I postumi della trasferta di
Palermo non sono ancora stati smaltiti che già si torna in campo per il terzo, assurdo,
turno infrasettimanale di questo campionato. L'avversario di questa sera è quella Reggina
che l'anno scorso ci fece tanto soffrire, ma a cui oggi vogliamo e dobbiamo assolutamente
strappare i tre punti. La netta sensazione, dopo il match della Favorita (a proposito
bello davvero lo stadio dei rosanero), è che il Parma stia dando continuità alle proprie
prestazioni e che la chiacchierata del dopo Brescia, avvenuta tra Noi e la squadra, sia
effettivamente servita, quanto meno a risvegliare e stimolare il carattere e l'orgoglio
dei nostri giocatori. Al di là dei giudizi degli ipercritici, infatti, quello che scende
in campo da qualche partita a questa parte è un Parma che piace, che lotta, che non tira
mai indietro la gamba, che cerca la vittoria, che ha la giusta mentalità e il fuoco negli
occhi e soprattutto: che sa riconoscere il sacrificio e l'impegno di chi lo segue
ovunque
tutto questo con sincerità e attaccamento alla Maglia. Forse queste
sensazioni e questi sentimenti non sono condivisi da tutti, ma sicuramente queste parole
le capirà chi davvero ha la Maglia e lo Stemma nel cuore, chi non si lascia condizionare
da simpatie o antipatie personali ma analizza la situazione con obbiettività, chi non è
figlio di una vittoria e del risultato ma essendo nato in Curva, con il vento della Nord,
antepone il bene del Parma Calcio a tutto quanto
Queste parole sono
dentro il cuore di chi continua ad avere fiducia, a cantare, a sventolare, a
battere le mani o a suonare il tamburo, senza guardare la classifica perché consapevole
che le conclusioni si traggono a Giugno e che con un po' di fortuna in più alla fine si
sorriderà ancora, perché noi siamo i Crociati, non un popolo qualunque
Queste
parole sono di chi non ha dimenticato quello che succedeva un anno fa, con il crollo della
Parmalat, l'arresto dei Tanzi ed un futuro che praticamente non esisteva, con giornalisti
e addetti ai lavori, anche della nostra città, a parlare di Supermercato
Parma e di fallimento certo, mentre oggi, c'è una squadra che anche nelle
difficoltà lotta col cuore
e la vittoria arriverà
statene certi. Chi in
questo momento sta annuendo nel leggere queste parole sapeva fin dall'inizio che ci
sarebbe stato da soffrire, ma è anche conscio che il motto: Meglio soffrire per poi
gioire, che illudersi per poi morire non è solo un proverbio popolare dal
significato astratto ma una verità inconfutabile
Queste parole sono, sicuramente,
anche dei diffidati, di quei sei ragazzi che stanno pagando colpe ancora tutte da
stabilire, costretti durante la partita in una caserma a firmare ma che col cuore sono
sempre lì: sul treno per Palermo, sul pullman per Maribor come sull'aereo di Bilbao, a
cantare e saltare insieme a Noi.
Ma torniamo all'incontro di questa sera, dicevamo, l'imperativo è vincere, e la Nord
dovrà mettercela tutta al pari della squadra
perché se ai giocatori chiediamo
impegno, determinazione e coraggio, noi per primi dobbiamo avere grinta, voglia di vincere
e di crederci fino al novantesimo, trasmettendo il nostro entusiasmo e gridando forte la
nostra passione. Avvolgiamo i Crociati in campo con tutto il nostro calore, insomma,
facciamo si che il nostro Parma non si senta mai solo!!!
Una settimana fa, in Coppa Uefa pur con una Curva mezza vuota, abbiamo fatto un discreto
tifo, perché chi era presente aveva i giusti stimoli. Ci abbiamo creduto fino alla fine e
siamo stati premiati dal gol di Budel; che questo ci serva da lezione
Trasciniamola
noi questa squadra, portiamola al gol, accompagniamola alla vittoria, insieme. Uniti e
compatti nulla ci è precluso, quindi: SU LE MANI SIAM PARMIGIANI!!! |