Quando domenica a Siena,
finita la partita, alcuni ragazzi sono entrati in campo sotto stretto controllo di addetti
e forze dell'ordine per rimuovere gli striscioni, con alcuni ragazzi ci siamo guardati in
faccia e abbiamo sorriso. Abbiamo ripensato ad un paio di giorni prima, quando invece gli
juventini hanno indisturbatamente scavalcato e aperto le porte di sicurezza agli altri.
Con ciò non vogliamo assolutamente fare del vittimismo, fieri di aver difeso la nostra
Casa e di aver fatto tutto il possibile per evitare il peggio. Però ci sembra
opportuno denunciare la negligenza di chi deve svolgere determinate mansioni in campo, sia
come volontario che come forza pubblica. Il tutto ci priverà di amici per ben tre lunghi
anni, ragazzi, compagni di tante battaglie, colonne portanti di quello che adesso non
esito definire un Gruppo vero! Il mio Gruppo, quello che dovrà imparare
qualcosa da questa storia, che speriamo serva a far crescere ragazzi altrettanto
all'altezza, ma che inevitabilmente ci lascerà dei vuoti. Ci sono situazioni che non
ammettono tentennamenti, né tanto meno ripensamenti ma solo azioni spontanee e questa era
una di quelle. Sapere che i miei amici, quelli di sempre, quelli con cui abitualmente
condivido idee, pensieri e posto sul pullman, non potranno essere per un lungo periodo a
gioire o soffrire con me allo stadio, mi rende triste, ma nello stesso tempo orgoglioso,
perché solo chi ci crede continua a lottare. Forse questa frase era un monito, o un
preambolo a quello che è poi successo, e non solo uno sprono rivolto a squadra e tifosi,
ultimo tassello di una splendida coreografia, che tutti, e dico tutti, ci hanno
applaudito.
Ora, queste ennesime diffide, ci rendono tutto più difficile, ma non per questo dobbiamo
abbatterci, anzi devono essere di sprono per tutti quelli che già fanno parte del Gruppo
e per quelli che ne faranno parte. Comunque vada a finire, come per i ragazzi di Carrara,
la Nord li aspetterà a braccia aperte, con la speranza che questo sia solo un incidente
di percorso e la loro voglia di essere Ultras non sia stata scalfita
minimamente. E non sarà una diffida, peraltro data da chi è il maggior responsabile di
quello che è successo, che non li farà sentire più BOYS, anzi, il loro spirito di
appartenenza dovrà essere usato come una corazza, per identificarvi orgogliosamente,
ancora una volta, Guerrieri Gialloblu Crociati.
Una risposta l'abbiamo già avuta, proprio nella trasferta di Siena, dove siamo riusciti
ad organizzare tre pullman, carichi, con gente che aveva voglia di cantare, colorati come
sempre. Già dal venerdì sera della prevendita la tensione era palpabile e si mescolava
con un entusiasmo nuovo, un via vai piacevole di ragazzi , qualche commento sulla sera
prima contro i gobbi, ma in tutti una carica positiva, pronta ad essere trasmessa in
Curva. Ed infatti il tifo a Siena è stato bello, ma soprattutto trascinante e la squadra
lo ha senz'altro apprezzato. Ora non ci resta che continuare su questa strada, in campo ed
in Curva, perché solo così ci possiamo togliere da questa posizione ingrata, che non ci
compete.
Oggi arriva il Lecce, una squadra tosta, con un seguito consistente e qualitativamente
buono, per novanta minuti con il cuore, inseguendo una vittoria che per noi vale doppio,
che ci consentirebbe di risalire ancora di più in classifica, avvicinandoci a quella zona
calda che significa salvezza!
Nella Nord dovremmo comportarci come se di fronte avessimo i gobbi, con la bava alla
bocca, novanta minuti tutti di fiato, perché noi ce la possiamo fare, trasmettendo il
nostro entusiasmo sul campo. Siamo a metà campionato e il nostro dovere è quello di
crederci fino alla fine, sostenendo la nostra Maglia, orgogliosi dei nostri colori e
soprattutto del nostro striscione *BOYS*.
Domenica prossima ci sarà una trasferta importante, in quel di Messina, per cui chi ha la
possibilità non se lo faccia ripetere due volte e venga con Noi, c'è bisogno di tutti,
anche se è lunga non abbiate paura della distanza, perché più sono distanti più ci si
diverte. Ma ora c'è una battaglia da combattere, e chi non può essere oggi con noi ci
vuole sentire, vuole capire dove possiamo arrivare, e noi non possiamo deluderli, per cui
fuori le ugole ed in alto le mani, perché noi siam parmigiani!!
VIVA IL PARMA, VIVA I BOYS !! |