Lincontro contro il
Messina si gioca in un giorno lavorativo: mercoledì sera alle 20:30. Quando da bambini ci
siamo appassionati a questo sport il campionato si giocava alla domenica pomeriggio ma
adesso, il calcio, è in balia degli interessi legati alla vendita dei diritti televisivi
e i vertici della FIGC programmano tranquillamente anticipi, posticipi e gare
infrasettimanali, fregandosene delle esigenze e, soprattutto, degli impegni lavorativi dei
tifosi (quelli che vanno allo stadio). Ci opponiamo a questa nuova realtà con tutti i
nostri mezzi, cercando di sensibilizzare le persone attraverso i nostri organi
dinformazione e ricorrendo a varie forme di protesta. Seppur i nostri sforzi possano
talvolta apparire vani, giacché ci proponiamo di contrastare formidabili interessi
economici, la consapevolezza che in gioco cè la nostra stessa esistenza e quella
del calcio come lo abbiamo conosciuto, ci deve solo spronare ad un impegno ancor maggiore.
Questa battaglia non è solo nostra, ma riguarda tutti i tifosi, tutti quelli che vanno
allo stadio. Non combattere significherebbe accettare questo presente (posti a sedere,
schedatura preventiva, videosorveglianza, ecc), in cui il tifoso è spogliato dei propri
diritti civili, e prepararsi ad accettare quel futuro che i vertici del calcio italiano
stanno iniziando a costruire: impianti polifunzionali dai prezzi proibitivi (selezione
economica).

Il ritrovo del Gruppo per PARMA-Messina, visto il giorno e lorario, è penalizzato
da arrivi scaglionati, causa impegni lavorativi e famigliari dei singoli membri.
Ciononostante ci ritroviamo in buon numero prima dell'inizio della gara.
L'atmosfera, dopo la sconfitta di Firenze, è piuttosto particolare. I più ottimisti
credono ancora in una prova d'orgoglio della squadra, al contrario, i più scettici,
discutono ironicamente sui gol che anche oggi potremmo subire.
La nord risulta
abbastanza piena, eccezione fatta per le parti laterali che, da qualche tempo, ci siamo
abituati a vedere semivuote. Durante la partita, ed in particolare nel primo tempo, la
Curva è abbastanza motivata e non manca di dare il suo sostegno ad una squadra che, fino
ad oggi, non è mai stata in grado di ricambiare il nostro affetto e il nostro
incitamento. Sostegno che, malgrado i fischi al termine delle ultime partite, non è mai
cessato.
La squadra schierata nel primo tempo si dimostra più tonica rispetto ai precedenti
incontri, tanto che passa addirittura in vantaggio. Durante l'intervallo il popolo della
Nord cerca di convincersi che può essere la volta buona per portare finalmente a casa una
vittoria, senza prenderlo nel culo come già accaduto con la Juventus e con il Treviso (le
ultime partite casalinghe). Ma purtroppo... il copione non tarda a ripetersi. Nel secondo
tempo il Messina agguanta il pareggio e rischia più volte di passare in vantaggio, a
discapito di un PARMA visibilmente sotto tono rispetto al primo periodo di gioco. Si
arriva così al novantesimo, quando la Nord, dopo aver dato sostegno alla squadra per
tutto lincontro, saluta i giocatori (ammesso che così si possano definire un branco
di deficienti che vagano per il campo) con ciò che si meritano: vigorose bordate di
fischi.
Non mancheremo mai di dare il nostro sostegno alla squadra durante la partita, e
continueremo a macinare chilometri sui nostri pullman per appendere in ogni stadio
d'Italia il nostro Striscione, sventolando sempre i Colori di quella Maglia che, al giorno
d'oggi, rimane l'unica cosa degna di rispetto sul terreno di gioco.
CON IL PARMA NEL BENE E NEL MALE!!
DIFFIDATO NON MOLLARE!!

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