Come certamente tutti sapete la partita di oggi è caratterizzata dal gemellaggio con i tifosi blucerchiati, nato nel lontano 1990. Un patto saldato dai BOYS con gli ULTRAS TITO, che si è rafforzato nel tempo nonostante all'interno dei Gruppi abbiano militato oramai tre diverse generazioni e ne siano cambiate le gestioni. E già questo è un successo, dare continuità a quello che si porta avanti, gli ideali ed i valori dei più vecchi, che hanno sancito il gemellaggio, sono stati ripresi ed hanno cresciuto i ragazzi giovani dei due Gruppi, i quali, maturando con l'esperienza il proprio pensiero ultras, si sono guadagnati il loro rispetto ed il compito di gestire il Gruppo e di portare in giro lo striscione. Di tempo ne è passato, in Sede abbiamo appesa una foto di gruppo di una nostra sfida amichevole datata primissimi anni ‘90, quasi tutti hanno terminato la loro militanza all'interno dei Gruppi pur continuando a frequentare la Curva anche a i giorni nostri. I giovani guardavano la partita da dietro la rete, sognando un giorno di essere loro i protagonisti di quelle sfide simboliche che, anche se non valevano nulla dal punto di vista calcistico, ti davano molto da quello personale, ti facevano capire di avere la fiducia dei più vecchi, ti rendevano consapevole di essere oramai veramente parte del Gruppo. I tuoi sforzi, i tuoi ideali, la tua passione, il tuo essere ultras saranno finalmente premiati con l'onore di diventare uno di quelli che porta avanti il Gruppo. Negli anni '90, senza le restrizioni attuali, andare allo stadio era ancora uno spettacolo, c'era molta più libertà, se volevi ti potevi veramente fare le ossa, alla fine i giovani sono cresciuti in fretta, non tutti hanno resistito, oggi, nel 2008, quei ragazzi sono diventati gli attuali responsabili dei Gruppi. Sabato sera a San Pancrazio, a vedere la solita partita, c'erano altri giovani, sia gialloblù che blucerchiati, che nel '90 nemmeno andavano allo stadio, ma che l'essere ultras li ha portati lì, li ha fatti conoscere ed unire con i più vecchi, esattamente come era successo 17 anni prima, la storia dei BOYS 1977 e degli ULTRAS TITO continua. Col passare degli anni il rapporto si è allargato alle due tifoserie, molte le visite reciproche durante le Coppe, i derby, i posticipi e gli anticipi, come non ricordare i tantissimi sampdoriani presenti al Tardini per lo spareggio contro l'odiato Bologna o la correttezza delle due Curve mostrate davanti a brucianti sconfitte durante le nostre partite di campionato. Ci teniamo a sottolineare che i valori che saldano il nostro gemellaggio, non sono anti-Genoa o anti-Bologna, ma sono basati sullo stesso modo di essere ultras, quello di farsi guidare dalla passione, senza farsi influenzare dalle società calcistiche, dagli interessi economici o dalla politica, sostenere e seguire sempre i propri colori, portare in giro striscioni e bandiere, contestare il calcio moderno e la repressione, vivere gli scontri in modo leale, senza lame, in modo da potere guardare il tuo avversario negli occhi, consapevoli che se porti rispetto sarai sempre rispettato. Oggi al Tardini c'è un'altra partita, importantissima per noi, siamo tutti in Curva al nostro posto a tifare, a fare quello che ci riesce meglio, uno contro l'altro, consapevoli come al solito di essere nemici per 90 minuti ma ULTRAS per tutta la vita. VIVERE ULTRAS PER VIVERE
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