30 - 09 - 2004
Coppa UEFA
Missione compiuta!!! E' terminata da poco la trasferta in terra slovena e s'è conclusa nella maniera desiderata; il nostro PARMA, seppur privo delle sue "gemme" più preziose, grazie ad una prova gagliarda e grintosa, ha portato a casa una meritatissima qualificazione.
Una trasferta che, a dir la verità, non era nata con i migliori auspici per i BOYS. Lunedì mattina, infatti, erano arrivate dalla Questura altre quattro diffide per i fatti di Carrara che, sommate alle due già in vigore da un mese, ci hanno privato, per questa "prima" europea, di ben sei possibili, anzi quasi certe, presenze sul pullman. Sei ragazzi del Gruppo che, come sempre, avrebbero onorato nel migliore dei modi il loro essere Ultras del PARMA Calcio: al seguito di una Fede! Così, forzatamente non al completo, abbiamo iniziato questo viaggio un po' mestamente, rimuginando sull'assurda assenza d'amici con cui siamo abituati a condividere le varie situazioni della trasferta; dal viaggio, ai cori sul pullman, alle bivaccate all'autogrill, fino all'apoteosi del tifo allo stadio. Un senso di vuoto albergava in noi, alimentato da mille ricordi, ma ben sapevamo che lo Spirito dei diffidati era lì, su quell'ennesimo pullman, lì: con noi.
Lasciamo la nostra PARMA e lentamente iniziamo a macinare chilometri, mentre il tempo trascorre tra cori e dibattiti. La volontà del Gruppo è un imperativo alimentato dai fatti recenti: continuare ed intensificare la campagna di sensibilizzazione in Curva contro la Repressione e l'assurdità delle Leggi speciali ordite contro gli Ultras.
La spedizione Gialloblu Crociata procede tranquilla ma, giunti alla frontiera di Nova Gorica, è ad attenderci puntuale l'ennesima brutta sorpresa, che falcidia nuovamente il Gruppo. Cinque dei nostri, infatti, non sono in regola con i documenti. Tre hanno solo la patente di guida (che non è un documento internazionale...), gli altri due la carta d'identità scaduta. I doganieri non possono assumersi la responsabilità del loro espatrio e non sentono ragioni, morale: non si passa. I ragazzi, in maniera molto matura, riconoscendo la palese disattenzione (eravamo stati più che solerti nello specificare che occorreva la carta d'identità valida per l'espatrio), decidono di rientrare a PARMA in treno.
Dopo un'ora di controlli, quando l''inizio partita pare ormai un miraggio, ecco che ci riconsegnano i documenti. Ripartiamo, ma con il rammarico di dover salutare i nostri cinque amici, costretti a rimanere in Italia. Ci congediamo da loro con calore e con la solenne promessa che allo stadio urleremo per il nostro PARMA anche a loro nome!
Il tragitto in terra straniera si rivela meno arduo del previsto e arriviamo a Maribor accolti da qualche goccia di pioggia, giusto in tempo per il fischio di inizio. Nella loro Curva, sopra gli striscioni viola degli sloveni, ecco un "Brigate Graz", segno del loro gemellaggio con gli austriaci dello Sturm Graz, con cui, qualche anno fa, avemmo qualche screzio, in occasione dell'incontro al Tardini.
Dopo esser stati privati di un buon numero di persone, tra diffidati e amici trovati senza la documentazione necessaria per l'espatrio, dobbiamo fare a meno anche dello sventolio dei nostri vessilli, causa il grottesco divieto, intimatoci dalla polizia locale, d'introdurre le aste nello stadio. Seppur privi delle bellissime bandiere del Gruppo, forzatamente ammainate, sopperiamo degnamente all'assenza di colore con tanto calore, facendoci sentire a gran voce. La stanchezza ogni tanto prende il sopravvento ma basta volgere un attimo il pensiero a chi è impossibilitato ad esserci che ecco, tornano le energie e la voglia di dare il massimo. In campo c'è una squadra che soffre, ma lotta e va anche vicina al gol, insomma: che ci da speranza e conferma, nello stesso tempo, che la partita di Milano potrebbe essere stata effettivamente quella della svolta... Così, dopo un viaggio interminabile di dieci ore, i novanta minuti volano via tra una "Samba" e una "Maledetta primavera", un "PARMA Calcio è il nome" e un "Cacao Meravigliao"...
Al termine dell'incontro tutta la squadra si prende per mano e bruciando le ultime forze rimaste: correre sotto il nostro settore. Festeggiamo questa qualificazione, che ci da la possibilità d'entrare nel girone a cinque, con gare di sola andata, due in casa e due in trasferta. I giocatori non ci lanciano le magliette... peccato, sarebbe stato un bel dono per agli amici diffidati... Vabbé vuol dire che sarà per la prossima volta; intanto ci gli dedichiamo questa qualificazione che, nessuno ci contraddica, è tutta per loro...
DIFFIDATO OLE', NON MOLLARE PERCHE': C'E' LA CURVA CHE CANTA PER TE!!!