Città diverse, lo stesso no alla Tessera del Tifoso

02 - 10 - 2009

Il documento che segue è un comunicato congiunto, Ultras Tito Cucchiaroni - Boys Parma 1977, per dire NO alla Tessera del Tifoso.

TESSERA DEL TIFOSO
CITTA' DIVERSE, LO STESSO NO

Parma e Sampdoria sono tifoserie amiche, gemellate. Questo significa lealtà, rispetto, i modi comuni, di vedere le cose legate al tifo e al calcio in generale. In quanto membri di città diverse sono anche tanti i punti: che ci distinguono. Non per caso, invece, ci troviamo uniti e concordi nel NO alla Tessera del Tifoso, della quale vogliamo ancora una volta, smascherare il vero volto, proprio nel momento in cui i promotori di questo provvedimento vedono piano piano sgretolarsi le loro incrollabili convinzioni, subendo critiche non solo dal tifo di base, ma anche da molte società calcistiche, da "eminenti" giornalisti e persino daIl'UEFA.

MENZOGNE
"La tessera è uno strumento di fidelizzazione". Chiediamo a tutti se vi sia mai capitato di essere costretti a fare (e pagare] una tessera fedeltà del supermercato, dovendo fornire informazioni circa la propria fedina penale, pena non poter più entrare nel supermercato stesso.

BUSINESS
"Costerà una cifra modica" che va però moltiplicata per centinaia si migliaia di appassionati, per tot numero di anni. Inoltre la cifra modica va a sommarsi alle tutt'altro che modiche cifre che le società impongono come prezzo del biglietto, nell'evidente (solo a loro) intento di riportare le famiglie allo stadio.

REPRESSIONE
"Creerà un circolo di tifosi virtuosi". In realtà vuole tenere lontano chiunque abbia avuto a qualsiasi titolo a che fare con la giustizia per motivi legati al calcio (condannati, in attesa di giudizio definitivo, o, udite udite, assolti) ma costringendo ad odiose schedature anche i tanti che, continuamente repressi, senza motivi ne benefici per la propria sicurezza personale, anno dopo anno abbandonano gli spalti disgustati da queste continue vessazioni (i dati sulle presenze allo stadio degli ultimi 20 anni parlano chiaro).

Per questo oggi, Parma e Genova ribadiscono il loro NO a questo odioso abuso, dicendo SI all'aggregazione ed al rispetto, del tifo libero e non omologato al modello che vogliono imporci con questi strumenti repressivi.
Un modo di andare allo stadio tutto italiano che accomuna ultras, tifosi e semplici appassionati.

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