BOYS PARMA 1977

Curva Nord

Standard Liegi
-
PARMA
2
-
1

25 - 11 - 2004

Coppa UEFA

BOYS a Liegi (Standard Liegi - PARMA). Il nostro tifo L'alba sta sorgendo e il pullman dei BOYS corre veloce per riportarci a casa... Su esso regna il silenzio più totale. Quasi tutti dormono, ormai provati da due giorni di bagordi vissuti intensamente, qualcuno russa, un paio sono con il viso schiacciato sul finestrino e lo sguardo perso nel vuoto, qualcun altro si gusta l'incantevole paesaggio svizzero mentre io, dopo aver animato una discussione sull'ovvio e forse scontato tema dei problemi della nostra squadra, volgo il capo indietro, facendo mie le mille storie che vi sono dietro i volti assonnati dei miei compagni di quest'ennesima avventura... La trasferta di Liegi è cominciata mercoledì sera alle 21.30, quando, quello che doveva essere un normale ritrovo di una pur importante trasferta europea si è trasformato, dopo un pomeriggio incollato al telefono per diffondere la strepitosa notizia, in un improvvisato quanto ben riuscito brindisi: il ricorso fatto da cinque dei sei ragazzi diffidati per i fatti di Carrara è stato accettato! Quanto prima, presumibilmente già a Genova, torneranno con Noi in Curva a cantare... Calici al vento, quindi, anche se il pensiero immediatamente corre con tanta amarezza verso quel Fratello ancora colpito dall'assurdo e ingiusto provvedimento, ma la felicità e l'emozione di recuperare almeno gli altri sono intensissime e la notizia viene accolta con grande entusiasmo da parte di tutti!
Poco dopo le 22 arriva il pullman, l'euforia raggiunge picchi elevatissimi, i partecipanti rispetto alla consuetudine delle trasferte europee sono cambiati, mancano tante delle solite facce, il trittico "Bilbao - Cagliari - Palermo", tutto in questo mese, ha evidentemente lasciato il segno sulle condizioni economiche e fisiche di molti ragazzi, che hanno ridotto al lumicino i giorni di ferie restanti; ma nonostante questo il torpedone è strapieno, a dimostrazione che, in chi ci segue, il discorso di collaborazione fatto il mese scorso, alla vigilia del tour de force, è stato recepito, consentendoci un ricambio di gente in ogni occasione...
Si parte, il viaggio di andata è come ci si aspettava, praticamente insonne passato a cantare, bere (tantissimo), ridere e scherzare, purtroppo non mancano i momenti di tensione per uno screzio tra due ragazzi, ma alla fine, ovviamente, prevale il buon senso.
Pochissime ore di sonno bastano per riprendere la carica. Prima del mezzogiorno di giovedì, infatti, siamo a già a Maastricht, in Olanda (ma sul confine a pochi km da Liegi), meta decisa per passare le ore che ci separano dalla partita.
BOYS a Liegi (Standard Liegi - PARMA). Striscione: 'CONTINUA A LOTTARE TINO'L'Olanda, con i tantissimi pub ed i "variopinti" coffee-shop, è come sempre molto ospitale. Il pomeriggio vola via, il cibo non è proprio il massimo, carne piuttosto dolciastra con accostamenti strani, ma in compenso i Paesi Bassi offrono un'ottima birra, specialmente la belga, che viene ingerita a fiumi, mentre per concludere: la "chicca" della Grolla, che vista la temperatura, un freddo non umido ma secco e pungente, è un vero tocca sana per riscaldarsi le ossa.
Alle 17.30 c'è il ritrovo al pullman, tutti sono incredibilmente puntuali e ripartiamo così in direzione Liegi, la città belga è molto grande, la seconda per estensione dopo Bruxelles e la ricerca dello stadio si rivela più difficile del previsto. Alla fine siamo intercettati da due "Starsky e Hutch" locali che ci fanno strada, permettendoci di arrivare allo stadio per tempo.
