Lavori in corso

Siamo tornati allo stadio per PARMA-Reggina, dopo non esser potuti andare ad Udine e ad Ascoli, perché gli stadi delle due città non rispettavano quanto previsto dal decreto Pisanu. Tale decreto era stato immediatamente applicato agli Ultras ma prorogato più volte negli aspetti che riguardavano le società. Poi, fuori dallo stadio di Catania il 2 febbraio 2007, veniva ucciso un ispettore di Polizia. Se anche il Cibali fosse stato a norma non sarebbe cambiato nulla ma i politici non cercano soluzioni, vogliono qualcosa che faccia effetto (e magari anche qualche giovane capro-espiatorio...). Detto fatto: e hanno revocate le proroghe al decreto Pisanu.
Siamo pronti e carichi per dare il nostro contributo alla lotta del PARMA Calcio, ma ci attendono brutte sorprese. In attesa d'ulteriori modifiche al nuovo decreto anti-tifosi, scritto e votato a tempo di record, c'è confusione sulle nuove normative. Le nostre bandiere e i nostri striscioni, seppur non inneggianti né alla violenza né al razzismo né a mille altre cose (...), faticano ad entrare. A tal proposito abbiamo notizia di città in cui striscioni di gruppi non sono stati ammessi, perché non graditi alla società o alla questura di turno; speriamo che il buon senso possa sempre prevalere, così come alla fine accade nel nostro caso.
Operare per privare una Curva del colore del tifo non aiuta certo a combattere la violenza. Certi soprusi possono solo fomentare tensioni ed attriti. Per evitarli, invece, ci vuole il buonsenso di tutti: Ultras e tifosi, ma anche quello dei legislatori e delle forze dell'ordine.
Ma che manca del buonsenso lo sperimentano in tanti, verso le 14, quando iniziano a formarsi lunghe code all'ingresso della Nord, causate dalla lentezza con cui la gente viene fatta entrare. In tanti mugugnano e si lamentano, e ne hanno tutto il diritto. Non sta né in cielo né in terra che chi ha pagato un abbonamento o un biglietto, debba perdere mezz'ora di partita a causa di INUTILI tornelli (molti entreranno con il risultato già sull'uno a uno, ma il prezzo d'ingresso l'hanno pagato intero come tutti gli altri).
Poco prima del fischio d'inizio distribuiamo Leoni e tricolori Gialloblu in più punti della Nord e l'effetto è molto buono. Colorare il più possibile la Curva è una battaglia in cui ci stiamo impegnando parecchio, si pensi anche alla Gara delle Bandiere, e piano piano notiamo qualche risultato: sarebbe bello che sempre più tifosi, specialmente nella parte più alta della Curva, chiedessero una bandiera da sventolare o, ancora meglio, la portassero, ad ogni partita del nostro PARMA Calcio, da casa. Notiamo anche qualche "buco", frutto delle interminabili code (la gente continuerà ad entrare per tutto il primo tempo).
Il tifo è subito molto buono, la gente sa che il momento è delicato e capisce che la miglior forma di sostegno agli 11 in campo si fonda su calore e passione. I cori e i battimani si susseguono con un buon ritmo, le nuove canzoni sono molto apprezzate e seguite, in una partita movimentata con continui capovolgimenti di fronte. E sull'uno a uno, dopo aver sbagliato malamente un rigore, siamo puniti subendo con il secondo gol dei calabresi.
Ad inizio ripresa srotoliamo lo striscione "ANCORA UNA VOLTA CON LA REPRESSIONE NASCONDETE IL PROBLEMA E NON CERCATE LA SOLUZIONE"; messaggio di dura critica al parlamento, che ha legiferato senza cognizione di causa e frettolosamente, partorendo ulteriori norme che penalizzano chi va allo stadio. Un modo di agire che rivela incompetenza, nonché disinteresse per i veri problemi della nazione.
Il secondo tempo è meno intenso sia in campo sia sugli spalti, anche se la "Minoranza Rumorosa" non molla mai e, alla fine, è premiata dal gol del giovane Rossi.
I reggini sono arrivati in buon numero e si sono resi protagonisti di una discreta prestazione, con qualche coro di spicco; rispetto per chi macina migliaia di chilometri. Alcuni di loro, quelli arrivati senza biglietto, erano nello spazio di Curva Sud riservato ai locali, nonostante il tanto posto libero nel settore ospiti. Leggi sbagliate e mancanza di buonsenso penalizzano i tifosi, gli Ultras e la sicurezza.
Il punto conquistato oggi è particolarmente gradito anche perché arrivato allo scadere, ma la situazione generale è sempre più difficile. Dobbiamo iniziare assolutamente a vincere. Nelle prossime partite dovremo sforzarci per trasformare il Tardini in una bolgia, e per seguire il PARMA in massa nelle poche trasferte che rimangono ad arrivare a fine stagione. Comunque vada: invitiamo tutti a difendere l'onore della città e del suo Gruppo Ultras!
SIAMO I BOYS PARMA E NON CI FERMERAI MAI!