Che importa se
c'è una situazione strana, tanto va
sempre peggio la Reggiana, ci basterà
veder la maglia per cantare ancora
Chi se ne frega, giocherà la primavera, chi se
ne frega, l'importante è star con te!!!.
Abbiamo voluto iniziarla così questa prima fanzine del campionato, con quella
Maledetta primavera così particolare, con cui l'anno scorso abbiamo voluto
reagire a nostro modo al crack Parmalat ed agli inevitabili riflessi che si erano
scatenati sul nostro Parma che si è ritrovato senza una proprietà e sommerso da miliardi
di debiti, praticamente sull'orlo del fallimento. In campo intanto, guidati in maniera
magistrale da Cesare Prandelli, i Gialloblu Crociati mietevano successi mostrandosi ai
loro tifosi: belli, tosti, caparbi, grintosi e coraggiosi, circondati dall'affetto e
dall'entusiasmo straripante di una città intera, che, dopo anni di abulia, si è tornata
a stringere attorno alla squadra di calcio della città. Ci siamo quindi preparati ad
un'estate di passione, non sapendo quale poteva essere il nostro destino, pronti al
peggio
che però, per fortuna, non è arrivato
Immersi nel lavoro, studiando
diverse possibilità e migliaia di carte, rigorosamente circondati da un alone di
silenzio, i dirigenti del Parma Calcio hanno messo in atto un' autentico colpo d'alta
finanza e sfruttando al meglio l'unica possibilità che il Sistema offriva sono riusciti a
mantenere il titolo sportivo e a congelare i debiti, tutelando cosi i creditori del Parma
Calcio che verranno risarciti alla vendita della Società. Tutto questo senza praticamente
intaccare il valore della squadra che, con alcune conferme importanti ed altrettanti
validi arrivi, si trova ad essere molto competitiva e in grado di regalarci altre
domeniche di emozioni come gli ultimi anni, ed anche l'allenatore Silvio Baldini di primo
impatto ci sembra la persona giusta per poter guidare questo nostro Parma. La manovra che
ha portato alla salvezza dei Gialloblu Crociati, ha avuto però come conseguenza negativa
il cambio della denominazione sociale, cosicché si è passati da Parma Associazione
Calcio (AC) a Parma Football Club (FC)
Dal punto di vista strettamente storico non
è la prima volta che la squadra di calcio cittadina cambia nome, nella novantennale
storia infatti ci sono già stati dei cambi di nome, affettivamente però qualcosa ci
mancherà
I BOYS, infatti, sono nati nel 1977 con il Parma AC, quindi, la nostra
storia è legata a questa denominazione, la scritta è presente anche nel nostro simbolo
perciò per noi rappresenta un pezzo di storia che ci teniamo a tenere viva, ed è per
questo che la coreografia odierna vuole essere anche il giusto tributo di onore e gloria
al Parma calcio AC che sosterremo sempre come la più grande squadra che il mondo ha
visto mai
L'esordio odierno contro il Messina porta anche un'altra novità assoluta molto gradita da
quasi tutta la tifoseria, il ritorno come prima maglia ufficiale della maglia
bianca con la croce sul petto, che quindi non verrà più presentata solo sporadicamente
come regalo ai tifosi, ma tornerà ad essere quell'inconfondibile ed unico segno di
riconoscimento per cui da tempi ormai remoti ci chiamano Crociati
E' un
passo importante quello fortemente voluto da Luca Baraldi, che al di la delle ragioni
estetiche di qualcuno e di quelle scaramantiche di qualcunaltro, ci permette di
recuperare un pezzo fondamentale della nostra storia, che trasuda di passione e calore e
che non potrà che dare un'ulteriore spinta e carica di entusiasmo sia alla gente in Curva
che ai ragazzi in campo.
Quello che parte oggi sarà un campionato durissimo per Noi, le squadre sono aumentate, di
conseguenza anche le partite e soprattutto sono cresciute le squadre del Sud con trasferte
molto impegnative che ci metteranno a dura prova come Gruppo e come Curva. Perciò dovremo
essere particolarmente bravi a crescere ulteriormente, gli anni scorsi c'è stato un
deciso miglioramento sia in casa che in trasferta ma ancora tanta è la strada da fare
insieme anche perché le potenzialità, come dimostrato dal finale dello scorso campionato
con gli apici della Juve al Tardini e dell'esodo di San Siro con l'Inter, ci sono
eccome
Dove invece dobbiamo ancora fare parecchia strada per essere su livelli
accettabili è in Europa, in trasferta ci troviamo sempre in pochissimi, talvolta proprio
soli, e spesso ci siamo trovati a lamentarci di un Tardini mezzo vuoto per una partita di
Coppa, ragazzi da quattordici anni consecutivi siamo in Europa, l'unica squadra che può
vantare una simile striscia positiva, cerchiamo di comprendere a pieno la fortuna che
abbiamo con la possibilità di confrontarci con realtà sempre nuove, tra quattro giorni
ad esempio ci toccherà il Maribor, sarà un avversario durissimo, con un pubblico che ci
è stato dipinto come caldissimo, poi gli sloveni in genere ce l'hanno a morte con gli
italiani e come tutti gli ultras dell'Est vorranno confrontarsi con Noi per mostrare la
loro crescita, perciò non sottovalutiamo l'impegno, facciamoci trovare pronti e
preparati, quindi occhi aperti fin dal pre-partita
Concludiamo questo editoriale con
un pensiero per Cesare Prandelli, in tanti lo abbiamo considerato un traditore per averci
abbandonato e non vedevamo l'ora di sfidare la sua Roma per prenderci la rivincita
purtroppo una brutta malattia ha colpito la moglie inducendolo a lasciare la panchina e il
calcio almeno momentaneamente
ebbene senza ipocrisia ma con il rispetto che Cesare
si è guadagnato da mister del nostro Parma gli siamo tutti quanti vicini
SEMPRE AL SEGUITO DELLA NOSTRA FEDE CON IL PARMA NEL BENE E NEL MALE
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