Già dall'esterno notiamo che l'impianto dello Standard è molto avveniristico, troppo per i nostri gusti. Negozi, ristoranti, insomma poco a che fare con la concezione che abbiamo Noi di stadio, anche se girando l'Europa non è il primo modello simile che vediamo e ci rendiamo conto che la moda dilaga e che purtroppo il futuro che vogliono imporci è questo...
L'interno è molto bello con gli spalti a ridosso del campo, tre anelli tutti coperti e stadio praticamente esaurito, suggestiva la cartata iniziale della Gradinata opposta a Noi mentre nei Distinti si sono esibiti con bandierine biancorosse, insomma, un pienone di colore ed entusiasmo. Il loro tifo è infernale, poco coordinato ma molto caldo, ma spesso sono gli autoparlanti dello stadio che coinvolgono tutti, facendo partire canzoni che vengono seguite dal pubblico... un modello di tifo che non ci convince e che non ci piace, e a cui preferiamo quello nostrano, più spontaneo e genuino.
Nel settore ospite (situato nel secondo anello), dove siamo noi, non si possono introdurre né cibi né bevande, bisogna consumarle prima di entrare, prima di una linea rossa. E' allucinante e siamo increduli... pensavamo che le norme anti-violenza italiane fossero in assoluto le più assurde ma non eravamo ancora stati in Belgio...
Per quanto riguarda il nostro tifo, siamo stati discretamente compatti, la stanchezza del viaggio si è fatta sentire ma abbiamo fatto quel che dovevamo, cantando e sventolando. pur sapendo che farsi sentire era utopistico Lo abbiamo fatto per Noi stessi, per la passione che brucia per il PARMA e per l'onore di rappresentare la nostra città!
In campo, i ragazzi, si sono fatti rispettare, bel primo tempo con meritato vantaggio, mentre nella ripresa siamo calati, subendo troppo la reazione dei belgi. Carattere e grinta non sono bastati, un arbitraggio molto dubbio e la determinazione dello Standard, talvolta eccessiva, ci hanno punito ben oltre i nostri demeriti... Continua quindi il momento difficile per i Gialloblu, ora dovremo vincere contro i turchi l'ultimo match a metà dicembre, ed anche se mancano venti giorni, già da ora ci appelliamo all'orgoglio di tutti i veri tifosi Crociati. E' per Noi un vanto essere in Europa, vogliamo restarci e visto che è possibile: crediamoci tutti insieme, uniti, prepariamoci ad una serata di battaglia, rendiamola magica, carichiamoci il PARMA sulle spalle e conduciamolo alla vittoria.
Nel viaggio di ritorno, la stanchezza prende definitivamente il sopravvento, dopo il classico commento post-partita con le inesorabili sentenze del "solito" iper-pessimista e le motivazioni di difesa dell'inguaribile ottimista, pian piano il pullman si spegne...
Al ritorno gli autisti fanno una gran tirata, tant'è che alla fine ci metteremo due ore in meno rispetto all'andata. I ragazzi cominciano a svegliarsi, qualche mugugno per la scelta di non fermarsi all'autogrill, ma siamo a pochi km da casa e la voglia d'arrivare è tanta... Con la visione di un film, per alleviare la sofferenza e zittire i contestatori, si conclude un'altra avventura al seguito della nostra Fede. Il risultato non ci è stato favorevole, ci siamo fatti ventisette ore di pullman ma le facce dei ragazzi al momento dei saluti sono sorridenti... talvolta uno sguardo vale mille parole... e gli occhi degli amici che con me hanno condiviso Liegi dicono tutti la stessa cosa: ALLA PROSSIMA!!!

BOYS PARMA 1977

Curva Nord Matteo Bagnaresi Rispetto per noi che ci siamo Ultras Liberi Minoranza Rumorosa Diffidati BOYS