Lettera ai Centri di Coordinamento italiani
01 - 05 - 2009
Questa mattina, presso la sede del Centro di Coordinamento dei Parma Clubs, s'è tenuta l'assemblea dei Centri di Coordinamento che aderiscono alla Fissc (Federazione Italiana Sostenitori Squadre di Calcio). Ad ogni partecipante abbiamo consegnato la lettera che segue.
LETTERA AI CENTRI DI COORDINAMENTO ITALIANI
Caro tifoso,
questa lettera è rivolta a te che oggi rappresenti i clubs della tua tifoseria. Come ben saprai fare il tifoso è ormai un'impresa. Negli ultimi venti anni le nostre abitudini e le nostre tradizioni sono cadute per mano della battaglia alla "violenza nella stadi", che serve solo a mascherare interessi economici e politici. Ogni qualvolta si tratta di tifo e violenza da stadio, scattano inesorabili misure "preventive" che vanno a colpire indistintamente migliaia di tifosi italiani, tra cui vi sono anche i tifosi che dovresti rappresentare.
I biglietti nominali, i tornelli, i vari divieti di trasferta e le limitazioni alla vendita dei biglietti, sono strumenti che non servono assolutamente ad eliminare la violenza, ma hanno l'effetto d'allontanare ulteriormente gli sportivi ed i tifosi dagli stadi italiani. Già gli stadi... Quelli che oggi vengono indicati come scomodi e vecchi, ma in nessun caso si parla di ristrutturali, ma solo di trasformarli con negozi e altre strutture. La confindustria del pallone (e non solo) cerca d'impossessarsi degli impianti a costi bassissimi, beneficiando d'aiuti di Stato per profitti privati. Interessi privati spacciati addirittura come ricetta contro la violenza, dimenticando che gli stadi sono i posti più sicuri della nostra società. La violenza è soprattutto altrove, e non solo alla base. L'obiettivo è quello di creare stadi con capienza ridotta, con biglietti costosi, adatti ad un pubblico facoltoso, e chi non fa parte di questa categoria potrà permettersi lo spettacolo solo poche volte. Noi, come gli ultras di tutt'Italia, avversiamo questi progetti e fino ad ora siamo stati gli unici ad opporvisi. Purtroppo: molti o quasi tutti i clubs hanno lasciato gli ultras a combattere da soli, nonostante le restrizioni e le speculazioni siano a danno di tutti i tifosi.
Quello che vi chiediamo è di invertire la marcia, di smettere d'appoggiare in silenzio chi ha rovinato nel nostro Paese lo sport più bello del mondo (perché è sport, e non solo businnes), vi chiediamo di non essere più complici di chi usa la repressione per cancellare menti libere e pensanti, e vi chiediamo di boicottare la nuova arma dei potenti: la TESSERA DEL TIFOSO. Strumento non solo contro gli ultras, ma anche contro i tifosi occasionali, i giovani, quelli che per la prima volta si affacciano al mondo dello stadio, i vostri amici che (per i motivi più vari) non si possono permettere l'abbonamento. La Tessera del Tifoso non permetterà più trasferte di massa, e quindi non rivivrete più quelle emozioni che il nostro mondo ha saputo regalarvi. Se ancora avete una coscienza, se i vostri interessi non sono SOLO economici, politici, mediatici, vi chiediamo di boicottarla.
Non lasciate gli ultras da soli, appoggiateli e cercare di difendere i diritti di tutti coloro che vanno alla partita. Questa non è solo la nostra battaglia è di tutti coloro che amano il tifo.