Poche ore, ormai, e terminerà questo
2004. Un anno insolito, sicuramente movimentato, in cui i nostri stati danimo hanno
seguito levolversi delle stagioni. Un inverno freddo, iniziato con il crack
Parmalat, ci permetteva di gustare ancor maggiormente la primavera, che giungeva ricca di
gradite sorprese, sia in campo sia sugli spalti. Una calda estate, dove il Gruppo dava
prova di audacia prima, e di compattezza poi, resistendo alle persecuzioni giudiziarie; e
un autunno grigio, costellato da tante prove incolore della squadra, che sfumava sul nero,
con la tragica scomparsa di fraterni amici.
Mille episodi tornano alla mente in questi momenti, dedicati ad una breve analisi
dellanno che giunge al termine. Ci pare di sentire ancora Maledetta
primavera in versione Curva Nord, canzone che ci accompagnò per tante partite,
quando non cera certezza sul nostro futuro; Il tesoro di Calisto siamo
Noi, in cui riaffermavamo lorgoglio di una città sbeffeggiata miseramente dai
media e la recente Cacao Meravigliao, forgiata in quelle difficoltà che
sappiamo di poter superare con il nostro immenso cuore Gialloblu Crociato.
Rivediamo il primo anello di San Siro, dove una folla festante, nonostante la bruciante
sconfitta, diede esempio indimenticabile di Civiltà. E rivediamo il Giuly, il Bue, il
Tino, Emiliano e lo Zivo, perché il loro ricordo vivrà per sempre in noi.
Il 2004 ci ha regalato il ritorno della Maglia Crociata, quella che per tanti anni hanno
indossato i nostri portacolori. Un ritorno gradito, per riaffermare una tradizione, che
vuole la squadra Crociata e lo Striscione BOYS Gialloblu, come i colori che dipingono la
la Bandiera della nostra comunità.
Ma il più bel dono di questo 2004 il Gruppo ha saputo confezionarselo da solo,
dimostrando maturità. Maturità, quando piovevano le critiche e sarebbe stato facile
deviare dai veri obbiettivi. Maturità, seguendo il PARMA in ogni dove. Maturità,
affrontando le prove, uniti, fianco a fianco, come Gruppo.
Un ringraziamento va a tutti quelli che si sono impegnati durante questi dodici mesi,
tante volte sette giorni su sette, per rendere gloria ai nostri Colori. Quei ragazzi che
hanno vissuto la Sede, lo stadio, il pullman, il treno, l'aereo e il traghetto. Quei
ragazzi che hanno perso ore di sonno e soldi per servire un Fede, senza nessun
tentennamento, fieri e leali, senza nessuna crepa nella corazza. Lo Striscione BOYS è
sempre più vivo grazie a Voi.
Auguriamo a tutti i Gialloblu Crociati un buon 2005, che sia prospero e ricco di
soddisfazioni, ma soprattutto che ci veda continuare onorevolmente su quella strada, irta
ma obbligata, intrapresa nel 1977.
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