Pubblichiamo una lettera
ricevuta sul nostro sito. Sappiamo benissimo chi è lautore, un noto personaggio
della NORD che dopo un periodo di pausa si è riavvicinato alle sorti del Parma Calcio ed
alle vicende dei gruppi della Nord. E venuto in SEDE per conoscerci e discutere con
tutti, come nessun altra persona ha mai fatto, inserendosi subito, dedicandoci anche molto
del suo tempo per aiutarci nelle nostre mille attività: un comportamento attivo, che ha
fatto bene al Gruppo. Ha avuto il tempo di guardarci in Curva, di riflettere e di
giudicarci, poi finalmente ha deciso di dire tutto a 1977. Non possiamo certamente
nascondere che leggere queste righe ci ha fatto immensamente piacere, ma purtroppo non
sono molte le lettere che riceviamo, ci piacerebbe avere più contributi dai ragazzi della
NORD, non soltanto di elogi, sia ben chiaro. Anche le critiche o i punti di vista diversi
sono ben accetti, sarebbero eventuali spunti su cui ragionare, o farci notare cose che noi
magari non vediamo. Noi vogliamo fare di tutto per incrementare il dialogo tra il nostro
GRUPPO e la nostra CURVA NORD, per renderla ancora più forte ed unita, arrivando ad un
unità dintenti indispensabili per una buona gestione. Non esitate, scrivete quello
che pensate del Gruppo o della Curva, consigli, critiche, canzoni, coreografie...
scriveteci in SEDE in VIA CALESTANI NUMERO OTTO o alla nostra e-mail:
sede@boysparma1977.it
Cari BOYS,
dopo essermi allontanato dalla Curva Nord per una decina d'anni, mi ritrovo in mezzo a
voi. Un lungo distacco, deciso per motivi personali, ma non privo di nostalgia e qualche
rimpianto.
Iniziai a frequentare il Tardini da piccolo, con mio padre, e insieme a lui, dall'allora
tribuna laterale, osservavo quei primi BOYS, sistemati a fianco della gradinata, tifare e
difendere i nostri amati colori. Ne rimasi affascinato e mi unii a loro alcuni anni dopo,
all'inizio della stagione 1982/83. Ventitre anni dopo, stagione 2004/05, ancora qui, su
uno dei vostri pullman diretto a Brescia. Tornare in Curva dopo tanti anni può anche
apparire inusuale, ma come recita perfettamente La Canzone dei Crusaders:
tu invecchierai però, il cuore resta sempre nella Nord. Parole che descrivono
una verità, sentita da tutti quelli che hanno condiviso emozioni e sentimenti nella
nostra Curva. Così, dopo tanti anni, ho deciso di ritornare là, dove avevo lasciato una
parte di me. Ho ritrovato alcuni vecchi, miei coetanei, amici d'un tempo,
sempre fedeli alla Causa, ma tante cose sono cambiate. A volte, vivendo le cose da vicino
e con costanza, non ci si rende conto dei cambiamenti avvenuti. Avendo però ancora nitidi
i miei ricordi, vedo chiaramente i risultati della vostra evoluzione, forse più di quanto
possiate farlo voi. I BOYS sono diventati un Gruppo. Questa è la cosa più positiva che
noto immediatamente. Non più un insieme di compagnie, d'amici occasionali, ma un Gruppo
che vive quotidianamente fianco a fianco, condividendo mille esperienze, collaborando in
ogni cosa, costruendo rapporti solidi e duraturi nel tempo. La Sede, che ha sicuramente
facilitato questa aggregazione, non è solo un punto di ritrovo per le attività del
Gruppo, ma una seconda casa, abitata quotidianamente dai BOYS. Momenti d'intenso lavoro
s'alternano a momenti di svago, cementando amicizie indissolubili, in quello spirito
comunitario che caratterizza i BOYS di questo tempo. E' stata una bella esperienza vedervi
riuniti in Sede. Giovani e meno giovani insieme, tutti indaffarati in qualche attività,
desiderosi di dare un contributo. Anche i ragazzi diffidati sono presenti,
indipendentemente dall'impossibilità a frequentare lo stadio, perché i legami creatisi
con gli altri appartenenti vanno ben oltre la Curva Nord. Ogni problema discusso, ogni
iniziativa concordata, ogni scritto elaborato congiuntamente, affinché ogni cosa sia
espressione del Gruppo. Poi, a lavori ultimati, sempre insieme, per condividere qualche
momento di ristoro. Nessuno che guarda l'orologio, nessuno che deve andare, perché i suoi
amici sono lì, quella è la compagnia, il Gruppo, i BOYS. Una compagine affiatata,
compatta, ma aperta alle nuove leve e a tutte le persone di buona volontà che
s'identificano e vivono i medesimi ideali, nell'amore per la nostra città e il nostro
Parma. Una compagine in cui è facile inserirsi, purché animati da passione e spirito di
sacrificio, dove egoismi e ipocrisie sono messi al bando, in nome di un rispetto che
genera armonia.
Anche in Curva ho visto tanti cambiamenti, materializzazione di questo nuovo spirito. Non
più la moltitudine di striscioni d'un tempo, i mille lenzuoli che rappresentavano le
varie compagnie e gruppuscoli, se non qualche singolo desideroso di dire la propria, ma
quelli del Gruppo. Una cosa importante, che fa immediatamente capire come la concezione
individualista che caratterizzava la nostra Curva sia sempre più superata da una nuova,
comunitaria, gerarchica, fondata sulla collaborazione e l'unità. Anche il tifo è
notevolmente migliorato. Talvolta, ricordando i bei tempi andati, c'è sempre il rischio
d'esaltare talune memorie, quasi a sminuire il presente in un eccesso di nostalgia. Ma
proprio grazie alla mia lunga assenza, vedo chiaramente le differenze con il tempo che fu,
seppur lo rimembri con qualche rimpianto, almeno per la gioventù perduta. Ricordo cori
discontinui, fortemente influenzati dal risultato in campo, tante trasferte in silenzio,
le bandiere al cielo solo durante le pause di gioco. Oggi, al contrario, si canta sempre,
indipendentemente dal risultato, indipendentemente dal numero dei presenti. Le bandiere
non smettono mai di sventolare e chi è al microfono, o al megafono (in trasferta), cerca
di motivare tutti, spronandoli a fare il proprio dovere. Queste mie considerazioni non
sono certo critiche al nostro passato, quando militavamo in categorie inferiori e gli
Ultras muovevano i loro primi passi, ma sono solo un piccolo tributo a chi, continuando a
portare il glorioso striscione con le Due Stelle, ha permesso al Gruppo di
crescere e maturare.
Sono fiero di Voi, BOYS di oggi.
Un BOYS di ieri |