Quando a cinque minuti dalla
fine il pallone, colpito di testa dal numero sette del Cagliari, sè infilato alle
spalle di Frey, ammetto che una sensazione di sconforto si è impossessata per un
nanosecondo di me
puttana Eva, ho pensato, quest'anno non ce ne va proprio bene
una!!! Non era rabbia, né dolore, perché per la seconda volta consecutiva abbiamo visto
scendere in campo i nostri Crociati con la giusta grinta, la cattiveria, la
determinazione, insomma, quello spirito che, in vari modi, prima di Parma Lazio gli
avevamo chiesto. Uno spirito che alla fine, ne sono sicuro, pagherà.
Un discreto Parma, quello ammirato in un orrendo Sant'Elia, una squadra che in undici
contro undici non ha rischiato nulla, facendosi più volte vedere dalle parti del portiere
di casa. Anche nel secondo tempo, sotto di un gol, ha retto bene il campo, sopperendo con
il cuore all'inferiorità numerica, dando cosi continuità alla bella prestazione di tre
giorni prima contro gli aquilotti romani
E' vero, è un peccato perdere così
immeritatamente, ma è altrettanto vero che di partite, da qui alla fine, ne perderemo ben
poche se l'intensità, l'attaccamento alla Maglia e la voglia di lottare fino al
novantesimo saranno gli stessi di mercoledì sull'isola.
I giocatori e il mister, incontrati all'aereoporto, erano evidentemente abbattuti. Abbiamo
così cercato di incoraggiarli, di infondere sicurezza, di esortarli a continuare su
questa strada, di crederci e di non dimenticarsi mai che nelle difficoltà dovranno sempre
metterci il cuore e così facendo potranno sempre contare sull'appoggio della Nord. Gli
abbiamo detto di trasformare quella delusione in rabbia e convinzione, armi da utilizzare
in campo oggi con l'Atalanta; dovranno addentare i garletti degli orobici, non
lasciargli spazio, soffocarli con grinta e passione e dopo un gol cercarne un altro e un
altro ancora, dimostrando che tutti, d'ora in avanti, ci devono temere
Ragazzi, contro la Lazio siamo stati eccezionali! Dopo la partita di Brescia, al cospetto
di un Parma brutto ma soprattutto vuoto, senza carattere né dignità, era facile
lasciarsi andare a qualche fischio, invece abbiamo dimostrato grande maturità, facendo
tesoro dell'esperienza del passato. Tre anni fa, in un momento per certi versi simile,
tenendo duro e non abbandonando la nostra squadra, siamo stati premiati da una salvezza
sofferta ma meritata e dalla incredibile vittoria in Coppa Italia.
Oggi ci troveremo di fronte quella che si può tranquillamente considerare una delle
migliori tifoserie italiane, una Curva compatta, decisa, con cui ci siamo scontrati due
anni fa e che, come Noi, combatte il calcio moderno e la repressione. Per aiutare a dovere
la nostra squadra, perciò, dovremo dare il massimo di Noi. Per essere competitivi con gli
atalantini dobbiamo cercare di ripetere il secondo tempo con la Lazio quando, trascinati
da un bellissimo Parma, abbiamo trasformato la Nord in una autentica bolgia, ritrovando lo
spirito giusto, con l'entusiasmo e il divertimento a farla da padroni. Dobbiamo limitare
al massimo le pause, seguire bene le indicazioni del microfono e comportarci da Gruppo,
aiutandoci l'un l'altro e spronando gli altri a non mollare fino al novantesimo e se ad un
certo punto la fatica cercherà di prendere il sopravvento: reagiamo da Ultras! Tiriamo
fuori i coglioni e diamo fondo alle residue energie affinché uniti, insieme, si possa
gridare fino alla fine:
FORZA PARMA SIAMO QUI CON TE!!! |