Gemellaggi
Corteo: Rivogliamo i nostri striscioni (serie A 23-11-08) |
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Martedì 22 Marzo 2011 12:05 |
In cinque BOYS facciamo visita ai nostri gemellati blucerchiati impegnati contro il Catania di Zenga. Giungiamo a Genova nel piazzale della stazione di Brignole, punto di ritrovo del corteo "Rivogliamo i nostri striscioni" organizzato dagli Ultras Tito insieme agli altri gruppi della Sud e alla Federazione che riunisce tutti i club di tifosi Sampdoriani. Una manifestazione per chiedere il ripristino della libertà di tifo e il ritorno negli stadi italiani degli striscioni. A Genova, come in molte altre città d'Italia, non ci si è piegati ad assurde imposizioni, secondo cui dovremmo chiedere l'autorizzazione in questura. Badate bene che non si parla di striscioni violenti, quelli erano già banditi, ma di quelli dei Gruppi, di incitamento o di protesta, è in questo modo che lo Stato vuole tappare la bocca agli ultras. Appena arrivati, dopo la solita calorosa accoglienza, notiamo l'ottima affluenza di ultras e tifosi, si parla di 2000 persone. Alla testa del corteo gli striscioni dei club e poi subito dopo lo storico striscione degli UTC con l'Alex di Arancia Meccanica e il nostro striscione BOYS, quello con le due stelle. E' una grande emozione per noi poterlo rivedere, pur sapendo con rabbia che per chissà quanto tempo, ogni volta che giocherà il nostro Parma, saremo costretti a tenerlo chiuso in uno zaino. Quando il corteo inizia a sfilare ci posizioniamo dietro gli ultras. Presenti, con i loro striscioni, i Fieri Fossato, i Fedelissimi, gli Hell's Angels, i Rude Boys, oltre agli altri Gruppi più piccoli che popolano la Sud, ognuno orgogliosamente schierato dietro il proprio striscione. Il percorso per arrivare allo stadio è inondato di bandiere blucerchiate, fumogeni e torce, gli stendardi recanti gli Art. 19 e 21 della Costituzione che sanciscono la libertà d'espressione e l'uguaglianza di diritti per tutti i cittadini (che diventano di serie B quando entrano in uno stadio italiano). Tantissimi cori per la Sampdoria e per la libertà degli ultras, e contro gli odiati genoani. Giunti in prossimità del muretto, viene spiegato il senso della manifestazione grazie anche all'impianto audio (altro mezzo proibito nelle curve italiane). Emozionante il loro saluto, e il ringraziamento con tanto di cori.
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