18 - 10 - 2009
Serie A
E' terminata con un'importante vittoria di misura la gara contro il Siena. Un altro piccolo ma fondamentale passo verso la salvezza. La classifica parla da sola, il quinto posto è davvero un sogno per tutta la città, ma non dobbiamo montarci la testa. Dobbiamo invece rimanere con i piedi per terra, per conquistare il prima possibile la permanenza nella massima serie.
Sabato pomeriggio una decina di BOYS ha seguito l'Empoli nella vicina trasferta di Mantova. Finita la partita alcuni ragazzi dei Rangers sono venuti con noi a Parma, in attesa della gara con il Siena.
Domenica in zona stadio abbiamo appeso due striscioni: "No alla tessera del tifoso" e "L'articolo 9 è anticostituzionale", esposti anche in occasione di Italia-Cipro. Anche contro il Siena, per problemi "burocratici", il nostro botteghino è rimasto chiuso. Speriamo la questione si risolva al più presto, ricordiamo che serve a raccogliere le adesioni per le trasferte, a distribuire la fanzine e a vendere il nostro materiale (senza fini di lucro!). I soldi che incassiamo li usiamo interamente per l'ordinaria gestione, per il tifo, per organizzare trasferte con prezzi più bassi (soprattutto quelle più impegnative), per aiutare i ragazzi colpiti dalla repressione, e per tenere aperta una sede accessibile a tutti. I BOYS, vogliamo sottolinearlo, fanno aggregazione vera, popolare, svolgendo un'importante funzione sociale. Il nostro Gruppo non prende una lira, e non lecca il culo a nessuno. Invece di gestire correttamente l'ordine pubblico, tenendo separate le tifoserie, il Potere fa sempre l'opposto. Perché? Forse perché i problemi, e i disagi, sono il mezzo per imporre repressione e speculazione. E chi protesta si cerca di annientarlo: impedendo l'utilizzo del botteghino, dei tamburi, degli striscioni, delle bandiere, dei fumogeni, delle coreografie. In quest'ottica ci sorge un dubbio angoscioso. Qualcuno non starà mica operando per favorire problemi di ordine pubblico? Problemi da sfruttare, magari, per supportare la tesi di un nuovo stadio fuori città?
Il buon momento e gli ultimi risultati positivi hanno portato in casa Parma una ventata di entusiasmo. Entusiasmo che però manca sugli spalti soprattutto nelle partite casalinghe. Contro il Siena noi del Gruppo abbiamo deciso di mollare le ringhiere, per schierarci tutti al centro della Nord. I risultati si sono visti. Il "cioppo" ha cantato per tutti i novanta minuti, e diversi cori sono stati tenuti su a lungo, anche se nel primo tempo la Curva ci ha seguito poche volte. A far la differenza a livello di tifo non è il Gruppo, bensì la Curva; il Parma viene aiutato se c'è un clima d'inferno attorno a lui, se il Tardini è un catino che mette timore all'avversario. Viceversa, se si entra in uno stadio moscio, dove l'amore per la squadra è trasmesso solo da una minoranza rumorosa, allora si fa ben poco; ci scusi Guido Meda se gli storpiamo la citazione, ma al nostro segnale si dovrebbe scatenare l'inferno!!!
In Curva sempre più persone si sentono esentate dal cantare. Possiamo capire chi, dopo aver frequentato lo stadio con continuità per tanti anni, può essersi stancato di dare sempre il 100%, ma vedere ragazzi giovani che pensano di venire in Curva con lo stesso spirito con cui vanno in centro, proprio non lo tolleriamo. Questo non serve ai Boys, e tanto meno al Parma. E' ora di stringerci attorno a questa squadra, che per adesso sta ripagando e superando le nostre attese. Per cui anche noi tifosi abbiamo il dovere morale di superarci nel nostro ruolo.
Nel primo tempo abbiamo esposto due striscioni: il primo per Brice, ultras del Tolosa morto a Belgrado il 29 settembre scorso, e il secondo ("Tutti a Bergamo") per incentivare la partecipazione nella vicina trasferta in terra bergamasca. Dovremo presentarci numerosi in casa di una delle più importanti realtà ultras del nostro paese. Sarebbe brutto, visto anche il momento della nostra squadra, presentarsi in pochi.
Nel secondo tempo, con la squadra che attaccava sotto la Nord, il tifo è andato abbastanza bene. Dobbiamo comunque aiutarci di più, seguire i lancia-cori e il "cioppo", in questo modo non avremo più due cori che si sovrappongono e si confondono, ma un unico e potente coro. Dobbiamo fare di più sia a livello vocale sia di colore. Sono sempre tante le bandiere che invece di sventolare rimangono a terra, cerchiamo di migliorare perché è bello e fa un certo effetto vedere tante bandiere alte in Nord.
Come da consuetudine gli ultimi cori sono stati per i ragazzi di Empoli, con i quali abbiamo passato due giorni nel segno di una fratellanza ultras che va avanti da tanti anni, e per il Bagna.
Capitolo ospiti. I senesi si sono presentati a Parma in trecento-quattrocento unità. Hanno tenuto la pezza "Curva Robur" in mano per tutta la partita, mentre in vetrata hanno appeso lo striscione dei Fedelissimi. Poco colorati, hanno sventolato solo qualche bandierina bianco-nera. Non siamo mai riusciti a sentirli.
Terminata la partita siamo tornati in Sede, per salutare gli amici empolesi e per passare un po' di tempo con i nostri amici diffidati.
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO! TUTTI A BERGAMO!