Parma non si Arrende
14 - 05 - 2008
Domenica pomeriggio, allo stadio Tardini, conosceremo il nostro futuro. Verso le 16.50 sapremo quale via percorreremo la prossima stagione: se continueremo a militare in Serie A (come negli ultimi 18 anni) o se dovremo cimentarci tra i cadetti. In ogni caso: affronteremo il destino con dignità, stando vicini al Parma (com'è sempre stato) nel bene e nel male.
Fino all'ora "X" c'è solo una cosa che possiamo e dobbiamo fare: provarci, con tutte le forze. L'impresa a cui ambiamo è titanica, ed è proprio per questo che non possiamo risparmiarci. Tutti devono dare tutto. La società, con agevolazioni e politiche mirate a riempire di tifosi gialloblù il Tardini; la città, avvicinandosi concretamente ad uno dei suoi simboli; la squadra, lottando con sentimento, mostrandoci (finalmente) che ha un cuore.
Come ultras e tifosi di Parma dovremo far pesare drammaticamente il fattore campo. E' la nostra città, è il nostro stadio, è il nostro scudetto: la salvezza. Il Tardini dovrà essere gialloblù, e i nostri cori dovranno sommergere qualsiasi altra voce.
Prepariamoci a fare il massimo, ad essere stupendi come a Firenze, dove abbiamo brillato nonostante il risultato, dimostrando orgoglio, impegno, attaccamento e appartenenza. Riproviamoci, e con ancor più forza, perché solo chi lotta fino alla fine può conquistare la vittoria, perché solo chi ha fatto tutto il possibile non ha niente da rimproverarsi.
Domenica non basterà tifare per 90 minuti. L'appuntamento per tutti è alle 13:00, davanti al Tardini. Aspetteremo il pullman della squadra e accoglieremo i giocatori con la nostra passione, cantando e sbandierando, per cercare di trasmettergli la nostra volontà e il sentimento della nostra città.
Alle 14:00 dovremo essere tutti in Nord, affinché al Tardini si sentano solo i nostri cori, per continuare a dare la carica ai nostri portacolori anche durante il riscaldamento. Dovranno capire che noi non abbiamo mollato, e mai lo faremo.
Alle 15:00, quando il Parma entrerà in campo, dovremo cantare tutti sulle note dell'Aida, alzando al cielo sciarpe e bandiere. Ogni ultras e ogni tifoso del Parma (in qualsiasi settore di posti) dovrà venire allo stadio con la sciarpa, e alzarla appena sentirà l'Aida. Lo stadio di Parma dovrà essere gialloblù!
E poi, fino alla fine: tifare, tifare, tifare. Senza soste e senza tentennamenti, cercando di seguire i capi-coro. Tifiamo per spingere chi è in campo alla vittoria, e tifiamo per la nostra maglia, per i nostri colori e per la nostra città. Perché comunque vada: non ci saranno mai colori più belli del giallo e del blu.