il nostro Striscione sempre davanti, orgogliosi di rappresentare la nostra città ed i nostri colori sempre ed ovunque.
Viva il PARMA viva i BOYS!!!