Vita di Curva

2004/05

Forza PARMA è il grido di battaglia

12 - 09 - 2004

“Che importa se… c'è una situazione strana, tanto va… sempre peggio la Reggiana, ci basterà… veder la maglia per cantare ancora… Chi se ne frega, giocherà la primavera, chi se ne frega, l'importante è star con te!!!”.
Abbiamo voluto iniziarla così questa prima fanzine del campionato, con quella “Maledetta primavera” così particolare, con cui l'anno scorso abbiamo voluto reagire a nostro modo al crack Parmalat ed agli inevitabili riflessi che si erano scatenati sul nostro Parma che si è ritrovato senza una proprietà e sommerso da miliardi di debiti, praticamente sull'orlo del fallimento. In campo intanto, guidati in maniera magistrale da Cesare Prandelli, i Gialloblu Crociati mietevano successi mostrandosi ai loro tifosi: belli, tosti, caparbi, grintosi e coraggiosi, circondati dall'affetto e dall'entusiasmo straripante di una città intera, che, dopo anni di abulia, si è tornata a stringere attorno alla squadra di calcio della città. Ci siamo quindi preparati ad un'estate di passione, non sapendo quale poteva essere il nostro destino, pronti al peggio… che però, per fortuna, non è arrivato… Immersi nel lavoro, studiando diverse possibilità e migliaia di carte, rigorosamente circondati da un alone di silenzio, i dirigenti del Parma Calcio hanno messo in atto un' autentico colpo d'alta finanza e sfruttando al meglio l'unica possibilità che il Sistema offriva sono riusciti a mantenere il titolo sportivo e a congelare i debiti, tutelando cosi i creditori del Parma Calcio che verranno risarciti alla vendita della Società. Tutto questo senza praticamente intaccare il valore della squadra che, con alcune conferme importanti ed altrettanti validi arrivi, si trova ad essere molto competitiva e in grado di regalarci altre domeniche di emozioni come gli ultimi anni, ed anche l'allenatore Silvio Baldini di primo impatto ci sembra la persona giusta per poter guidare questo nostro Parma. La manovra che ha portato alla salvezza dei Gialloblu Crociati, ha avuto però come conseguenza negativa il cambio della denominazione sociale, cosicché si è passati da Parma Associazione Calcio (AC) a Parma Football Club (FC)… Dal punto di vista strettamente storico non è la prima volta che la squadra di calcio cittadina cambia nome, nella novantennale storia infatti ci sono già stati dei cambi di nome, affettivamente però qualcosa ci mancherà… I BOYS, infatti, sono nati nel 1977 con il Parma AC, quindi, la nostra storia è legata a questa denominazione, la scritta è presente anche nel nostro simbolo perciò per noi rappresenta un pezzo di storia che ci teniamo a tenere viva, ed è per questo che la coreografia odierna vuole essere anche il giusto tributo di onore e gloria al Parma calcio AC che sosterremo sempre come “la più grande squadra che il mondo ha visto mai”…
L'esordio odierno contro il Messina porta anche un'altra novità assoluta molto gradita da “quasi” tutta la tifoseria, il ritorno come prima maglia ufficiale della maglia bianca con la croce sul petto, che quindi non verrà più presentata solo sporadicamente come regalo ai tifosi, ma tornerà ad essere quell'inconfondibile ed unico segno di riconoscimento per cui “da tempi ormai remoti ci chiamano Crociati”… E' un passo importante quello fortemente voluto da Luca Baraldi, che al di la delle ragioni estetiche di qualcuno e di quelle scaramantiche di qualcun’altro, ci permette di recuperare un pezzo fondamentale della nostra storia, che trasuda di passione e calore e che non potrà che dare un'ulteriore spinta e carica di entusiasmo sia alla gente in Curva che ai ragazzi in campo.
Quello che parte oggi sarà un campionato durissimo per Noi, le squadre sono aumentate, di conseguenza anche le partite e soprattutto sono cresciute le squadre del Sud con trasferte molto impegnative che ci metteranno a dura prova come Gruppo e come Curva. Perciò dovremo essere particolarmente bravi a crescere ulteriormente, gli anni scorsi c'è stato un deciso miglioramento sia in casa che in trasferta ma ancora tanta è la strada da fare insieme anche perché le potenzialità, come dimostrato dal finale dello scorso campionato con gli apici della Juve al Tardini e dell'esodo di San Siro con l'Inter, ci sono eccome… Dove invece dobbiamo ancora fare parecchia strada per essere su livelli accettabili è in Europa, in trasferta ci troviamo sempre in pochissimi, talvolta proprio soli, e spesso ci siamo trovati a lamentarci di un Tardini mezzo vuoto per una partita di Coppa, ragazzi da quattordici anni consecutivi siamo in Europa, l'unica squadra che può vantare una simile striscia positiva, cerchiamo di comprendere a pieno la fortuna che abbiamo con la possibilità di confrontarci con realtà sempre nuove, tra quattro giorni ad esempio ci toccherà il Maribor, sarà un avversario durissimo, con un pubblico che ci è stato dipinto come caldissimo, poi gli sloveni in genere ce l'hanno a morte con gli italiani e come tutti gli ultras dell'Est vorranno confrontarsi con Noi per mostrare la loro crescita, perciò non sottovalutiamo l'impegno, facciamoci trovare pronti e preparati, quindi occhi aperti fin dal pre-partita… Concludiamo questo editoriale con un pensiero per Cesare Prandelli, in tanti lo abbiamo considerato un traditore per averci abbandonato e non vedevamo l'ora di sfidare la sua Roma per prenderci la rivincita… purtroppo una brutta malattia ha colpito la moglie inducendolo a lasciare la panchina e il calcio almeno momentaneamente… ebbene senza ipocrisia ma con il rispetto che Cesare si è guadagnato da mister del nostro Parma gli siamo tutti quanti vicini…
SEMPRE AL SEGUITO DELLA NOSTRA FEDE CON IL PARMA NEL BENE E NEL MALE…