20 - 11 - 2006
Serie A
Verso l'imbrunire, dopo una giornata con cielo sereno, due pullman BOYS partono alla volta della città meneghina. Insieme a noi alcuni ragazzi di Spezia e della Riviera Blucerchiata, che appena il calendario lo consente non mancano mai di farci visita, segno inequivocabile del profondo rapporto che ci lega.
Circa 400 tifosi Gialloblu Crociati hanno acquistato i biglietti per seguire il PARMA a Milano, nel posticipo domenicale contro i nerazzurri. Un numero che conferma le aspettative ma che c'impedisce d'essere soddisfatti. Nei giorni scorsi abbiamo cercato di coinvolgere più persone possibile, affinché una massiccia presenza parmigiana ci consentisse d'essere effettivamente il dodicesimo uomo in campo. Realisticamente: potevamo e dovevamo essere di più.
Molti raggiungono lo stadio con mezzi propri e il raduno collettivo dei Gialloblu Crociati è nel settore ospiti del Meazza, tutti pronti a dare il loro contributo alla Causa.
Dall'inizio del campionato siamo stati chiari: seguiremo il PARMA sempre e ovunque, cantando e sventolando per novanta minuti, per onorare i nostri Colori e per aiutare la squadra, così com'è sempre stato e sarà sempre. Dopo il triplice fischio dell'arbitro però, valutato l'impegno dei giocatori, ci comporteremo di conseguenza. I risultati possono anche non arrivare ma l'impegno non deve mai mancare. Fedeli a questa linea, appena vediamo i nostri portacolori scendere sul campo per il riscaldamento, li accogliamo con cori d'incitamento.
Siamo 400. 400 che vogliono dare man forte agli undici in campo. Siamo ben consapevoli che solo un miracolo ci consentirà di uscire indenni da questa sfida ma vogliamo vendere cara la pelle.
In trasferta non bisogna impegnarsi troppo per far cantare la gente. Viene chi ci tiene veramente, ansioso di gettare in campo la propria passione. E così, seppur la partita debba ancora iniziare, il volume è già quello giusto. Pochi cori ma grintosi. Messaggio inequivocabile alla squadra: impegniamoci e giochiamocela per PARMA. Noi siamo qui. Concetto che rafforziamo all'ingresso ufficiale, issando lo striscione "ONORATELA!" tra lo sventolio dei nostri vessilli. Inizia così la partita e il nostro tifo. Il PARMA cerca di fare del suo meglio e anche noi. La maggior parte dei presenti partecipa ai cori, con grinta e determinazione, segno inequivocabile di vera Fede.
Il primo tempo si conclude a reti inviolate, un risultato che ci permette di continuare a sperare. Non c'illudiamo ma apprezziamo lo sforzo collettivo, sul campo e sugli spalti.
Il Meazza presenta vari vuoti. Una squadra che ambisce a vincere lo scudetto, una città di milioni d'abitanti, eppure, eccezion fatta per la Nord interista (2° anello), numerose sono le assenze nei vari settori. Anche le "grandi" hanno ormai difficoltà a portare gente allo stadio.
Il freddo, dopo essersi fatto attendere per tante settimane, è arrivato proprio oggi. Niente di strano: siamo in Novembre. Programmare partite in notturna, specie al Nord durante i mesi autunno-invernali, quando il rischio di nebbia (soprattutto in pianura padana) è molto elevato e con tutta probabilità la colonnina di mercurio è attorno allo zero, non incoraggia certo la partecipazione popolare. Ciononostante, eccoci qua: Domenica 20 Novembre a Milano (capitale del freddo e della nebbia). Queste sono le scelte che dimostrano, indipendentemente dalle dichiarazioni ufficiali, la scarsa considerazione di FIGC e Lega Calcio per i veri tifosi, quelli che vanno ancora allo stadio. E noi, Ultras e tifosi che vivono lo stadio, diciamo la nostra mediante uno striscione che alziamo ad inizio secondo tempo "TV: DI QUESTI ORARI NON NE POSSIAMO PIU!".
Nella seconda frazione di gioco un'Inter mediocre ci rifila due reti che ci condannano ad una nuova sconfitta. Ciononostante cantiamo fino alla fine e poi oltre il novantesimo, quando ci scambiamo applausi con i giocatori. Oggi li meritiamo noi e li meritano loro. Li meritano perché si sono impegnati, cercando di fare del loro meglio. Non abbiamo certamente visto un PARMA stellare ma chi è sceso in campo con la Croce sul petto ha onorato la Maglia e ciò che essa rappresenta.
La Nord interista s'è fatta sentire, forte del numero, ma senza la necessaria continuità. Ha dedicato il suo primo coro alla Fossa dei Leoni ("La Fossa dov'è?"), storico gruppo Ultras rossonero scioltosi di recente. In generale non ci ha impressionato né per calore né per colore.
I progressi di oggi non ci devono far dimenticare la realtà. Il nostro momento calcistico (senza parlare di ciò che accade in società) è drammatico: sesta sconfitta consecutiva in trasferta (su sei partite giocate), tre punti in meno rispetto all'anno scorso, estrema difficoltà a fare gol. Oggi, a Milano, indipendentemente dal risultato avverso, abbiamo visto il PARMA che piace a noi: quello che lotta su ogni palla. Ecco, vogliamo che questo spirito accompagni sempre la squadra e non sia solo un episodio tipo "PARMA-Juventus" (partita seguita dalla trasferta di Ascoli, dalla partita con il Treviso e da quella con la Fiorentina).
Quindi: continuiamo ad impegnarci tutti insieme. Undici Barbuti in campo e noi come dodicesimo!